Banche e Npl, più rispetto per l’Europarlamento
di Antonio Tajani
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Caro presidente,
è stata richiamata la mia attenzione sulla bozza di documento «Aggiunta alle indicazioni della Bce alle banche sui prestiti in sofferenza» del 4 ottobre 2017, proposta dal gruppo di lavoro della Bce di supervisori provenienti dalle autorità nazionali, attualmente sottoposta a consultazione pubblica con l’obiettivo dichiarato di applicarla a partire dal gennaio 2018.
A quanto capisco, le «aspettative prudenziali quantitative» delineate nella dettagliata bozza di documento equivarrebbero, in sostanza, a imporre alle entità soggette a vigilanza di prevedere accantonamenti aggiuntivi e/o adeguare il patrimonio di qualità primaria (Common Equity Tier 1) a livelli che vanno oltre il quadro normativo esistente.
Senza esprimere giudizi sul merito e/o la logica di fondo di questa iniziativa, sono cionondimeno profondamente preoccupato per il modo in cui viene intrapresa.
Mi domando seriamente se ulteriori obblighi specifici, che potrebbero confliggere con disposizioni legislative attualmente in vigore e alterare l'equilibrio normativo esistente fissato dalla legislazione corrente possano essere imposti alle entità soggette a vigilanza senza un appropriato coinvolgimento dei colegislatori nel processo decisionale.
Alla luce di quanto sopra, la esorto a prendere tutte le misure necessarie per garantire che le prerogative di colegislazione del Parlamento siano doverosamente rispettate, ed evitare una controversia interistituzionale su questo tema.
Attendo quindi con impazienza la sua collaborazione riguardo a questa materia importante e delicata.
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