Esordio in Borsa per Banco Bpm, ieri il primo cda per le deleghe
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Banco Bpm è nato ufficialmente ieri, a seguito dell’iscrizione dell’atto di fusione presso i competenti Registri delle Imprese di Verona e di Milano. E oggi ha fatto il suo esordio in Borsa come nuova entità (i due titoli Banco Popolare e Bpm erano infatti già scambiati sul listini principale) .
Buona la risposta del mercato: al primo giorno di contrattazioni dalla fusione il titolo Banco BPM , dopo aver segnato un prezzo di apertura di 2,252 euro, ora sale del 6% circa .
I eri il primo cda a Verona
Ieri intanto si è riunito per la prima volta a Verona, dove è posta la sede amministrativa, il Cda di Banco BPM per l'assegnazione delle deleghe. Sono stati nominati due Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione, Guido Castellotti e Maurizio Comoli; l'Amministratore Delegato, Giuseppe Castagna,il Direttore Generale, Maurizio Faroni, e i due Condirettori Generali, Domenico De Angelis e Salvatore Poloni. Il Comitato Esecutivo invece (la cui Presidenza sarà affidata come previsto nell'Atto di Fusione, a Pier Francesco Saviotti) e gli altri Comitati endo-consiliari, saranno costituiti nella prossima seduta consiliare.
Gli effetti civilistici, contabili e fiscali decorrono dal primo gennaio
Gli effetti civilistici, contabili e fiscali della suddetta Fusione decorrono dal primo gennaio 2017. Banco BPM nasce con un capitale sociale pari a 7.100.000.000,00 euro, rappresentato da 1.515.182.126 azioni ordinarie prive di valore nominale. Il concambio delle azioni delle società partecipanti alla fusione viene effettuato secondo i seguenti rapporti di cambio: 1 azione Banco BPM per ciascuna azione Banco Popolare; 1 azione Banco BPM per ogni 6,386 azioni BPM, con la liquidazione in contanti delle eventuali frazioni rinvenienti dal concambio. Le azioni proprie detenute dal Banco Popolare e da BPM sono annullate senza concambio.
Le azioni Banco BPM al servizio del concambio sono messe a disposizione degli ex azionisti e degli ex soci di Banco Popolare e BPM, a partire dal 4 gennaio 2017, senza porre a carico degli ex azionisti e degli ex soci delle due società partecipanti alla fusione alcun onere per le operazioni di concambio.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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