600 migranti soccorsi in acque maltesi, nave Peluso in porto a Catania
Il moltiplicarsi degli arrivi trova conferma anche nelle segnalazioni di Alarm Phone. L’ultima in ordine di tempo riguarda due barchini con a bordo circa 30 persone ciascuno alla deriva sempre in area Sar Maltese
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È arrivata nel porto di Catania la nave Peluso con a bordo 201 dei circa 600 migranti soccorsi il 16 aprile dalla Guardia costiera in acque Sar maltesi, a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia. Altri 111 erano già arrivati nel capoluogo etneo sempre domenica trasportati da una nave romena del dispositivo Frontex. Dopo lo sbarco i migranti sono stati trasferiti nella struttura realizzata nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena, dove saranno temporaneamente trasferiti anche gli altri 201 giunti con la nave della Guardia costiera. Altri 299 migranti soccorsi sono arrivati nella notte sulla nave Libeccio della Marina militare, ad Augusta, nel Siracusano. Dopo lo sbarco sono stati trasferiti nella tensostruttura presente nel porto commerciale.
Alarm Phone: “60 a rischio in Sar Malta su due barchini”
Il moltiplicarsi degli arrivi trova conferma anche nelle segnalazioni di Alarm Phone. L’ultima in ordine di tempo riguarda due barchini con a bordo circa 30 persone ciascuno alla deriva in area Sar Maltese. “La mancata assistenza di Malta mette a rischio 60 vite”, dice l’Ong in contatto con i due gruppi in difficoltà. Secondo l'organizzazione non governativa le autorità de La Valletta si rifiuterebbero di ordinare un’operazione di soccorso. “Il tempo sta peggiorando rapidamente. I soccorsi sono necessari ora”. La prima imbarcazione segnalata da Alarm Phone, rimasta senza carburante, sarebbe partita dalla Cirenaica sabato scorso. “Sea Bird 2 l'ha localizzata e segnalata a un mercantile che ha dato la disponibilità a recarsi sul luogo, ma la Mrcc maltese gli ha intimato di procedere verso la sua rotta”, dicono dalla Life Support di Emergency, che il 15 aprile ha concluso il salvataggio di 55 persone e che si sta dirigendo al porto assegnato di Marina di Carrara.
La nave umanitaria ha segnalato alla Mrcc italiana la propria disponibilità a intervenire. “Abbiamo ricevuto la risposta di procedere verso il porto assegnato di Marina di Carrara senza cambiamenti di rotta”, dicono dall’ong, spiegando di aver segnalato la propria disponibilità anche alla Mrcc maltese senza avere risposta. “Chiediamo che queste persone vengano assistite il prima possibile e rinnoviamo la nostra disponibilità alla Mrcc italiana e maltese per intervenire: non possiamo lasciare che si consumi l'ennesima tragedia evitabile in questo tratto di mare”, dice Emanuele Nannini, capomissione della Life Support.
Neo commissario Valenti il 18 aprile a Lampedusa
In questo scenario, il neo commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti - che è il capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno -, domani 18 aprile sarà a Lampedusa. A poche ore dalla nomina, fatta con un’ordinanza a firma del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, Valenti, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e il questore Emanuele Ricifari torneranno sulla più grande delle isole Pelagie. È prevista una visita all’hotspot di contrada Imbriacola, una riunione in Comune e poi un incontro con tutte le autorità. Compito del nuovo commissario, in linea generale, è coordinare le attività volte all’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot. Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare - e questo dovrebbe essere il motivo della visita a Lampedusa - un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, da parte di vettori appositamente individuati, dagli hotspot ai territori dove ci sono centri e strutture.
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