ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa celebrazione al Quirinale

8 marzo, Mattarella: progressi Italia su parità ma ancora ostacoli, serve impegno

Il presidente della Repubblica: occorre «rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità»

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto Ansa)

2' di lettura

«In questi decenni la Repubblica Italiana ha fatto enormi progressi. Sul piano legislativo e su quello della diffusione di una cultura della parità. Tra le istituzioni e nella società. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, presidente del Consiglio, nuovamente una donna alla presidenza della Corte costituzionale, per la prima volta una donna al vertice della magistratura. Ma certe mentalità, e soprattutto certe consuetudini errate e profondamente dannose, sono ancora presenti».

Contrastare con forza violenze contro le donne e femminicidi

Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale alla celebrazione della Giornata della donna. Per il Capo dello Stato, pertanto, «occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme, per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità».

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Nessuna libertà se non condivisa tra uomini-donne

Secondo il Capo dello Stato, «la strada per il raggiungimento di una parità effettiva - costituita con pienezza da diritti e da opportunità - è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società. Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini», ha affermato Mattarella.

Serve una ferma risposta alla guerra russa

Un passaggio dell’intervento del Capo dello Stato ha riguardato la crisi in Ucraina. «La protesta delle donne per la libertà incrocia una serie di fondamentali mobilitazioni, a livello internazionale - ha affermato -: la pace, la lotta ai cambiamenti climatici e alle povertà, il lavoro, i diritti civili e quelli delle minoranze: la guerra scatenatasi con la sciagurata invasione russa in Ucraina, i conflitti etnici esplosi in diverse parti del mondo, la repressione feroce a opera dei regimi autoritari, il terrorismo internazionale, tentano di riportare indietro la storia e di negare il futuro. La nostra risposta - ha sottolineato deve essere ferma».

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