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iPhone 15 Pro Max, la recensione: come va il top di gamma di Apple

La prima novità appena preso in mano: pesa meno del predecessore. Il set di fotocamere si allarga

di Luca Salvioli

(Photo by JUSTIN SULLIVAN / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

3' di lettura

iPhone 15 Pro Max è il top di gamma di Apple. Evoluzione del 14 Pro Max, ma una volta preso in mano si trovano due piacevoli avanzamenti. Il primo è che pesa meno. Lo avevamo scritto nella recensione del predecessore, un anno fa: pesava un po’ troppo. Ora scende a 221 grammi dai precedenti 240 grammi. E andando indietro nel tempo: il 13 Pro Max ne pesava 238, il 12 Pro Max 226.

Trattandosi di un modello ingombrante rispetto al Pro, questa differenza può sembrare piccola, ma si nota e non soltanto il primo giorno.

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La ragione è legata alla seconda novità, ovvero la presenza del bordo in titanio rispetto all’acciaio dei precessori. Esteticamente è piacevole, ma soprattutto dà una impressione di maggiore solidità nella presa quando lo si tiene in mano. Scivola meno facilmente. Anche se in pochi sceglieranno di utilizzare un oggetto del genere senza cover.

Come usabilità, su questi modelli Pro arriva il tasto azione. Sostituisce il “silenzioso” in alto a sinistra. Che diventa un pulsante a pressione che di default rende il telefono silenzioso, ma può essere impostato a piacere. Può attivare la torcia, il timer, un memo vocale, la fotocamera e molto altro. Può diventare anche un comando rapido per accedere a una applicazione. Ad esempio Shazam, per riconoscere una canzone.

È comodo? Sì, è un ulteriore piccolo avanzamento nell’interazione rapida con il telefono.

Se si sceglie di rinunciare al silenzioso, questa funzione è comunque accessibile dal pannello di controllo.

Foto e video: un iPhone di qualità professionale

Nella versione 15 Pro, il modello Max torna ad avere una specifica diversa: il Max raggiunge uno zoom ottico da 5x, rispetto al 3x del Pro. La vera differenza tra i due è la scelta del display. Se si legge tanto e guardano contenuti video, il Max è imbattibile. Anche per rivedersi le foto. Ha un altro vantaggio: essendoci più spazio per la batteria, la prestazione si allunga. Nella prova non abbiamo mai avuto problemi ad arrivare a fine giornata.

La fotocamera è una delle ragioni di acquisto rispetto al 15 base, per quanto iPhone 15 Plus abbia ridotto il gap, soprattutto rispetto a 14 Pro.

La telecamere sono sempre tre, ma la scelta tra gli obiettivi è ampia. Si parte con l’1x della principale, e toccando il pulsante 1x si passa a 1,2x e 1,5x che corrispondono a lunghezze focali da 24, 28 e 35 millimetri. Con il 2x si arriva a 48mm, il 3x - solo sul 15 Pro - a 77 mm, mentre sul 15 Pro Max arriva il 5x da 120 mm. C’è poi il grandangolare da 0,5 ovvero 13 mm.

Il passaggio da un sensore all’altro si può fare scorrendo da uno zoom all’altro ed è decisamente fluido, quasi non ci si accorge del salto tra fotocamere.

Per scattare davvero foto da 48 megapixel bisogna settare nelle impostazioni il formato ProRaw e poi scegliere ProRaw fino a 48 MP. Apple ha introdotto questo formato nel 2020 con iPhone 12 Pro e da allora è diventato un tratto distintivo delle varianti Pro e Pro Max. Offre un mix tra elaborazione fotografica computazionale e flessibilità dei file RAW, conservando più informazioni e maggiori opzioni per le modifiche dopo lo scatto.

Come impostare le foto Raw

Attenzione però, perché prendono molto spazio. Potete rinunciarvi se non avete bisogno di foto professionali da stampare o vedere su grandi schermi.

Una novità utile riguarda i ritratti che ora possono essere fatti anche dopo lo scatto. Il sensore raccoglie tutte le informazioni durante uno scatto normale. Se vogliamo vedere come viene il ritratto, basta scegliere l’opzione e abbiamo l’effetto bokeh in post produzione.

Il Pro è un telefono per video di qualità semi-professionale. Si possono registrare in formato Log, che consente maggiore flessibilità.

Una novità importante per i professionisti riguarda l’arrivo della porta Usb-C. Non solo e non tanto perché compatibile con la maggior parte dei cavi in commercio, ma perché consente di registrare video da salvare in tempo reale su una SSD esterna. Velocità di trasferimento fino a 40 gigabit al secondo.

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