A Bergamo il primo report di monitoraggio civico, studenti protagonisti
Lo studio ha riguardato il restauro e la riconversione funzionale del compendio dell’ex carcere di Sant’Agata in Città Alta e la riqualificazione di un isolato urbano in Piazzale Visconti
di Fiorella Lavorgna
3' di lettura
Il primo report di monitoraggio civico dei progetti finanziati con il PNRR è stato pubblicato il 22 giugno, ed è stato svolto dagli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo. Lo studio ha riguardato il restauro e la riconversione funzionale del compendio dell’ex carcere di Sant’Agata in Città Alta e la riqualificazione di un isolato urbano in Piazzale Visconti. Entrambi i progetti sono stati finanziati con il bando il bando PINQuA del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MIMS) e attuati dal Comune di Bergamo. Il monitoraggio è stato svolto durante il laboratorio «Spesa pubblica e monitoraggio civico» dell’Università in collaborazione con Monithon, un’organizzazione della società civile che si occupa di vigilare sulla spesa dei fondi europei e nazionali. Gli studenti hanno analizzato lo stato di avanzamento di questi progetti a lavori non ancora iniziati. Hanno però avuto modo – tramite interviste e sopralluoghi – di analizzare i punti di forza e di debolezza dei piani, e trasmettere raccomandazioni ai soggetti attuatori.
Coinvolgere tutte autorità locali e tutti i portatori di interessi
«Per garantire la responsabilizzazione dei soggetti interessati, è fondamentale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, tra cui le parti sociali, durante l’intera esecuzione degli investimenti e delle riforme inclusi nel Piano». Così recita la raccomandazione formulata dal Consiglio Europeo nella Decisione di approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Eppure, fino ad oggi le associazioni della società civile denunciano di non essere state coinvolte nella fase di progettazione del Pnrr. Adesso però qualcosa sembra iniziare a muoversi. Nel quinto Piano d’Azione Nazionale per il Governo Aperto 2022-2023 – coordinato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito dell’iniziativa internazionale Open Government Partnership – è stato pubblicato l’impegno da parte del Mims di integrare i feedback della cittadinanza sui progetti finanziati con il PNRR. Il Mims è, per il momento, la prima tra le Pa ad impegnarsi in questo senso. Lo farà con una piattaforma – ancora in via di definizione - che integrerà i dati provenienti dalla cittadinanza, organizzata e non. Ma anche allargando lo sguardo con strumenti di monitoraggio informali, come il sentiment sui social rispetto alle opere finanziate.
Verifica su infrastrutture realizzate e obiettivi qualitativi
Le infrastrutture sono dei non luoghi – ha detto Mario Nobile, direttore generale per i sistemi informativi e statistici del Mims, in occasione della pubblicazione dei report dei progetti di Bergamo. «Tutti utilizziamo le stazioni ferroviarie e porti. Ma non li sentiamo come nostri, nemmeno quando questi funzionano». Secondo Nobile, l’apertura verso la società civile è necessaria, in primo luogo, per rinsaldare il rapporto tra cittadini e le infrastrutture. In secondo luogo, è fondamentale per arricchire le informazioni della Pa circa i bisogni specifici del territorio. La riconversione di un edificio – come rilevato dagli studenti di Bergamo nel caso dell’ex carcere di Sant’Agata che sarà in parte riconvertito in unità abitative destinate a giovani e giovani coppie - potrebbe rivelarsi poco efficace per contrastare la gentrificazione, se accanto a questa non saranno realizzate delle opere a sostegno della mobilità. Secondo il Ministero il dialogo con la società civile dovrà avvenire lungo l’intero processo di progettazione, sia nella fase di pianificazione dell’opera, che in quella successiva alla sua realizzazione. Il successo del Pnrr non sarà infatti misurato in termini di spesa delle risorse, ma per gli obiettivi che riuscirà a raggiungere. Non basterà rendicontare la spesa, ma bisognerà monitorare su come le infrastrutture realizzate avranno raggiunto gli obiettivi qualitativi che l’amministrazione si era posta in fase di progettazione dell’opera.
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