A Bologna apre The Student Hotel
Un po’ “studentato all inclusive”, un po’ hotel. In tutto sono 360 stanze.I prezzi delle stanze per studenti partono da 420 € al mese per gli ambienti condivisi e da 590 al mese per le singole. L’Italia è il secondo Paese per investimenti del gruppo (dopo l’Olanda) per un investimento complessivo, nel Paese, di 425 milioni.
di Paola Pierotti
3' di lettura
Investimento da 425 milioni da parte di The Student Hotel, in Italia. E dopo la messa in funzione di Firenze Lavagnini nel 2018 (progetto Archea Associati), aspettando, tra gli altri, il secondo a Firenze nell’ex Manifattura Tabacchi, uno a Torino nel quartiere Aurora e poi ancora l’avvio del cantiere a Roma (di Matteo Fantoni con progetto Engeko-Spaini Architetti associati), taglia il traguardo TSH Bologna in via Fioravanti 27, nel cuore della Bolognina, un quartiere attraversato da profonde trasformazioni urbane (prossimo alla stazione dell'Alta Velocità, alla sede del Comune e vicino al progetto Trilogia Navile).
Nonostante l’attuale contesto sanitario e il ricorso alla didattica a distanza per l’Università, sono già 180 gli studenti (47% italiani, 14% spagnoli, 10% americani, 29% altri) che hanno iniziato a popolare le 361 stanze e gli spazi di TSH Bologna, tra cui la grande corte interna e tutti i servizi destinati soprattutto ai lavoratori smart. TSH Bologna prevede di accogliere i primi turisti nazionali e internazionali a partire dal gennaio 2021. Non un vero e proprio studentato, ma un hotel a 4 stelle. I prezzi delle stanze per studenti partono da 420 € al mese per gli ambienti condivisi e da 590 € al mese per le camere singole. Il tutto – come da filosofia TSH – all-inclusive: utenze, reception 24h/24, accesso alla cucina comune con frigorifero e scaffali personali, palestra, piscina, aule studio e aree chill-out, lavanderia, pulizia mensile della camera, biciclette e accesso alle scrivanie flessibili nello spazio di co-working.
Italia, secondo Paese per investimento (dopo l’Olanda)
Si tratta del sedicesimo hotel del gruppo olandese, che in questi mesi ha dovuto fare i conti con le conseguenze della crisi pandemica per tenere comunque aperti, proprio grazie agli studenti, i suoi hub dal format ibrido. A Bologna in campo per la progettazione c’è Matteo Fantoni per il concept e per l'’rchitettura (come in altri progetti TSH in Italia), lo studio Open Project per lo sviluppo e per la direzione lavori, e per gli interni Rizoma Architetture.
«Dopo la casa madre in Olanda, l’Italia è il secondo paese in Europa in cui il gruppo ha avviato una forte espansione» ha affermato Charlie MacGregor, ad e fondatore di The Student Hotel. «Prevediamo di aprire le ulteriori quattro sedi italiane entro il 2023, lungo una pipeline che porterà ad avere 65 complessi, tra operativi e in via di costruzione o di progettazione, in varie città europee nei prossimi cinque anni. Questo significa 26mila stanze complessive e quasi un milione di metri quadrati di spazio destinato all'ospitalità ibrida per studenti, turisti e smart worker. È così che vogliamo cambiare l’industria dell'ospitalità e dare alle nuove generazioni cosmopolite una casa lontano da casa».
A Bologna, riqualificando un edificio costruito alla fine degli anni ’80 – ex sede Telecom, poi abbandonato, occupato e, infine, sgomberato dall’amministrazione cittadina – il gruppo olandese ha eletto il suo quartier generale.
Riconversione industriale
Da “megastruttura brutalista” affacciata su una grande piazza centrale, a “piazza all’italiana”. È nato così il progetto di riconversione di un’immobile industriale, e la corte è diventata l’elemento-protagonista della nuova architettura, interamente conservata e trasformata in quello che diventerà il cuore pulsante dell’attività sociale di TSH Bologna, grazie anche alla piscina e alla zona ristorante con tavoli e di aree in cui lavorare e studiare all’aria aperta. Contemporaneità, inclusione e rispetto del contesto. Si è partiti dallo strip-out dell’intero edificio, eliminando tutti gli elementi superflui e di fatto liberando spazi che sono stati riempiti con oggetti iconici e riconoscibili della cultura TSH. Si è scelto di mantenere il carattere industriale con travi e cemento a vista, conservati nella struttura originaria. Il risultato? Ambienti flessibili, ibridi e accoglienti, pensati per i diversi target, siano studenti, turisti nazionali e internazionali, coworker e startupper.
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