FILOSOFIA IN RETE

A Cosenza la Biblioteca digitale su Telesio, Bruno e Campanella

Iniziativa del Centro studi internazionale, sarà una ricchissima raccolta di testi oggi conservati in vari Paesi e sarà realizzata con 3 milioni dei 90 del Contratto istituzionale di sviluppo

di Donata Marrazzo

3' di lettura

Cosenza riscopre la sua dimensione più alta. Torna la “dotta”, l' “Atene della Calabria” nelle sale di Palazzo Caselli Vaccaro dove il filosofo Nuccio Ordine – professore di Letteratura all’Università della Calabria - alimenta il fervore culturale che ha sempre contraddistinto la città dei Bruzi. Soprattutto nel Rinascimento. Il pensiero di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, che ha determinato e condizionato il dibattito sulla natura, torna attuale nel Centro studi internazionale presieduto da Ordine e da lui fondato in collaborazione con il Centre d’etudes superieures de la Renaissance dell’Università di Tours, l’Istituto italiano per gli Studi filosofici di Napoli, il Max-Planck-institut für Wissenschaftsgeschichte di Berlino e il Warburg institute di Londra, e la partecipazione dell'Unical e della Fondazione Carical.

«Volevo fare in Calabria qualcosa di unico al mondo. Ho coinvolto studiosi di tutta Europa e insieme stiamo lavorando alla nascita di una biblioteca digitale dedicata al Rinascimento. Stiamo acquistando tutte le opere di Telesio, Bruno e Campanella sparse in ogni continente, la critica e la letteratura secondaria che li riguarda – spiega l'accademico - Un’occasione per fare di Cosenza e del suo centro storico un punto di riferimento per gli studenti di Harvard, Stanford, Cambridge che troveranno nel nostro centro tutto quello che interessa i maggiori filosofi rinascimentali». Con la possibilità di utilizzare la foresteria, allestita ai piani superiori.

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Così, con una parte dei fondi (circa 3 milioni, gestiti dal segretariato regionale del Mic) del contratto istituzionale di sviluppo, che ha assegnato in totale a Cosenza risorse per 90 milioni (la città è in attesa, con qualche preoccupazione, del completamento delle procedure), nel quartiere Giostra Vecchia del centro storico si realizzerà un progetto che avrà ripercussioni decisive sull’offerta culturale di Cosenza e della Calabria. Un’iniziativa, nella visione di Ordine, capace di rilanciare il territorio facendo leva sulla cultura e sul passato glorioso della città e dell’intera regione. Anzi di tutto il Sud: Telesio era originario di Cosenza, Campanella di Stilo (provincia di Reggio Calabria), Bruno di Nola.

Il filosofo calabrese, che è una celebrità negli ambienti accademici internazionali, noto per le sue teorie contro la “dittatura dell’utilitarismo” (autore del bestseller “L’utilità dell’inutile”, pubblicato per Bompiani), contrario alla gestione manageriale delle università e dell’istruzione, alla professionalizzazione delle scuole secondarie, sostiene che «i classici vanno studiati non per superare un esame, ma perché ci insegnano a vivere, ci fanno diventare migliori. Prendiamo Telesio, con la sua “sensibilità universale”. O Giordano Bruno, che ci spiega quanto sia importante la coerenza tra il nostro pensiero e il nostro modo di vivere. E Tommaso Campanella che ci sprona a pensare l'utopia, per oltrepassare i nostri limiti, per costruire una nuova Città del Sole in cui siano i sapienti a governare. Tutto questo ci insegna a riflettere criticamente sul nostro presente, per scongiurare di cadere nell'abisso dell'ignoranza».

Il Centro internazionale di studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani di Cosenza è in attività dal 2009. E ha già acquisito molte opere dei tre filosofi rinascimentali. Alcune sono state tradotte in diverse lingue per favorirne ancora la circolazione. Una ricerca eseguita dalle studiose Giliola Barbero e Adriana Paolini e pubblicata da Les Belles Lettres ha censito le prime stampe e ricostruito la circolazione delle opere del filosofo cosentino Bernardino Telesio nelle biblioteche del mondo. Sono stati individuati 718 esemplari e ne è stata ricavata una miniera di dati, di informazioni, di dettagli tecnici, i nomi dei possessori, comprese glosse, correzioni, dediche e varianti. «Questo stesso lavoro, che favorisce confronti, commenti, nuove edizioni critiche, lo faremo anche per Tommaso Campanella e Giordano Bruno».

Gli effetti saranno tangibili, secondo Nuccio Ordine: «La nostra biblioteca sarà un punto di riferimento per summer school e corsi di perfezionamento che ci consentiranno di attrarre nel centro storico di Cosenza i migliori studiosi che lavorano sul tema della cosmologia e della filosofia della natura nel Rinascimento». Parte della biblioteca, infatti, rimarrà riservata e fruibile solo agli studiosi che si recheranno sul posto.

Alle ultime conferenze organizzate da remoto dal centro internazionale di Cosenza hanno partecipato molti licei del Sud, con oltre 10mila studenti collegati.

«Sono stati un’occasione straordinaria per entusiasmare i ragazzi sui temi della democrazia, dell’antisemitismo, della scienza», dichiara con soddisfazione.

Proprio per questo motivo, spesso, Ordine, nei suoi discorsi dentro e fuori l’università, cita Victor Hugo: «Ma se io voglio ardentemente, appassionatamente, il pane per l’operaio, il pane per il lavoratore, che è mio fratello, a fianco del pane per la vita, voglio il pane del pensiero, che è anche il pane della vita».

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