intrigo internazionale

A Firenze finisce la latitanza di Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba

di Roberto Galullo

Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba (Afp)

2' di lettura

Raul Cervantes, procuratore generale della Repubblica messicana, ha comunicato alla sua nazione l'arresto di Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba con un tweet.

L’ex governatore, dal 1999 al 2005, dello Stato del Tamaulipas, 60 anni, divenuto poi segretario di Stato alle Finanze in quota Pri, il partito che per decenni ha governato il Messico, è stato arrestato ieri dalla Polizia a Firenze dove trascorreva una breve vacanza in arrivo da Paola (Cosenza) dove risiedeva stabilmente ma in incognito, visto che era latitante dal 2012. Sembra che in Calabria potesse contare su appoggi locali e su un maquillage fisico che lo avrebbe potuto rendere ancor più irriconoscibile soprattutto all'Fbi che lo braccava da anni.

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Yarrington Ruvalcaba - alla cui cattura tutti i media messicani online dedicano ora ampio spazio - era un politico che, prima delle disavventure giudiziarie, era lanciatissimo, tanto da ambire nel 2005 alla presidenza della Repubblica.

Condannato a due ergastoli e ricercato in campo internazionale dagli Stati Uniti per associazione per delinquere, traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria, evasione fiscale e false attestazioni in atti destinati alla pubblica autorità, partire dal 1998, approfittando delle cariche istituzionali ricoperte, avrebbe percepito cospicue tangenti dai narcotrafficanti messicani, riconducibili prevalentemente al Cartello del Golfo e a Los Zetas. In cambio li avrebbe agevolati nell'esportazione di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana negli Stati Uniti.

Le indagini per la localizzazione e la cattura del latitante, condotte dal Servizio centrale operativo con la collaborazione della Squadra mobile di Cosenza e il supporto della Squadra mobile di Firenze e del Servizio polizia scientifica, sono patite in seguito alle informazioni fornite dal Department of homeland security tramite il servizio per la cooperazione internazionale di polizia.

Si prevede nei prossimi giorni possa essere rimpatriato in Messico, in stretto coordinamento con l'Italia.
r.galullo@ilsole24ore.com

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