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A Francoforte giù Volkswagen, utile trimestrale in calo e taglio target consegne

di Giuliana Licini

(REUTERS)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Accoglienza decisamente fredda alla Borsa di Francoforte per i conti semestrali di Volkswagen. Il titolo del principale gruppo automobilistico europeo è il fanalino di coda dell'indice DAX 40, penalizzato secondo gli operatori dal calo dell’utile e dalla riduzione degli obiettivi di consegna dei veicoli dell’esercizio. Il gruppo Volkswagen ha registrato una flessione del 3,1% dell'utile netto nel secondo trimestre a 3,8 miliardi di euro, mentre il fatturato è aumentato del 15,2%, a 80 miliardi, sulla spinta delle maggiori consegne di veicoli in tutto il mondo, eccetto la Cina. L’utile operativo è migliorato del 24,7% a 5,6 miliardi, con un margine sulle vendite del 7% dal 6,5%. Nel semestre il gruppo ha totalizzato un fatturato di 156,2 miliardi (+18,2%), con un utile operativo di 11,3 miliardi (-11,5% per effetto principalmente di “effetti non cash di hedging legati soprattutto alle materie prime”) e un utile netto di 8,5 miliardi (-20% dai 10,6 miliardi della prima metà del 2022). Nel trimestre il gruppo ha consegnato 2,3 milioni di veicoli ai clienti (+18%) e nel semestre le consegne hanno totalizzato 4,37 milioni (+12,8%). In Cine le consegne di veicoli sono invece diminuite dell’1% «ma con cospicui segnali di ripresa verso la fine del semestre».

Il gruppo ha confermato l'obiettivo di un margine operativo per il 2023 tra il 7,5% e l'8,5% ma ha ridotto le previsioni di consegna, da circa 9,5 milioni di veicoli a una gamma compresa tra 9 e 9,5 milioni, pur precisando che «resta completamente sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di fatturato dell’anno». Volkswagen ha sottolineato la sempre maggiore incidenza dei veicoli elettrici che nel semestre hanno rappresentato il 7,4% delle consegne totali, rispetto al 5,6% del primo semestre 2022, con l’obiettivo di arrivare dall'8 al 10% delle consegne totali nell’esercizio. «Abbiamo riallineato strategicamente e ristrutturato il gruppo Volkswagen, con un piano chiaro e tappe misurabili. Nella prima metà dell’anno, il gruppo ha realizzato risultati molto solidi», ha dichiarato il ceo Oliver Blume, aggiungendo che «le vendite in Nord America stanno aumentando» e il gruppo sta «rafforzando la posizione in Cina attraverso partnership tecnologiche e, per di più, la tendenza per i veicoli completamente elettrici si sta muovendo nella giusta direzione». Il cfo e coo Arno Antlitz ha evidenziato che «il focus per il secondo semestre dell’anno è quello di rafforzare il flusso di cassa».

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Nel primo semestre il cash flow è stato di 2,5 miliardi ed è stato definito debole dagli analisti di Jp Morgan. Quanto agli obiettivi delle consegne, in generali gli analisti rilevano di avere comunque nutrito dubbi sul raggiungimento dei 9,5 milioni di veicoli ipotizzati inizialmente. Nel corso della conference call con gli analisti, il ceo Blume ha cercato di dissipare le preoccupazioni per il portafoglio ordini, soprattutto in Europa occidentale. Questo è attualmente di 1,65 milioni di veicoli, di cui oltre 200.000 sono auto completamente elettriche. Nel complesso, il manager vede il gruppo sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo dell’aumento delle vendite del 10-15% e resta invariata anche la previsione del margine operativo anche perché il programma di risparmi e miglioramenti per i marchi di massa dovrebbe dare i suoi frutti nella seconda parte dell'anno.

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