A Francoforte Puma e Adidas capofila, la canadese Lululemon alza le stime grazie alla Cina
Il gruppo di Vancouver, che nell'ultimo esercizio ha fatturato circa 8,1 miliardi di dollari, ha presentato una trimestrale con 2 miliardi di ricavi (+24%)
di Andrea Fontana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'abbigliamento sportivo si mette in luce sui listini azionari europei grazie all'outlook della canadese Lululemon Athletica: in particolare Puma e Adidas sono tra le migliori del DAX 40 di Francoforte, con rialzi anche di quattro punti, ma anche Jd Sports guadagna oltre tre punti a Londra. Il gruppo di Vancouver, che nell'ultimo esercizio ha fatturato circa 8,1 miliardi di dollari, ha presentato una trimestrale con 2 miliardi di ricavi (+24%) spinti sia dal +17% delle vendite nel suo mercato principale, il Nord America, sia dal +79% sul mercato cinese.
Il risultato netto è salito a 290 milioni di dollari dai 189 milioni di un anno fa. Il trend positivo ha portato il gruppo di Vancouver a stimare tra 2,14 e 2,17 miliardi i ricavi netti del secondo trimestre (+15%) e soprattutto a migliorare la guidance per l'intero esercizio 2023, che si chiude a gennaio 2024. Sui dodici mesi l'attesa è di ricavi nel range di 9,44-9,51 miliardi (+17%) con un utile per azione di 11,74-11,84 dollari (6,68 dollari per azione nell'esercizio 2022). L'outlook fornito a marzo indicava 9,41 miliardi di ricavi e 11,72 dollari per azione. Nel corso dell'anno Lululemon prevede l'apertura di ulteriori 30-35 negozi sui mercati internazionali, a cominciare proprio dalla Cina. Sul Nasdaq il titolo della società, che capitalizza 40 miliardi di dollari, ha segnato +13% nelle contrattazioni After-Hours e segna +14% in premercato.
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