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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Suse vola alla Borsa di Francoforte grazie all’offerta di acquisizione lanciata dal fondo svedese Eqt: il titolo della società di soluzioni software sale di circa il 60%. Eqt, che è già il maggiore azionista di Suse con il 79%, ha annunciato un’offerta volontaria diretta agli azionisti di minoranza al prezzo di 16 euro per azione, pari a un premio del 67% rispetto alla chiusura del titolo ieri a 9,605 euro, da cui va dedotto un acconto di dividendo annunciato oggi. Di fatto Eqt, che intende poi delistare la società tedesca fondendola con un’entità lussemburghese, finanzierà l’offerta grazie alla distribuzione della cedola, il cui importo complessivo potrebbe arrivare a oltre 580 milioni. «Il consiglio di gestione e il consiglio di supervisione sostengono l’opportunità strategica del delisting della compagnia che permetterà a Suse di concentrarsi completamente nelle sue priorità strategiche e nella realizzazione della sua strategia di lungo termine», precisa un comunicato. Per facilitare la transazione «Suse ha siglato un Accordo Quadro» con il suo azionista di maggioranza, Marcel Lux III (che fa capo a Eqt), che include il pagamento di un acconto di dividendo, che sarà versato prima della finalizzazione dell’offerta e permetterà a Marcel di finanziare l’acquisto delle azioni Suse e altri costi della transazione. L’importo dell’acconto di dividendo e quindi il prezzo finale dell’offerta saranno determinati al termine del periodo di accettazione dell’offerta sulla base della percentuale di accettazione dell’offerta, precisa il comunicato.
In base alle simulazioni della società, con un tasso di accettazione del 25%, la cedola ipotizzata è di 1,07 euro, per un importo complessivo di 182,7 milioni e un prezzo di offerta di 14,93 euro. Con un tasso di accettazione del 100% la cedola sarebbe di 3,42 euro per complessivi 584 milioni, con un prezzo di offerta di 12,58 euro. Il pagamento del dividendo sarà finanziato da Suse con una combinazione di liquidità disponibile e prestiti, fino a un massimo di 500 milioni di euro. La liquidazione dell’offerta è prevista per la prima metà del prossimo ottobre e nel corso del quarto trimestre si terrà l’assemblea che porterà alla fusione con l’entità lussemburghese e quindi al delisting. Suse era entrata in Borsa nel maggio 2021 a un prezzo di 30 euro. Eqt ha giustificato il lancio dell’offerta «con i numerosi cambiamenti intervenuti negli ultimi 12 mesi, che hanno avuto un impatto sulla performance operativa e sulla valorizzazione di Suse». Suse ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato di 162 milioni (+1%), una perdita operativo di 25,3 milioni (da -8 milioni) e una perdita netta di 31,6 milioni (da -13,7 milioni). Secondo gli analisti di Jefferies, che mantengono il ‘buy’ sul titolo con un obiettivo di prezzo di 17 euro, Eqt si piega davanti all’inevitabile, perché la struttura dell’azionariato di Suse si è sempre rivelata un ostacolo per gli investimenti e quindi non sorprende che il fondo faccia un’offerta mirata al delisting.
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