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A gennaio -2,1% la produzione nel settore dell’automotive, che inverte la rotta

L’Anfia comunica una flessione dell’indice di produzione del settore. Nel primo mese dell’anno sono state prodotte mille auto in meno rispetto al 2022

di Filomena Greco

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

Inizia male il 2023 per il settore auto, che registra a gennaio una flessione del 2,1% dell’indice di produzione dell’intero comparto, invertendo così la tendenza positiva registrata negli ultimi due trimestri dell’anno scorso. Lo rivela l’elaborazione curata da Anfia sui dati Istat relativi alla produzione industriale. I volumi delle autovetture prodotte, in particolare, si riducono del 2,5% nel mese, con una perdita di circa mille unità rispetto a gennaio 2022.

Guardando ai diversi comparti emerge una flessione (-2%) dell'indice della fabbricazione di autoveicoli nel mese – dopo aver chiuso l'intero 2022 a -0,9% – accanto al calo dell’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (-4,6%), comparto che aveva chiuso il 2022 in crescita dell’1,6%. In crescita del 16,3% nel mese invece la fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi.

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Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in crescita rispetto ai livelli dello scorso anno: a gennaio 2023, infatti, l'indice della produzione industriale chiude a +1,4% rispetto a gennaio 2022.

«Dopo cinque mesi con il segno positivo, l'indice della produzione automotive italiana torna a registrare un calo, seppure contenuto» afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di Anfia. Per sostenere i livelli produttivi, soprattutto in riferimento alle tecnologie a basso impatto ambientale. aggiunge Giorda, «riteniamo sia necessario intervenire sugli incentivi all'acquisto delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri attualmente in vigore».

I produttori chiedono che le risorse avanzate dalla campagna di incentivazione 2022, pari a 295 milioni di euro, «vengano riallocate nelle fasce di incentivazione 0-20 e 61-135 g/km di CO2, per l'acquisto delle autovetture, e nella misura di incentivazione all'acquisto dei veicoli commerciali leggeri». Sempre in riferimento agli incentivi auto, Anfia ribadisce la necessità di aprire a tutte le persone giuridiche la possibilità di accedere agli aiuti e di portare a quota 100%, dal 50% attuale, l’incentivo attualmente in essere per le società di noleggio.

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