A Gorizia la maxi officina per la riparazione dei carri ferroviari
Adriafer apre la nuova struttura all’interno dell’interporto e Vtg presenta il suo «steel train»
di Marco Morino
I punti chiave
- La struttura
- Il treno d’acciaio
2' di lettura
Accordo tra Adriafer, società controllata dall’Autorità portuale di Trieste e Vtg Europe Italy a supporto della logistica del Friuli Venezia-Giulia, con particolare riguardo al trasporto ferroviario delle merci. Lo comunica una nota del porto di Trieste. Vtg Europe Italy è una compagnia di noleggio e logistica con casa madre ad Amburgo (Germania) e con una forte attenzione al mercato italiano. L’accordo prevede due capitoli. Il primo consiste nell’inaugurazione di Ready wagon, l’officina per la riparazione di carri ferroviari all’interno dell’interporto di Gorizia.
La struttura
La nuova struttura, realizzata da Adriafer Rail Services e resa possibile grazie a un accordo con l’interporto isontino e la stessa Vtg, è stata creata proprio per soddisfare le crescenti esigenze del settore ferroviario del Friuli Venezia-Giulia, offrendo soluzioni logistiche e servizi di manutenzione avanzati e all’avanguardia anche per clienti d’oltreconfine (Slovenia e Austria).
L’impianto comprende 20mila metri quadrati (mq) di piazzali operativi, un magazzino raccordato coperto di 3.000 mq, dotato di apparato di trattamento dell’aria e di carroponte di 25 tonnellate e 5 aste di binario della lunghezza complessiva di 1.575 metri. Le attività potranno prevedere ulteriori sviluppi con la realizzazione della “lunetta” che consentirà di bypassare la stazione di Gorizia e di arrivare presso il raccordo direttamente con treni a trazione elettrica. Un ulteriore sviluppo sarà poi consentito dall’allargamento dei piazzali operativi su aree adiacenti, che permetteranno anche un’attività terminalistica (movimentazione dei container).
Dice Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone: «Nello sviluppo complessivo delle attività collegate alla ferrovia, il tema della manutenzione dei carri è elemento fondamentale, perché da una parte crea valore e dall’altra rafforza la competitività del nostro sistema. I treni, infatti, prediligono nodi logistici in grado di offrire servizi a 360 gradi».
Il treno d’acciaio
L’inaugurazione della nuova struttura è stata anche l’occasione per un ulteriore novità (secondo capitolo dell’accordo): la presentazione dello Steel Train di Vtg, il treno d’acciaio, un rivoluzionario carro ferroviario progettato per il trasporto dell’acciaio su rotaia, che aiuterà a ridurre le emissioni di CO2 dell’industria siderurgica spostando tonnellate di merce dalla strada alla ferrovia.Il comparto siderurgico, che in Italia vale circa 3 miliardi, quest’anno ha prodotto 1,6 milioni di tonnellate di acciaio. La maggior parte proviene dagli stabilimenti del nord e viaggia ancora su strada e, da solo, è il responsabile del 10% delle emissioni inquinanti.
Spiega Guido Gazzola, responsabile di Vtg Europe Italy: «Il nostro Steel Train potrà offrire all’industria siderurgica i grandi vantaggi della capacità ferroviaria, modalità di trasporto più sostenibile e che può essere maggiormente integrata nella logistica delle aziende che operano tra la produzione e il trasporto dell’acciaio. In pochi anno contiamo di aiutare le aziende a ridurre sia traffico su strada (-100mila Tir) sia le emissioni di CO2 (-20mila tonnellate). Lo Steel Train, inoltre, è in grado di migliorare l’efficienza dei treni convenzionali fino al 20%».
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