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A Grottaglie un polo cargo per portare sui mercati europei i prodotti agricoli pugliesi

Con un primo investimento di 1,4 milioni di euro, nello scalo sarà recuperata una vecchia struttura con celle frigorifere per la conservazione della merce

di Domenico Palmiotti

3' di lettura

I prodotti di punta dell’agricoltura pugliese dall’estate 2023 raggiungeranno i mercati europei grazie al polo cargo dell’aeroporto di Grottaglie, in provincia di Taranto. È sulla rampa di lancio, infatti, il progetto che la società Gesfa, che è già nell’area a servizio di Boeing e delle attività dello stabilimento di Leonardo Aerostrutture, ha presentato lo scorso anno ad Aeroporti di Puglia, la società pubblica della Regione che gestisce gli scali.

Con un primo investimento di 1,4 milioni di euro, Gesfa avvierà i lavori che prevedono il recupero edilizio di una vecchia struttura degli anni 60 (un ex inceneritore che si trova all’interno del sedime aeroportuale), non più utilizzata da allora, l'aumento della superficie coperta per arrivare a 3.200 metri quadrati, nonchè le strutture di immagazzinaggio (le celle frigo) per i prodotti deperibili.

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Il polo cargo risponderà alle esigenze della Puglia (e non solo) cui serve una piattaforma logistica integrata. Potrà infatti collegarsi con i principali hub cargo europei quali, ad esempio, Orly, Liegi e Francoforte per favorire l’export. Ma oltre a venire incontro alle esigenze degli operatori agricoli, il polo cargo rafforza anche la mission che Aeroporti di Puglia e la stessa Regione Puglia hanno voluto dare all'aeroporto di Grottaglie, specializzandolo, rispetto agli scali di Bari e Brindisi, nella logistica, nelle attività dell'aerospazio (droni e voli suborbitali) e nel supporto al manifatturiero industriale.

Previsti 40 voli full cargo l’anno

«Quando sosteniamo che nell'aeroporto di Grottaglie il futuro è adesso – sostiene il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – non ci riferiamo solo ai voli suborbitali e alla ricerca che viene fatta, ma anche ad un nuovo modo di pensare allo sviluppo di tutto un mercato pugliese i cui prodotti sono legati alla catena del freddo».

Ad investimento ultimato da parte di Gesfa, l’aeroporto di Grottaglie avrà un'infrastruttura capace di gestire un cargo wide body (esempio il B747) alla volta, sia in arrivo che in partenza. A regime si prevede una media di 40 voli full cargo (solo merci) l’anno. Gesfa ha parlato di «investimento che sarà graduale e flessibile» e prevederà «partnership con altri soggetti interessati alla crescita dello scalo merci».

Confagricoltura: sarà utile per ciliegie e uva da tavola

«È un investimento che vediamo con favore – dichiara Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto e Puglia – e Gesfa ci ha già contattati per un approfondimento di merito. Pensiamo che il polo cargo possa essere molto utile per spedire prodotti non solo deperibili ma ad alto valore aggiunto come le ciliegie e l'uva da tavola, due produzioni “forti” della Puglia. Alto valore aggiunto perchè bisogna pensare ad un qualcosa che giustifichi i costi del trasporto, che in questo caso sarebbero più elevati. E a proposito di valore aggiunto elevato, si potrebbe anche pensare all'export del vino anche se non ha bisogno di quell'immediatezza necessaria invece per uva da tavola e ciliegie».

«Oggi se dalla Puglia vogliamo spedire prodotti agricoli via aereo, dobbiamo andare a Milano con i camion ed utilizzare Malpensa perchè Roma fa solo qualcosa – continua Lazzàro –. Un polo cargo a Grottaglie taglia questi tempi, ci permette di arrivare prima sui mercati ma nel contempo offre una sponda anche ad un'area più vasta rispetto al Tarantino e alla Puglia».

L’investitore: stop ai viaggi in camion sino a Milano

Per Stefano Cavicchia, managing director Gesfa, questa «è una iniziativa privata supportata da Aeroporti di Puglia e dalla Regione. Credo, al di là dell'investimento stesso, che sarà una svolta per tutto il territorio economico pugliese e del centro sud. Permetterà alle merci di partire da Grottaglie in aereo e non fare più tratte in camion sino a Milano. Contiamo sul supporto del territorio e della struttura professionale che ruota attorno alla logistica aerea».

«Il nostro obiettivo è quello di favorire in quell'area, che rientra Zona Economica Speciale, insediamenti industriali e di filiera per le piccole e medie imprese del territorio», aggiunge Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, a proposito delle agevolazioni e degli incentivi Zes che possono ampliare gli effetti dell'investimento.

Sul porto di Taranto, infatti, e su un'area che arriva sino alla Basilicata fa leva una delle due Zes interregionali della Puglia (una è appunto con la Basilicata e l'altra col Molise). E commenta infine Rinaldo Melucci, sindaco uscente di Taranto: «L'aeroporto di Grottaglie trova una dimensione perfettamente integrata nel processo di diversificazione che sta vivendo il territorio tarantino nella direzione di quel modello di sviluppo alternativo che abbiamo immaginato per la città».

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