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A Kanjiza Iwis amplia l’impianto con 3 milioni

di Barbara Ganz e Valentina Saini

2' di lettura

La Serbia non fa ancora parte della UE e ha tuttora varie sfide da superare. Eppure il Paese spicca nei Balcani occidentali per capacità di attrarre investimenti diretti. Ne è un esempio Kanjiza, cittadina di circa 27mila abitanti nell’estremo Nord, vicino al confine con l’Ungheria. Oltre a rinomati centri termali, Kanjiza vanta una posizione strategica: si trova a meno di 200 km da Budapest e Belgrado, e dista più o meno 400 km da altre capitali europee quali Vienna, Bratislava e Zagabria. Proprio qui è presente da quasi vent’anni la Iwis srl, holding di partecipazioni con sede a Vittorio Veneto, nel trevigiano. Formato da aziende attive nel settore dei prodotti per l’edilizia, dell’ingegneria civile e della geotecnica, il gruppo possiede 13 stabilimenti produttivi e 18 società commerciali in Europa, Asia, America e Sudafrica e ha un fatturato che si aggira intorno ai 160 milioni di euro; in Italia i dipendenti sono circa 190. Nel 2004, insieme a Finest spa come socio finanziatore, ha acquistato lo stabilimento Fim Doo, che oggi produce materiali per l’edilizia (come guaine bituminose, prodotti bituminosi liquidi, polistirolo ecc.) complementari e spesso venduti in combinazione con quelli prodotti a Vittorio Veneto. Con quattro impianti e 85 dipendenti, lo stabilimento serbo ha raggiunto risultati altamente soddisfacenti. Non a caso, l’azienda ha deciso di rafforzare qui la capacità produttiva, installando una nuova linea di produzione, altamente moderna e performante in termini di qualità ed efficienza, e ampliando lo spazio dedicato allo stoccaggio dei prodotti finiti, con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro. Entrambi gli investimenti saranno completati il mese prossimo, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di fatturato. Non sorprende che un’azienda dell’edilizia figuri tra i casi più consolidati di presenza nordestina in Serbia: insieme al settore delle calzature (come dimostrano i casi delle trevigiane Geox e Scarpa), a quello del legno e del mobile (ne è un esempio Labor Legno, che dal 2015 ha
uno stabilimento vicino a Belgrado), e alla produzione
della plastica, quello dell’edilizia
è tra i campi più attraenti per investire nel Paese.

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