letteratura e problemi finanziari

A lezione di risparmio con Flaubert, Shakespeare e Manzoni

Bankitalia parla tramite i libri dell’educazione finanziaria. Come? Madame Bovary, Martin Eden, l'Antonio del Mercante di Venezia e la famiglia Bennett di “Orgoglio e pregiudizio” hanno tutti avuto problemi finanziari

di Nicoletta Cottone

Educazione finanziaria: ecco come difendersi dalle trappole

3' di lettura

Cosa hanno in comune i personaggi di alcuni delle più grandi opere della letteratura mondiale? Da Madame Bovary a Martin Eden, dall’Antonio del Mercante di Venezia, la famiglia Bennett di “Orgoglio e pregiudizio”. Hanno tutti avuto problemi finanziari. A volte facendo errori che i risparmiatori continuano a ripetere anche oggi, a volte a secoli di distanza. Lo ha spiegato agli studenti delle scuole superiori Giandomenico Scarpelli, capo del servizio del Sistema dei pagamenti di Banca d’Italia e appassionato di letteratura, durante un incontro a Villa Huffer, proprio di fronte a Palazzo Koch.

I fondamenti dell’economia attraverso la letteratura
Un intervento nell’ambito delle iniziative del mese dell'educazione finanziaria, al quale la Banca d’Italia partecipa con incontri che cercano nuovi linguaggi per spiegare i fondamenti dell'economia e del risparmio con l’ausilio dei capolavori della letteratura. E collegando le citazioni si scopre che i grandi scrittori spingono a riflessioni ancora al passo coi tempi.

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A 60 allievi dei licei Tasso, Cavour e Da Vinci, Scarpelli ha raccontato come capolavori della letteratura vecchi di un secolo e mezzo o più possano spiegarci molti degli errori che si commettono quando si investono i propri soldi. Scarpelli ha spiegato come nel corso delle sue letture - classici ottocenteschi con qualche incursione nel Novecento - abbia riconosciuto gli errori più comuni sul fronte della finanza familiare. «Nel corso di queste letture - ha spiegato Scarpelli - avendo una formazione economica, ho letto con attenzione le descrizioni di questioni monetarie, crisi economiche, controversie relative al lavoro. E mi sono reso conto che nella vita di tutti i giorni ci si imbatte in situazioni che dimostrano che questi insegnamenti non sono tanto conosciuti». Da qui descrivere gli errori tipici commessi nella gestione dei propri soldi, prendendo in prestito le parole di Shakespeare, Balzac, Manzoni, Melville.

Fenomeni attuali si sono verificati centinaia di anni fa
Anche fenomeni che crediamo essere esclusiva della storia recente si sono verificati centinaia di anni fa. Quella che coinvolse il mercato dei tulipani nell'Olanda della prima metà del Seicento fu una vera e propria speculazione finanziaria, conclusasi con lo scoppio di una bolla che rovinò migliaia di persone.

Grazie alle citazioni di grandi scrittori si affrontano i temi dell’economia

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L’indebitamento spiegato con il Micawber di David Copperfield
Per esempio, allora, l’indebitamento spiegato dalle parole del signor Micawber di David Copperfield: «Se un uomo ha venti sterline all’anno di rendita e spende quasi tutto, è felice, ma se ne spende una più di venti sarà infelice». Tanta saggezza non gli impedirà però di essere imprigionato per debiti. Altri si indebitano per semplice povertà, per esempio i minatori di Germinal di Zola. Si indebitano con tutti, dai parenti ai commercianti che fanno loro credito, fino ai terribili usurai. I romanzi di Balzac, per esempio, sono pieni di usurai e debitori, tutti amanti della bella vita.

Chi si rovina per godersi la bella vita
Ci sono diversi tipi di debitori. Scarpelli spiega che i più celebri sono quelli, come Madame Bovary, che si rovinano per potersi godere una bella vita che non potrebbero permettersi. Ma c'è anche chi si indebita per raggiungere i propri obiettivi, come Martin Eden, o per pura e semplice povertà come i minatori descritti da Zola in Germinale. Questo non vuol dire che indebitarsi sia sempre sbagliato, anzi: «La possibilità di accendere un debito con una banca è una svolta fondamentale nella storia economica dell’Occidente – chiarisce Scarpelli ai ragazzi -. Con i crediti le banche hanno potuto finanziare scuole, ospedali, industrie. E noi abbiamo potuto comprare casa. Il debito in sé non è male, ma bisogna stare attenti».

L’importanza del risparmio con “Orgoglio e pregiudizio”
Allo stesso tempo, risparmiare è certamente un bene, ma il suo valore dipende come si utilizzano i soldi messi da parte. In “Orgoglio e pregiudizio”, Wickham convince la piccola Lydia a fuggire con lui e poi si rifiuta di sposarla se la famiglia di lei non pagherà i suoi debiti. Ma i Bennett, pur essendo benestanti, non sono mai stati in grado di risparmiare granché. Il messaggio che ne ricaviamo è che se il proprio reddito lo consente è bene non spenderlo tutto, ma tenerne una parte per far fronte agli imprevisti.

I risparmi sotto il materasso
Se però risparmiare significa nascondere i soldi sotto il materasso come fa la protagonista di una novella di Verga, o sotterrarli come la Perpetua di don Abbondio, non solo si rischia di essere derubati ma nella migliore delle ipotesi si lascia quel denaro inattivo. Il denaro nascosto è sterile, non è utile alla società. Il denaro prestato a un'impresa o allo Stato ha spiegato Scarpelli, ha una utilità sociale. E si aumenta il capitale grazie agli interessi o ai dividendi.

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