A maggio record di fabbisogno coperto dalle rinnovabili
di Jacopo Giliberto
2' di lettura
Giorno da segnare con un sassolino bianco: alle 15 di venerdì 21 maggio l’87% dell’elettricità usata in Italia è stato prodotto dalle centrali pulite mosse dal vento, dall’acqua, dal sole e dalle altre fonti rinnovabili d’energia.Un primato per un grande Paese fortemente industrializzato che però non ha nemmeno una briciola di energia nucleare. Quel pomeriggio erano rimaste quasi tutte spente le centrali che producono chilowattora bruciando metano o altri combustibili estratti dai giacimenti.
Il primato delle fonti rinnovabili d’energia è stato annunciato ieri dall’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, a margine della presentazione dei dati economici della Spa (si veda l’articolo a pagina 23). Quel pomeriggio del 21 maggio, con abbondanza di elettricità a basso costo, la Borsa elettrica ha visto un ribasso della quotazione della corrente, che all’ingrosso è scesa a prezzi da realizzo.
Per le rinnovabili italiane è stata raggiunta la produzione più alta in assoluto mentre in termini relativi l’87% non viene raggiunto dal ’67, quando per la prima volta le centrali termoelettriche allora modernissime superarono le centrali idroelettriche storiche.
Maggio è un mese tradizionalmente a consumi tranquilli poiché non è ancora partita la domanda furiosa dei condizionatori, e quindi è più facile che sole, vento e acqua abbiano un peso maggiore nel soddisfare la richiesta di chilowattora.
Nei primi sei mesi dell’anno la domanda totale di corrente elettrica è stata di 154 miliardi di chilowattora, in crescita dell’1,4%, e in giugno è stata osservata una crescita rapidissima di consumi elettrici pari al 7,6%.
Restando nelle fonti rinnovabili, la società elettrica Sorgenia ha siglato un accordo con l’ente di promozione turistica del Garda bresciano per fornire ai turisti energia pulita per auto elettriche e bici a pedalata assistita.
Anche negli Usa le fonti rinnovabili hanno registrato una crescita importante e oggi sole e vento producono 8 volte più elettricità rispetto al 2007 e alimentano 25 milioni di case, e questo mentre gli statunitensi consumano il 10% di energia in meno rispetto a 10 anni fa. Lo afferma il nuovo rapporto dell’Environment America Research and Policy Center.
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