Inaugurata a Palazzo Reale

A Milano le donne di Tiziano, Veralab dell’Estetista Cinica partner della mostra: «Con i social si fa cultura»

Dal 23 febbraio al 5 giugno a Milano la grande mostra sull’immagine della donna nel Cinquecento veneziano, già 35mila le prenotazioni

di Alessia Tripodi

(Ansa)

3' di lettura

«Sui social non si fanno solo cose frivole, ma si fa sempre di più anche cultura, si imparano molte cose. E spesso rispetto a questo c’è una resistenza immotivata». Ne è convinta Cristina Fogazzi alias Estetista Cinica, fondatrice del brand di beauty Veralab che è social media partner della mostra “Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento veneziano”, inaugurata a Palazzo Reale a Milano. La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, aprirà al pubblico il 23 febbraio fino al 5 giugno e vanta già oltre 35 mila prenotazioni da parte dei visitatori, come ha spiegato l'assessore alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi, che parla già di un «successo pre apertura che ci conforta dopo due anni di pandemia». Tra i partner dell’iniziativa c’è anche la Fondazione Bracco.

Arte sui social

Cosa vuol dire essere social partner di una mostra? «È un impegno che abbiamo preso da circa un anno quello di convincere la nostra community ad andare più spesso nei musei, facendogli scoprire l’arte attraverso i social network» racconta l’Estetista Cinica, influencer da quasi 1 milione di follower e imprenditrice nel settore beauty con un fatturato per Veralab che ha raggiunto i 62 milioni di euro nel 2021.«La cultura ogni tanto ha delle resistenze rispetto a questi mezzi di comunicazione - dice - e quindi la scelta degli organizzatori di appoggiarsi a noi per promuovere la mostra anche attraverso i nostri canali l’ho trovata una scelta illuminata». La mostra per Veralab è anche un’occasione per lanciare un messaggio sul ruolo della donna nella società e su un concetto di bellezza femminile lontano dagli stereotipi, positivo e autentico. «Le belle donne veneziane ritratte in questi quadri sono diversissime da quelle che potrebbero essere le belle di oggi - dice la Fogazzi - e questo ci fa capire quanto i canoni di bellezza dipendano da quello che la cultura del momento storico ci proietta addosso. E questa è una riflessione importante per noi donne che siamo sempre così cariche di aspettative rispetto ai nostri corpi, aspettative dalle quali dovremmo svincolarci completamente”. Donne che sono non solo belle in maniera autentica, ma anche protagoniste attive della vita culturale e sociale nel Cinquecento veneziano «in quello che la curatrice della mostra ha definito un “protofemminismo”», aggiunge Cristina Fogazzi.

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Oltre cento opere, da Tiziano al Tintoretto

La grande mostra appena inaugurata a Milano è dedicata all'immagine della donna nel Cinquecento veneziano nella pittura di Tiziano e dei suoi celebri contemporanei come Giorgione, Lotto, Palma Il Vecchio e Tintoretto. Curata da Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca Kunsthistorisches, presenta oltre un centinaio di opere di cui 47 dipinti, 16 di Tiziano, molti dei quali in prestito da Vienna, a cui si aggiungono anche sculture e oggetti, come gioielli. Tiziano ha dipinto donne si diverse classi sociali, dalle borghesi le “belle veneziane”, fino a donne reali, celebre eroine e sante, divinità. A Venezia è nell'arte figurativa che il tema della donna si impone grazie alla figura di Tiziano che pone la figura femminile al centro del suo mondo creativo. In mostra si possono ammirare il ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere de 1537, la Madonna col bambino, Isabella d'Este in nero, la Giovane donna con cappello piumato che arriva dall'Ermitage di San Pietroburgo. “La donna per Tiziano è la creazione più importante del mondo - ha commentato la curatrice -, la bellezza della pittura significa la bellezza della donna”.

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