A Milano, due indirizzi che durante la Design Week puntano su luci e sospensioni
Store contemporanei, ma anche camere delle meraviglie, dove cioccolatini, miscele di tè e candele profumate si accostano ad arredi vintage, recuperati in tutta Europa
di Lisa Corva
3' di lettura
Cabinet de curiosités. È così che Paolo Badesco e Costantino Affuso chiamano il loro negozio Raw a Milano – anzi negozi, perché sono due, in corso Magenta e in via Palermo. E hanno ragione. Sono soprattutto spazi di atmosfere e suggestioni, dove insieme ad arredi vintage recuperati da opifici o drogherie spiccano fiori, cioccolatini, miscele di tè e oggetti per la casa – dalle candele profumate ai lini, alle lampade – scelti con cura in tutto il mondo. «Raw è nato dai nostri progetti di interni», racconta Paolo Badesco. «Sempre più clienti ci chiedevano oggetti che arrivavano dagli scouting in Francia, in Belgio, in Olanda. Così abbiamo deciso di aprire uno spazio per vendere i nostri “coups de coeur”: a un repertorio, che mi piace chiamare “polveroso”, di oggetti e arredi del passato, abbiniamo proposte contemporanee. Un divagare tra epoche e stili diversi, che sanno dialogare. E si trasformano, come i nostri allestimenti, con il cambiare delle stagioni».
Per Il Salone di Milano, quindi, che cosa troveremo? «Abbiamo puntato sulle luci: nuove lampade per illuminare la casa», dice Costantino Affuso. «Quelle di Radar Interior, a cui dedichiamo la vetrina di Raw in corso Magenta. Ospiteremo, per una presentazione, il designer Samuel Accoceberry, con la sua sospensione Solar (da 1.790 euro). Mentre in via Palermo ci saranno le nuove collezioni di DCW éditions, sempre da Parigi (da 350 euro in su), con le riedizioni delle storiche Lampe Gras e In The Tube. E anche gli interruttori Modelec (da 20 euro), sempre francesi, d'ispirazione anni Cinquanta, ma tecnicamente perfetti».
Parigi torna spesso nelle scelte di Raw. Ad esempio attraverso il mondo poetico di Astier de Villatte: ceramiche, candele, incensi profumati, le nuove creme per le mani e profumazioni per il corpo (candele profumate 80 euro, incensi 50). «Astier de Villatte ci sta a cuore da anni, anche per la bella amicizia stabilita nel tempo con i due soci creativi del brand. Un posto speciale è anche per John Derian, il collezionista newyorchese che ha fatto incetta di vecchie gravures e stampe, da quelle botaniche a quelle di pasticceria, riprendendole in fermacarte, wallpaper, quaderni (da 65 euro). Curiosamente, o forse non troppo, visto che i due mondi poetici si toccano, Astier de Villatte e John Derian hanno collaborato per una collezione di delicati piatti e tazze». La Francia è nei tè chic di Mariage Frères (da 25 euro). O nei piatti della storica Faïencerie de Gien, sia vintage sia di nuova produzione (da 15 euro in su). «Anche in certi “meubles de métier” che ci affascinano, mobili in ferro o legno di quercia, contenitori con mille cassetti e tavolacci da lavoro. Di recente abbiamo comprato molti arredi, bacheche e appendiabiti dalla Banque de France, lavoro di artigiani davvero nobili». Si aggiunge il lino della maison belga Libeco (da 25 euro in su) per tovaglie, lenzuola o cuscini. Dulcis in fundo, i cioccolatini di Peyrano, eccellenza torinese a cui Raw ha dedicato un corner (da 32 euro).
Un luogo del cuore a Milano? «La Latteria, a Brera, una trattoria a conduzione familiare gestita da Maria e Arturo da più di quarant'anni», dice Paolo Badesco. Per Costantino Affuso, invece, è una piazza, piazza Tommaseo: «È vicina a casa e cerco sempre di passarci, a piedi o in bici. Ha tanti volti diversi a seconda della stagione; mi trasmette quiete, ordine ed equilibrio. È una meta imperdibile durante la veloce fioritura delle magnolie. Ma è bella sempre».
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