A Napoli maxi piano per la scuola: Saranno investiti 95 milioni del Pnrr
Interventi di ristrutturazione di strutture e impianti con attenzione alla sicurezza antisismica in 28 tra asili nido e scuole per l’infanzia
di Vera Viola
I punti chiave
3' di lettura
A Napoli parte un maxi piano per la scuola. Il Comune ha progettato interventi di ristrutturazione di 28 asili nido e scuole dell’infanzia. I relativi progetti sono stati ammessi a finanziamento del ministero dell’Istruzione nell’ambito delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per un importo complessivo di circa 83 milioni e mezzo a cui si aggiungono 11 milioni circa del Fondo Opere Indifferibili stanziati dal ministero dell’Economia e delle Finanze per fronteggiare l’aumento dei costi dei materiali da costruzione.
Manfredi: primo passo per una buona frequenza scolastica
«Siamo convinti – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – che il primo passo per garantire una buona presenza scolastica sia avere scuole sicure e accoglienti». Manfredi ha anche annunciato che il Comune parteciperà ad altri bandi per assicurarsi altre risorse. Il cronoprogramma prevede che entro novembre tutti i lavori saranno affidati.
La giusta risposta alle esigenze di sicurezza e formazione
L’iniziativa in realtà rappresenta la migliore risposta a una lunga serie di problemi del territorio, da quelli legati alla ripresa del bradisismo, alla carenza di asili e scuole e alle valutazioni spesso negative della formazione al Sud (si pensi alle prove invalsi) da parte di enti di valutazione. Alla presentazione del piano, che consentirà di potenziare e migliorare la rete dei servizi per l’infanzia, sono intervenuti, nella Chiesa di San Severo al Pendino, il Sindaco Gaetano Manfredi, il Capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore, il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Recinto ed il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ettore Acerra.
Progetti condivisi con le municipalità
A monte un grande lavoro. Per garantire una programmazione e una condivisione degli interventi con i territori interessati, si sono svolti incontri in ciascuna delle dieci Municipalità ai quali hanno preso parte i soggetti interessati.
Alunni trasferiti in 19 strutture alternative
Durante gli interventi di riqualificazione, gli iscritti agli istituti scolastici interessati dai lavori (604 bambini) verranno ospitati in 19 strutture alternative ripristinate grazie ad uno specifico piano realizzato con 3 milioni e mezzo del bilancio dell’ente, che prevede l’utilizzo di spazi degli stessi istituti attualmente interdetti e/o l’adeguamento di ulteriori strutture di proprietà comunale. Alcune delle soluzioni provvisorie potranno costituire, in futuro, nuovi poli educativi per i territori. Per il trasferimento di arredi e suppellettili nelle sedi che ospiteranno gli alunni durante i lavori verrà sfruttato il ponte della festività di Ognissanti.
Entro giugno 2026 tutti gli edifici collaudati
Il cronoprogramma dei 28 cantieri aperti con le risorse del PNRR prevede che entro il mese di giugno 2026 tutti gli edifici dovranno essere collaudati e riconsegnati al Comune di Napoli. «È stato fatto un grande lavoro di progettazione, di concertazione con le Municipalità perché ovviamente fare dei lavori in quasi tutti gli asili nido della città significa anche far spostare i bambini e garantire la continuità del servizio, però è un’occasione storica che ci consentirà di rifunzionalizzare tutte le strutture scolastiche interessate, garantire più sicurezza con molti adeguamenti antisismici, interventi strutturali e impiantistici, quindi un lavoro veramente massiccio. E’un grande sforzo che lascerà una traccia importante perché erano anni che non si faceva un lavoro così massiccio su tutte le scuole».
Scuola sicura e inclusiva, non solo un contenitore
Giuseppe Recinto, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito: “Devo dire che il Comune di Napoli ha saputo investire molto bene queste risorse del PNNR sia su asili che su altri investimenti. E devo dire che si sta sviluppando l’idea di scuola che non è solo un contenitore ma è un luogo sicuro, un luogo inclusivo, un luogo dove studenti e studentesse possono sviluppare la loro personalità. Mi sembra che stia emergendo anche una ‘visione’ di scuola e questo è il dato più importante».
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