ALLA ZISA

A Palermo la prima di NOT, i vini franchi nel cuore della città

di Giambattista Marchetto

2' di lettura

Oltre 100 piccoli produttori e vignaioli dall'Italia e dall'estero, con più di 500 vini da degustare, si danno appuntamento nei Cantieri Culturali alla Zisa per la prima edizione di NOT, il festival del vino “franco” che dal 12 al 14 gennaio invade Palermo.

L'obiettivo degli organizzatori è far diventare i Cantieri nel capoluogo siciliano “l'hub di riferimento per il movimento culturale dei piccoli produttori che sta facendo la sua parte nel grande scenario enologico, diffondendo una pratica del vino che mette al centro la figura del vignaiolo, il lavoro artigianale, la salvaguardia della natura e dell'identità territoriale”.

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Degustazioni e agricoltura antroposofica
NOT sarà l'occasione per il pubblico degli appassionati, oltre che per gli operatori di settore e la ristorazione, di conoscere la filosofia produttiva dei vignaioli ospiti, sintetizzata nel pay off della rassegna: “Do Not Modify, Do Not Interfere”.

Uno dei focus dell'evento è la biodinamica. Oltre a 5 seminari tematici, infatti, NOT ospita l'incontro annuale di Renaissance Italia, parte di Renaissance Des Appellations (fondata dal padre della viticoltura biodinamica Nicolas Joly, con oltre 200 produttori nel mondo) ed è in programma un ciclo di approfondimenti sul metodo agricolo ispirato ai principi antroposofici di Rudolf Steiner.

NOT sarà però soprattutto una festa del vino, portando i vignaioli e i loro vini nei ristoranti, nelle pizzerie, nelle enoteche, nelle gallerie d'arte e nelle botteghe del gusto di Palermo e di altre città della Sicilia con il programma NOT OFF. Un fuori salone attorno alla tavola e al cibo, “strutturato per mettere in rete ristoratori e produttori, con l'obiettivo di diffondere la cultura dei vini franchi e incuriosire gli appassionati”, dichiarano gli organizzatori. E la serata dei sabato 12 gennaio travolgerà il centro storico di Palermo con aperitivi, teatro, concerti.

Una filosofia immaginifica
“Lo spirito di NOT è raccontato dall'immagine istituzionale multisoggetto di chiara essenza retrò rivisitata in chiave pop – sottolineano i promotori - Il funambolo, il mago, il giocoliere, l'uomo cannone sono le icone dell'arte circense di una volta. Calate nel tema vino rimandano all'abilità fisica, alla concentrazione, alla sensibilità artistica, ai valori di un mondo analogico di cui quello contadino ne è la massima espressione, canalizzati in una perfomance comunicativa (lo show come la bottiglia) che azzera le distanze col pubblico toccando direttamente le corde dell'emozione. Così si caratterizza l'esperienza d'assaggio promessa dai vini franchi: con la positività e la forza di un messaggio culturale dalle tinte positive e pregnanti”.

Il fermento del movimento dei vignaioli si esprime anche nella scelta della location. I Cantieri Culturali alla Zisa nascono dal recupero dall'ex mobilificio Ducrot, atelier che a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento rese famoso ed esportò nel mondo il Liberty palermitano. Oggi è un monumento di archeologia industriale di 55mila mila metri quadrati che sorge accanto al Castello della Zisa, palazzo inserito nell'itinerario Unesco Arabo- Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.

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