A Pamplona la conferenza dell’Alleanza delle regioni europee dell'automotive
La Lombardia conferma l'impegno per sostenere la neutralità tecnologica del settore. Nel 2025 la presidenza all'Italia con l'assessore regionale Guido Guidesi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale sono obiettivi condivisi pienamente dalla Lombardia e dal suo sistema economico-istituzionale. Tuttavia, la strada per perseguire la transizione ecologica non deve essere una sola. Non solo elettrico, quindi, ma affrontare la tematica con un approccio di neutralità tecnologica che possa permettere lo sviluppo di altre soluzioni, come per esempio i carburanti rinnovabili che darebbero la possibilità ai motori endotermici di sopravvivere agli stop imposti dall’Unione europea sulla scorta di una visione “troppo ideologica”. È la posizione di Regione Lombardia, ribadita dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, a Pamplona il 9 novembre durante la seconda conferenza annuale dell’Alleanza delle Regioni Europee dell’Automotive.
Le regioni italiane appartenenti all’Alleanza sono 9, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria; a queste si aggiungono ulteriori 25 regioni europee dei principali paesi del Continente, Germania, Spagna e Francia; territori che insieme fanno un prodotto interno lordo pari a 5mila miliardi di euro, il 34% del Pil europeo, oltre a rappresentare complessivamente 134 milioni di cittadini europei che equivale al 31% della popolazione di tuti i paesi della Comunità Europea; inoltre, il Pil totale delle regioni dell’Alleanza è l’8,7% superiore a quello medio dell’Europa.
Nel 2025 presidenza dell'Alleanza all'Italia
L’Alleanza delle Regioni dell’automotive è una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell’industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. Nata per iniziativa del Comitato europeo delle Regioni, punta a riunire i territori con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto. Tra i principali obiettivi quello di rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione di valore, tutelando la coesione economica e sociale dei territori. Durante la plenaria è stata confermata la presidenza dell’Alleanza per il 2025 all’Italia, con la Lombardia, con Guido Guidesi che ne sarà presidente.
Lombardia: l'Ue non imponga una sola soluzione tecnologica
La Lombardia ha sposato la tesi della “neutralità tecnologica” in campo automotive, che equivale a dire che l’Europa non deve imporre ai cittadini quale tipo di automobile utilizzare ma concentrarsi sulla definizione degli obiettivi ambientali lasciando la libertà sulle modalità di raggiungimento ai singoli territori. In questa ottica, la Lombardia nel marzo 2022 ha iniziato un percorso in difesa della filiera dell’automotive, passato per uno studio che conferma le grandi potenzialità dei carburanti rinnovabili, in grado da subito di abbattere le emissioni. Su questo è stato infatti inserito un paragrafo nel documento ufficiale firmato ieri a Pamplona da tutte le regioni dell’Alleanza delle regioni europee. Nello specifico, il testo fatto inserire dalla Lombardia, recita così: «I regolamenti europei devono tenere conto dell’impatto esercitato sull’economia regionale dalle misure volte a mantenere e rafforzare la competitività dell’intera catena dell’industria automotive europea e raccomanda di tenere conto delle varie soluzioni tecnologiche (ad esempio l’elettrificazione, le tecnologie dell’idrogeno e i combustibili alternativi) che possono anch’esse svolgere un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione». Lo studio cui si fa riferimento è stato preparato, su richiesta di Regione Lombardia, dal Cluster Lombardo della Mobilità che comprende la filiera del settore, dalle università, dai centri di ricerca e dalle associazioni di categoria. L’obiettivo è tutelare una filiera di circa 15mila lavoratori solo nella locomotiva d'Italia e 70mila in tutto il Paese. Lo stop del motore endotermico provocherebbe infatti l’interruzione di molte attività per l’impossibilità di gestire una riconversione con il conseguente crollo dell’intera filiera automotive e il rischio di una perdita di competitività del settore produttivo europeo nello scenario globale, a vantaggio principalmente della Cina.
Un percorso che continua ad aggiornarsi
La prima tappa di questo percorso è stata la scrittura di un Manifesto che ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati è stato redatto con l’obiettivo di creare le condizioni per una graduale e razionale transizione contraddistinta dalla neutralità tecnologica, evitando inopportune accelerazioni che determinerebbero per il nostro continente la perdita di una leadership conquistata in cento anni di ricerca, innovazione e scelte imprenditoriali. Questa prima versione è stata sottoposta all’attenzione sia del governo Draghi che a quello attuale, conseguentemente si sono create sinergie con i parlamentari europei competenti in materia che hanno portato a modifiche normative. In questo quanto la Lombardia ha partecipato il 17 novembre 2022 a Lipsia alla prima riunione dell’Alleanza delle Regioni Automotive, in cui la posizione della Lombardia è diventata quella di tutte le regioni italiane appartenenti all’Alleanza. Il passaggio successivo è stato appunto lo studio sui carburanti rinnovabili prima richiamato, presentato pubblicamente il 20 luglio 2023 e, il giorno seguente, inviato al Governo. L’ultima tappa, per ora, è l’incontro di Pamplona con la firma del documento ufficiale che si compone di 16 specifici articoli.
Guidesi: «Dimostreremo validità carburanti alternativi»
L’obiettivo della Lombardia è di arrivare a dimostrare entro il 2026, quando la Commissione europea valuterà i dati delle emissioni e quelli del consumo di carburanti ed energia, l’affidabilità, in ambito ambientale, dei carburanti alternativi. «Grazie al lavoro fatto in Lombardia, nel 2026 saremo in grado di dimostrare il raggiungimento degli obiettivi ambientali di mobilità continuando a utilizzare i motori endotermici; la scienza, la ricerca e l’innovazione vinceranno sull’ideologia e sull’irrazionalità; questo accadrà ovviamente se saremo lasciati liberi di agire, senza il cambio degli obiettivi, ma in piena neutralità tecnologica», è la tesi dell’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.
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