A Parigi apre Mob House, la residenza per chi viaggia e lavora in stile naturale
Inaugurato a fine gennaio Mob House un nuovo modello di hotel con 100 camere progettate per soggiorni lunghi e dotate di stanza da letto, zona lavoro con scrivania e piccola sala privata per riunioni
di Antonella Galli
I punti chiave
3' di lettura
La cornice è una delle zone più caratteristiche e vivaci dell’area metropolitana di Parigi, il quartiere del Marché aux Puces di Saint-Ouen, il più grande mercato dell’antiquariato di Francia. Qui ha inaugurato a fine gennaio Mob House, un nuovo modello di hotel con cento camere progettate per soggiorni lunghi, in ciascuna delle quali sono riunite tre funzioni: una camera da letto, una zona lavoro con scrivania e una piccola sala privata per riunioni
Il progetto
L’idea è di Cyril Aouizerate, che si definisce artisan hotellier e che ha immaginato Mob House come un luogo ibrido per l’ospitalità, in cui fondere le esigenze di lavoro, tempo libero e incontri. A completamento del servizio di accoglienza, infatti, sono a disposizione degli ospiti una brasserie biologica con 200 coperti, un giardino alberato di oltre 2000 mq, una piscina lunga 20m, una palestra, una stanza per conversazioni e un grande tavolo che funge da incubatore per aspiranti imprenditori. Mob House ha, infatti, invitato 20 piccoli imprenditori locali a utilizzare una postazione di questo grande tavolo per un intero anno.
Il progetto di Mob House ha coinvolto, oltre a Aouizerate, due personaggi di calibro come l’imprenditore francese dell’ospitalità Michel Reybier (fondatore della catena di lusso La Réserve) e Philippe Starck, che ha anche curato il progetto delle architetture e il design degli interni.
I precedenti
L’apertura di Saint-Ouen si inserisce nell’attività iniziata da Aouizerate nel 2011, quando a Brooklyn avviò il primo ristorante vegano Mob, che ebbe grande successo per la formula innovativa che al ristorante abbinava uno spazio culturale e una cooperativa di agricoltura biologica. Sono quindi seguiti, nel 2017, i primi due Mob Hotel, uno a Parigi Saint-Ouen (a poca distanza dalla nuova Mob House) e uno a Lione. Sono in via di realizzazione altri Mob Hotel a Bordeaux, Firenze, Tel Aviv, Washington, Los Angeles. Tutti verranno ideati a partire dal luogo in cui sorgono, in sintonia con il contesto.
L’ecologia sociale
La nuova Mob House di Saint-Ouen trae ispirazione dal concetto guida dell’intero progetto Mob, ovvero l’ecologia sociale, espressa anche attraverso l’attenzione all’impatto sull’ambiente. A tale scopo i fondatori hanno scelto per le finiture e gli arredi delle stanze solo materiali naturali (argilla, paglia, legno, marmo) e manufatti artigianali realizzati in Francia, come le ceramiche di Beaujolais e il parquet in massello di quercia francese. «Abbiamo valorizzato l’aspetto del benessere nel progetto delle stanze – afferma Cyril Aouizerate – che non sono state concepite secondo un mero approccio decorativo, ma basandosi su ciò che è essenziale e funzionale. Per i letti abbiamo utilizzato materiali naturali, che è dimostrato abbiano un impatto diretto sulla percezione inconscia del benessere, esercitando un’azione calmante. Mentre il rivestimento in paglia e argilla delle pareti svolge una funzione di regolazione naturale della temperatura, oltre ad avere un basso impatto ambientale».
Una visione che si riflette anche nella brasserie biologica di Mob House, Feuille de Chou, che si approvvigiona da aziende agricole biologiche locali rigorosamente controllate. Il menu è, ovviamente, stagionale e prende ispirazione dalla tradizione francese, con la supervisione dello chef bi-stellato Jérôme Banctel. «Non si tratta solo di optare per il cibo biologico – precisa Aouizerate – ma anche di fare scelte sostenibili, come ad esempio il pesce che portiamo in tavola, che viene selezionato rispettando le stagioni di riproduzione delle varie specie. Ritengo che la cucina francese, con la sua varietà, possa offrire soluzioni per un futuro sostenibile della nutrizione».
Secondo il fondatore di Mob, il concetto che sta alla base della nuova Mob House, in cui in ogni stanza sono integrati, oltre alla camera, un ufficio e una sala riunioni, è particolarmente interessante per i lavoratori nomadi: «Mob House – conclude Aouizerate – incarna una nuova visione dell’industria dell’ospitalità. Promuove una visione in cui il tempo e le relazioni sono parte del capitale, rappresentano la vera ricchezza, che non deve mai essere disgiunta dalla cura dell’ambiente. Il concetto di lusso ed esclusività è fortemente collegato al tempo, e alla disponibilità che abbiamo di esso».
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