A Parigi forti scambi sul disegno antico e contemporaneo
di Stefano Cosenz
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Nella seconda metà di marzo Parigi diviene il centro del mercato mondiale del disegno, sia antico che moderno: aste e fiere hanno richiamato collezionisti e curatori di musei e fondazioni ben coscienti che il disegno rimane l'anima dell'artista, il segno più evidente della sua capacità creativa ed ormai rappresenta un ben preciso settore collezionistico con i suoi appuntamenti di scambio. L'opera su carta gode ormai di un grande mercato, appetibile per le sue quotazioni più contenute rispetto alle opere su tela, a cui si sono sempre avvicinati i grandi maestri. Nelle ultime due settimane si sono tenute a Parigi aste di disegni antichi e moderni presso Christie's, Drouot, Artcurial, fiere come Salon du Dessin a Palais Brongniart, Drawing Now Art Fair (Il Salone del Disegno Contemporaneo) a Le Carreau du Temple e Dessin Paris 2019, anch'essa di disegno contemporaneo, all'Atelier Richelieu. Anche Art Paris che ha inaugurata il 4 aprile al Grand Palais la 21ª edizione, ospiterà il disegno contemporaneo.
Capolavori del disegno antico e moderno. Il 27 marzo si è tenuta presso Christie's di Parigi un'asta di disegni antichi e del XIX secolo, inclusa la collezione di Jean Bonna, con un fatturato di 2.125.000 euro, il 75% di lotti venduti e l'86% del venduto sul valore. La sola collezione di Jean Bonna, di 32 lotti, ha superato i 600mila euro. Il top lot, è risultata un'opera del barocco olandese, il secolo d'oro in Olanda, di Ludolf Bakhuizen, “Chasse à la baleine, des voiliers à l'arrière-plan” del 1703, in pietra nera, penna e inchiostro nero, acquerello nero, 29,4 x 44,7 cm, che da una stima di 20-30mila euro è stato aggiudicata per 106.250 euro. Un risultato quasi analogo quello di Jean-Baptiste Greuze, pittore francese del XVIII secolo, con una sanguigna esposta al Met di New York nel 2009, “La petite boudeuse”, che ha realizzato 102.500 euro superando la stima tra 70-100mila. Tra i top ten, buon risultato anche per l'italiano Giovanni Francesco Barbieri, il Guercino, del XVII secolo, con “Uomo con berretto che tiene una lancia”, penna e inchiostro bruno, che ha realizzato 60mila euro, contro una stima di 30-50mila. Una grafite e sanguigna, penna e inchiostro bruno di Augustin Pajou, scultore francese del XVIII secolo, è stato acquisito con diritto di prelazione dal Louvre per 67.500 euro rispetto alla stima di 60-80mila.
È seguita il 28 marzo l'asta di opere su carta moderne, comprese anche qui quelle della collezione di Jean Bonna, con un fatturato di 4.544.125 euro, il 75% di loti venduti e l'85% del venduto sul valore. Le opere della collezione Bonna hanno da sole realizzato oltre 313mila euro. Anche qui i grandi maestri del XX secolo sono stati premiati dalle migliori quotazioni, benché lontane dai valori di mercato dei loro oli su tela. Top lot, “La Danse” di Marc Chagall del 1928, gouache e matita su carta cartonata, venduto a 634mila euro, entro la stima di 500-700mila. “Femme debout, de profil ou Paysanne” di Vincent Van Gogh, pietra nera e grafite su carta del 1882, dalla stima di 120-180mila euro è volato a 514mila euro. “Joueuse de flȗte et nu couché” di Pablo Picasso, penna e inchiostro di china su carta del 1932, ha realizzato 286mila euro contro una stima di 250-350mila. Anche tra gli ultimi disegni di Jaon Miró scomparso nel 1983, “Femme, oiseau”, matita, grasso e inchiostro su carta giapponese del 1975, ha avuto un'eccellente aggiudicazione, 250mila euro contro una stima di 200-300mila. Anche in questa seconda vendita un disegno è stato acquisito da un museo: “Double portrait de Victor Hugo” del celebre scultore Auguste Rodin, goauche, penna e inchiostro su carta del 1883-84, è stato acquisito con diritto di prelazione dal Museo Rodin .
Disegni di grandi maestri nella collezione Aristophil. Continuano le vendite a Parigi della celebre collezione Aristophil , 130mila opere di diversa origine, corrispondenza fra pittori, opere impressioniste e moderne, documenti e testimonianze storiche. Ed anche disegni di celebri maestri. Nell'asta del 1° aprile (la XV vendita di Aristophil) di Aguttes presso Drouot (fatturato di 5.124.49 euro col 91% di lotti venduti) una matita su carta foderata di Vincent Van Gogh, “Champ de blé fermé par un mur – coin de la clôture derrière l'hospice Saint-Paul” del 1890 è stata aggiudicata per 390mila euro oltre le stime tra 250-300mila. È seguita il 2 aprile la XVI vendita di Aristophil presso Artcurial : il Louvre ha esercitato due prelazioni, precisamente per due carnet di viaggio di Eugène Delacroix. Il primo carnet “Album d'Angleterre” illustra vedute di Londra, del Tamigi, di Greenwich, studi dei fregi del Panthénon, studio di cavalli, disegno e matita nera, è stato aggiudicato per 344.500 euro. Un secondo “Album d'Angleterre” con le vedute della cattedrale di Westminster e di cavalli nella campagna inglese durante il soggiorno dell'artista in Inghilterra nel 1825 è stato aggiudicato per 63.700 euro.
Le fiere. Il Salon du Dessin arrivato alla sua 28ª edizione si è tenuto dal 27 marzo al 1° aprile nel Palazzo della Borsa (Palais Brongniart). Ha riscosso notevole successo tra collezionisti e i curatori dei grandi musei per la qualità e varietà di opere presentate. In sei giorni il Salone ha accolto 14.000 visitatori. Invitato d'onore il Museo Carnavalet-Histoire , uno dei musei storici della capitale francese. Tra i risultati più eclatanti, la galleria Jean Luc Baroni ed Emmanuel Marty de Cambiaire ha venduto metà delle opere esposte nel loro stand già nella prima giornata, tra cui un paio di cariatici di Modigliani, due disegni di Manet, un disegno di Simon Vouet e un disegno di Watteau. All'apertura del Salone la galleria Art Cuellar-Nathan ha venduto a un collezionista privato europeo uno “Etude anatomique bras gauche” di Rubens e altrettanto velocemente un disegno di Paolo Veronese, un gesso nero e bianco “Jeune portant un panier, regardant en l'air” , a un altro collezionista, mentre la galleria Talabardon & Gautier ha venduto a istituzioni museali come la National Gallery di Washington e la Fondation Custodia (museo d'arte parigino specializzato in antichi maestri europei, fiamminghi, italiani e francesi). La galleria parigina di Nathalie Motte Masselink ha venduto un acquarello di Delacroix “Paysage avec un fleuve au soleil couchant” per un prezzo fra 20 e 25mila euro alla Kunsthalle di Amburgo , mentre Helene Bailly Gallery di Parigi ha venduto fra 100 e 150mila euro una matita, acquarello e gouache di Picabia del 1940-42 raffigurante una “Tête de jeune femme (probablemente Hedy Lamarr)”.
Successo per l'arte contemporanea. La Galleria Jacques Elbaz ha venduto quasi completamente il suo stand dedicato a Jean-Baptiste Sécheret, illustratore e incisore francese classe 1957: il disegno più grande, “L'heure bleue” che illustra una veduta di New York era proposto per 150mila euro e venduto già nella prima giornata. La galleria belga Lancz nella sua prima partecipazione al Salone ha venduto 15 opere di Fernand Knopff, pittore belga appartenuto al Simbolismo, scomparso nel 1921, tra cui “La mouche” per 18mila euro.
La prossima edizione del Salone si terrà dal 24 al 30 marzo del 2020 alla quale saranno invitati come ospiti d'onore i musei di Marsiglia.
Drawing Now Art Fair onora il disegno contemporaneo. Drawing Now , il Salone di disegno contemporaneo, arrivato alla sua 13ª edizione, si è tenuto presso Le Carreau du Temple, a 4 rue Eugéne Spuller. Ha goduto un folto pubblico di appassionati, collezionisti e curatori di musei e fondazioni che hanno affollato gli stand dei galleristi partecipanti. Tra i musei che hanno inviato i loro esperti, il Museo d'Arte Moderna de la Ville de Paris, il Palais de Tokyo, il Centre Pompidou, La Morgan Library New York, il Musée d'Art Moderne et Contemporain de Saint Etienne Métropole. Questa edizione ha ospitato 71 gallerie internazionali provenienti da 15 paesi, dalla Colombia alla Russia, 16 gallerie hanno partecipato per la prima volta.
Gli affari si sono tenuti costanti per tutta la settimana della fiera e i galleristi si sono dichiarato soddisfatti delle vendite realizzate, con trattative che sono andate da poche centinaia di euro fino a 100mila euro. La Galleria Maubert ha venduto una dozzina di opere tra mille e 10mila euro, fra le quali quelle del suo artista maggiormente rappresentato, il portoghese José Loureiro. La galleria Karsten Graeve ha venduto opere della parigina Pierrette Bloch (classe 1928) con prezzi tra 12mila e 21mila euro. Ceysson & Bénétiere ha venduto una quarantina di opere, tra cui una del francese Claude Viallat (classe 1936) per 14mila euro. La galleria Martel ha venduto per 33mila euro un'opera del fumettista statunitense Art Spiegelman (classe 1948) e un'opera del cartonista statunitense Chris Ware (classe 1967) per 28mila euro. Le opere più importanti erano presentate in un percorso speciale, “Master Now”, da parte di una quindicina di gallerie selezionate da Philippe Piguet, membro della commissione incaricata a indicare maestri del disegno contemporaneo.
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