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A Piazza Affari occhi su Tim, in rialzo dopo l'appello dei ceo alla Ue

di Paolo Paronetto

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Occhi puntati su Telecom Italia , che guadagna a Piazza Affari alla luce della lettera inviata alla Ue dai ceo dei principali gruppi di tlc continentali per chiedere che gli operatori big tech partecipino agli investimenti sulle reti. «Gli operatori europei delle telecomunicazioni chiedono ai politici della Ue di garantire un contributo equo da parte delle aziende che beneficiano maggiormente delle infrastrutture che costruiamo e gestiamo», si legge nella missiva firmata tra gli altri dall'a.d. di Tim, Pietro Labriola, e dalla ceo di Vodafone, Margherita Della Valle. «Tale meccanismo - prosegue la lettera - dovrebbe avere una portata ben definita e mirata, applicandosi solo ai maggiori generatori di traffico, escludendo i fornitori di contenuti e applicazioni più piccoli». Questa misura, proseguono i leader del settore, «riequilibrerebbe il potere di mercato lungo la catena del valore, affrontando al contempo le attuali asimmetrie: oggi le grandi aziende tecnologiche non pagano quasi nulla per il trasporto dei dati nelle nostre reti», figuriamoci «coprire i costi necessari per espandere le reti e raggiungere gli ambiziosi obiettivi Ue». «Un contributo equo e proporzionato da parte dei maggiori generatori di traffico ai costi dell'infrastruttura di rete dovrebbe costituire la base di un nuovo approccio», sottolinea la lettera.

«La proposta di una "fair share" a carico degli Ott avanzata dalle telco europee sarebbe un importante catalyst per il settore», ammettono gli analisti di Intermonte, ricordando tuttavia che in passato proposte simili avevano incontrato l'opposizione di alcuni Paesi europei, tra cui i Paesi Bassi, che ospitano le sedi locali dei gruppi big tech, che si erano appellati ai principi di neutralità delle reti e di non discriminazione del traffico dati in base ai contenuti trasmessi. «Pertanto non ci stupirebbero obiezioni simili da altri Paesi per mascherare legittimi interessi nazionali», conclude Intermonte. Tim, inoltre, rimane al centro dall'attenzione anche per la vicenda NetCo: secondo Il Sole 24 Ore giovedì 5 ottobre si dovrebbe tenere un incontro tra il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e i vertici dell'azionista Vivendi. Quanto infine all'andamento del gruppo nel terzo trimestre, Labriola ha commentato: «Siamo sempre positivi. Il mercato mi sembra che cominci a dare segnali di razionalizzazione».«Stiamo facendo tre mestieri allo stesso tempo - ha aggiunto - perché abbiamo rifinanziato 4 miliardi di debito, stiamo gestendo l'operatività dell’azienda, che comunque sta dando segni di miglioramento, e stiamo gestendo una operazione straordinaria. Quindi non è una cosa banale».

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