A Roma un balletto firmato Biagiotti: almeno la moda torna a teatro
Si allunga l’elenco dei marchi prestati ai costumi teatrali. Al Teatro dell’Opera di Roma le esperienze di Valentino e Dior, alla Scala di Milano la “prima” di Dolce&Gabbana
di Chiara Beghelli
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Panneggi che richiamano quelli degli abiti delle statue romane, tessuti leggerissimi in color rosa cipria e impreziositi dal tipico motivo a treccia del marchio: i costumi disegnati da Lavinia Biagiotti saranno indossati dalle ballerine del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma per Baroque Suite, il balletto che si terrà nel Convention Center dell’Eur, architettura firmata da Massimiliano Fuksas, il prossimo 9 gennaio alle 20, trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Teatro stesso.
«È un privilegio poter collaborare ancora una volta con il Teatro dell'Opera di Roma e con la direttrice Eleonora Abbagnato - ha detto Lavinia Biagiotti, alla guida dell’azienda fondata dalla madre Laura -. La nostra è un'affinità elettiva nel segno della bellezza e dell'amore per Roma: gli abiti Laura Biagiotti realizzati in esclusiva per Baroque Suite raccontano una storia di leggerezza e bagliori luminosi che si fondono con le scene, le luci e la straordinaria architettura della Nuvola di Fuksas. Musica, danza e moda creano nuove connessioni e nuovi format di arte e di cultura».
La collaborazione con il Teatro Costanzi, infatti, era stata già annunciata nella serata-evento del 14 settembre scorso, quando piazza del Campidoglio diventò il set della sfilata PE 2021 “Roman Renaissance” del marchio romano. Un’ulteriore occasione per celebrare un legame con la città dove Laura Biagiotti ha fondato la sua azienda nel 1965, scegliendo di non lasciarla mai.
La stilista e imprenditrice, scomparsa nel 2017, era stata peraltro pioniera del mecenatismo della moda in città, quando nel 1999 decise di sostenere il restauro della Scala Cordonata del Campidoglio, un esempio seguito nel tempo anche da molti altri marchi dell'industria, da Tod’s a Bulgari fino a Fendi e Gucci. L’impegno di Laura è stato portato avanti dalla figlia Lavinia, che nel 2020 ha deciso di finanziare il restauro di due tele monumentali della basilica di Santa Maria degli Angeli e della Fontana della dea Roma, sempre sulla piazza del Campidoglio.
Sul palco del Teatro dell’Opera si sono avvicendati ospiti eccellenti della moda italiana, a confronto con i costumi di opere e balletti: la collaborazione più recente risale al 2019 ed è quella di Maria Grazia Chiuri, anche lei nata a Roma, che con Dior ha realizzato i costumi per il balletto La Nuit Blanche nell’ambito della Serata Philip Glass, sempre con Eleonora Abbagnato come protagonista. Con Pierpaolo Piccioli, ai tempi della loro co-guida creativa di Valentino, Chiuri aveva firmato anche i costumi del magnifico allestimento della Traviata di Sofia Coppola nel 2016.
In un altro celebre teatro italiano, la Scala di Milano, lo scorso settembre è andata in scena la Traviata, sotto forma di concerto diretto da Zubin Metha, dove la soprano Marina Rebeka (nella parte di Violetta) e la mezzosoprano Chiara Isotton (Flora) hanno indossato tre costumi firmati da Dolce&Gabbana. Gli stilisti sono costanti sostenitori del teatro milanese (ne sono diventati soci “fondatori sostenitori” nel 2015, dunque impegnandosi a versare 600mila euro in un periodo non inferiore ai cinque anni), e lì hanno organizzato la loro sfilata Alta Moda nel 2019, dopo quella di due anni prima nei laboratori del teatro. Un preludio a dei futuri costumi originali, da realizzare magari quando potremo tornare ad ammirarli seduti in silenzio e avvolti da quella magnifica penombra.
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