A Stoccolma Sas a picco, compagnia salva ma azionisti sacrificati
Annunciato il piano di ristrutturazione, che prevede anche il delisting nel secondo trimestre senza alcun tipo di contropartita per gli attuali azionisti e i piccoli bondholder
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le azioni della compagnia aerea svedese Sas colano a picco alla Borsa di Stoccolma, dopo l'annuncio del piano di ristrutturazione che prevede anche il delisting nel secondo trimestre senza alcun tipo di contropartita per gli attuali azionisti e i piccoli bondholder. Il titolo, che ha aperto in calo del 77,3% a 0,067 corone svedesi, è arrivato a perdere il 95% a un minimo di seduta di 0,0108 corone, salvo poi recuperare qualche posizione ma perdendo comunque oltre il 70%. Il 3 ottobre Sas ha fatto sapere che la società di investimento statunitense Castlelake e il vettore franco-olandese Air France-Klm diventeranno i nuovi azionisti di maggioranza insieme allo Stato danese. «Sas è stata salvata, una buona notizia per la società, il suo personale e i passeggeri, ma gli attuali 250.000 azionisti, dai piccoli risparmiatori alle grandi istituzioni e lo Stato svedese, vedranno il valore dei loro beni andare in fumo», spiegano gli analisti di Seb.
Più nel dettaglio, Castlelake deterrà il 32% del capitale sociale e il 55,1% del debito convertibile, Air France-Klm il 19,9% del capitale sociale e il 5% delle obbligazioni convertibili, mentre lo Stato danese il 25,8% del capitale sociale e il 29,9% del debito convertibile. La struttura della transazione concordata prevede un investimento totale nella riorganizzata Sas pari a 1,175 miliardi di dollari, di cui 475 milioni di dollari in nuove azioni non quotate e 700 milioni in debito convertibile garantito, oltre a un rifinanziamento di 500 milioni da parte di Castlelake dell'attuale prestito a termine (Dip) di Sas. Nell'ambito della transazione, Sas entrerà a far parte dell'Alleanza SkyTeam, di cui Air France-Klm è membro fondatore, e uscirà dall'Alleanza Star, a condizione che siano ottenute le relative approvazioni e che si esca dal processo di Chapter 11. La maggiore compagnia aerea scandinava ha chiesto la protezione fallimentare negli Stati Uniti a metà del 2022, dopo aver lottato per anni contro i costi elevati e la scarsa domanda dei clienti causata dalla pandemia.
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