A Torino il progetto del multitaxi elettrico che si paga in base al chilometraggio
La società di servizi Etioca ha rilevato la Carrozzeria Coggiola alle porte di Torino - Investimento iniziale da 400 milioni e 10mila vetture in strada al 2024
di Filomena Greco
3' di lettura
In tempi di transizione green della mobilità può succedere che un’azienda internazionale che si occupa di servizi per la mobilità come Etioca – sede a Gibilterra, ceo e fondatore israeliano, Mark Ishakov – rilevi una storica carrozzerie alle porte di Torino, la carrozzeria Coggiola, per realizzare un progetto industriale che guarda al futuro. Nasce così il nuovo taxi elettrico multi-funzione “Etioca Taxi Cab” che sarà realizzato, a partire dal 2024, su una piattaforma modulare denominata «Anna».
Nella culla dell'automotive italiana, dunque, nasce un ecosistema globale di taxi elettrici ai quali verrà affiancata una gamma di servizi costruita attorno alle nuove esigenze del conducente e dei passeggeri e che in futuro potrà generare una nuova famiglia di mezzi come veicoli da lavoro (delivery), ambulanze, mezzi di soccorso, per la sicurezza e la difesa.
L’operazione industriale si basa sul rilancio dello storico marchio dell'automotive Coggiola, detentore della licenza di costruttori mondiale, WMI (Worldwide Manufacturers Identifier), che consente una produzione illimitata di veicoli. Nei piani c’è un investimento iniziale da 400 milioni – fino a 1,2 miliardi di dollari nei successivi 3 anni – e la previsione dei primi 10mila veicoli su strada nel 2024, con una produzione destinata a salire nel 2025 a quota 45mila per raggiungere le 100.000 unità per anno nel 2027.
Nella sede di Orbassano saranno impiegati nei prossimi cinque anni circa 120 tra designer, progettisti e tecnici di produzione mentre nel sud Italia partirà uno “stabilimento pilota” che vedrà l'assunzione di oltre 800 dipendenti, con il forte coinvolgimento dell'indotto automotive sull’intero territorio.
Il taxi multi-funzione è stato brevettato a livello globale e il progetto ha già incontrato l'interesse delle associazioni dei tassisti europei, statunitensi e del Medioriente per le sue innovative caratteristiche di utilizzo e per il software integrato di gestione e pagamento. Nuovo il modello di business: il veicolo elettrico viene dato in uso da Etioca al conducente in possesso di licenza senza prevedere l’acquisto. Il tassista dunque paga soltanto il reale chilometraggio percorso.I
l veicolo dispone di 7 posti più uno per per disabili con rampa automatica. La sicurezza e la protezione del conducente sono garantite da una cabina isolata, inoltre la società si sta concentrando sull’integrazione dell’assistenza alla guida autonoma, in particolare sul sistema unico sviluppato dalla società israeliana MobilEye, per soddisfare le normative di omologazione del 2025.
Pulizia e ricarica del veicolo vengono garantite attraverso il cambio rapido della batteria (battery Swap) e tramite stazioni di lavaggio e ricarica dedicate. Inoltre, si prevede la possibilità di massimizzare i ricavi grazie ai pannelli pubblicitari dinamici con tecnologia led posizionati ai lati e sopra il veicolo. Infine un’app dedicata consentirà ai passeggeri di prenotare gli spostamenti di corto e lungo raggio anche internazionali, oltre al raggiungimento di aeroporti, stazioni e hotel. Tutti i pagamenti, così come i compensi dei driver, verranno effettuati tramite una piattaforma proprietaria che permetterà la creazione di un'economia circolare e una gestione chiara e trasparente delle transazioni, con la possibilità di adottare strumenti di agevolazione come il cash back.
Alla presentazione erano presenti il ministro dello Sviluppo Economico di Gibilterra Joseph John Bossano. «Credo che l’Italia sia il luogo naturale dove può nascere un nuovo concetto di mobilità elettrica – ha sottolineato Mark Ishakov, Founder e Ceo di Etioca - Torino ha la tradizione e la professionalità per sostenere questa nuova era e trarrà sicuramente beneficio dagli investimenti e dalla formazione professionale di Etioca che garantiranno la crescita delle giovani generazioni nel mondo automobilistico».
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