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A Tropea nella costa degli Dei dove l’autunno dura fino a dicembre

Può essere una base di partenza per un week end lungo la costa meridionale del Tirreno in occasione della Festival annuale di TROPEArte Plein Air, in programma dal 23 al 28 ottobre

di Lucilla Incorvati

4' di lettura

Chi è alla ricerca dei colori caldi dell’autunno, di clima mite e mare accogliente almeno fino a fine novembre, deve dirigersi nel sud della Calabria, a Tropea. Arroccata su uno sperone di roccia di tufo, alto 60 metri, introduce ai magnifici paesaggi della Costa degli Dei, un continuo di scogli e spiagge bellissime tra falesie e mare cristallino. fino a Capo Vaticano e passando per Santa Domenica, Ricadi, Riaci, mentre a nord a pochi chilometri ci sono i piccoli anfratti tra Parghelia, Zambrone e Briatico.

Dal mito di Ercole ai Grand Tour

La leggenda racconta che Ercole, navigando verso Gibilterra e le “sue” colonne, è qui che fece tappa. Ma è stato più tardi, ai tempi del Grand Tour, che il centro storico di Tropea ha rappresentato per pittori e poeti uno scrigno di antica e nobile bellezza dal quale prendere ispirazioni. Gli antichi portali dei palazzi a picco sul mare o incastonati tra le piccole vie lasciano spazio a larghi soleggiati dove spesso svettano chiese e conventi su impianti medievali, vestigia di fervore religioso arricchite dalla vivacità artistica del barocco. Da non perdere accanto alla Cattedrale di Maria Santissima di Romania del XII secolo alcuni palazzi gentilizi, come Palazzo Toraldo e Palazzo Santa Chiara, che ospitano il Museo del Mare. E poi i suoi belvedere unici, che restituiscono al viaggiatore alcuni dei panorami più belli sul Tirreno meridionale. Come il famoso Belvedere su S. Maria dell’Isola, alla fine di corso Vittorio Emanuele, dove il mare turchese, che guarda la Sicilia e le Isole Eolie, è delimitato sulla sinistra dal bianco cangiante della Chiesetta di Santa Maria dell’Isola. Ma anche il Belvedere dell Cannone .

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TROPEArte Plein

Luoghi e vedute che hanno ispirato personalità come Maurits Cornelis Escher, Eduard Bäumer, Eugeniusz Eibisch e il maestro tropeano Albino Lorenzo, ai quali in tempi più recenti si sono uniti diversi street artistUn’occasione per rivivere certe atmosfere arriva dal festival annuale di TROPEArte Plein Air, in programma dal 23 al 28 ottobre. Per una settimana artisti locali e da tutto il mondo si riuniranno per dipingere e creare arte en plein air , appunto,tra i vicoli stretti, le viste panoramiche e sulla spiaggia per catturare parte della bellezza della città. Il festival culminerà con una celebrazione e una mostra di opere create durante la settimana. Cuore pulsante della manifestazione sarà Palazzo Santa Chiara (Largo Ruffa 1), aperto agli artisti, alla mostra d’arte e al gala di fine festival.

Ospitalità e gusto

Ospitalità e gusto trovano un ampio spazio a Tropea. molte antiche dimore nobiliari sono state ristrutturate e ospitano graziosi boutique hotel o raffinati B&B. Come Villa Paola (un boutique hotel di sole 12 camere), ex convento, abitato nel XVI secolo dai frati Minimi dell’ordine fondato da San Francesco da Paola; oggi è un luogo che rapisce con la sua bellezza estatica, grazie a un panorama mozzafiato sul mare azzurro e sulle antiche mura della città, mentre il meraviglioso giardino a sette terrazzamenti ospita il meglio delle piante mediterranee e varietà tropicali. Un luogo ideale dove rifugiarsi e all’interno si trova anche il ristorante fine dining “de’ Minimi” di Villa Paola, unico ristorante a Tropea segnalato dalla Guida Michelin 2023. L’hotel è stato anche il set del film “Conversazioni con Altre Donne”, diretto da Filippo Conz, interpretato da Valentina Lodovini e Francesco Scianna, e presentato in occasione della 80° Mostra del Cinema di Venezia. La storia antica di Tropea rivive a Palazzo Mottola, bellissima residenza nobiliare, incastonata nella roccia a picco sul mare. Mentre a pochi passi sotto il cielo stellato, per una cena veloce o un drink, ci sono le proposte originali de Il Migliarese. E se nei vicoli ci si ferma da Il Pinturicchio per piatti di pesce eccellenti, per un piccolo viaggio contemporaneo alla riscoperta degli antichi sapori si deve andare sulla vicina collina di Drapia. Li c’è Le Breste Restaurant, ricavato da un antico deposito di fieno, perfetto esempio di bioarchitettura rurale dove si vive un’autentica esperienza culinaria all’interno di una struttura architettonica decisamente originale. L’idea è di proporre una cucina legata al territorio, esaltando le produzioni Igp, Dop e i presidi slow food locali. e per chi

Benessere al Capovaticano Resort con il segreto della magare

Nonostante il meteo nella Costa degli Dei - a cavallo tra “ottobrate” ed estate di san Martino - segnali ancora temperature estive, la stagione di Halloween è già iniziata al Capovaticano Resort Thalasso Spa, una struttura a circa 15 minuti di auto da Troepa.Una ricorrenza, quella di Tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti, da sempre molto sentita dalla popolazione locale, ben prima dell’avvento della consumistica festa made in USA. Secondo lo studioso calabrese e professore all’università Sapienza di Roma Lombardi Satriani, la notte di Halloween è nata proprio in un paese della Calabria, in provincia di Vibo Valentia e si richiama all’antica tradizione popolare del “Coccalu di muortu”. A Serra San Bruno, da secoli, per la ricorrenza dei morti, i bambini svuotano le zucche, danno loro un aspetto spaventoso di un teschio e vanno in giro per il paese chiedendo un’offerta, cantilenando “Mi lu pagati lu coccalu?” (Mi pagate il teschio di morto?), una versione ante litteram del Trick or Treat americano.Così come erano calabresi le “magare”, temutissime fattucchiere, in realtà signore anziane che si tramandavano le antiche ricette di benessere con piante ed erbe officinali e toglievano il malocchio o fascino.Ispirandosi a questa antica saggezza popolare il Capovaticano Resort Thalasso Spa ha confezionato una proposta wellness naturale “Il segreto delle magare: stregati dalla natura”, che sfrutta materie prime di stagione e tecniche di massaggio avvolgenti effettuate da mani di fata.

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