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A UTurn Investments la maggioranza di 3T

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di Valeria Zanetti

2' di lettura

Non siamo ancora alla caccia al gioiello come nel comparto food&beverage, ma è un fatto che il settore bike da qualche tempo sia nell’orbita d’interesse degli investitori. Dal 2016 sono almeno una decina i brand delle due ruote italiani oggetto di operazioni finanziarie.

UTurn Investments, family office indipendente fondato a Verona da Gianpiero Peron, Luca Mongodi e Alberto Nicoli, ha da poco perfezionato l’acquisizione della maggioranza di 3T, marchio di biciclette, con sede a Presezzo, in provincia di Bergamo, con l’obiettivo di consolidarne la crescita internazionale. René Wiertz e Gérard Vroomen sono rimasti azionisti e manager di 3T, mentre Mongodi di UTurn è coinvolto nella gestione operativa e strategica dell’azienda, che si stima chiuderà l’anno con un fatturato di 20 milioni di euro e un Ebitda di 5 milioni.

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Dal 2019 l’impresa lombarda, fondata nel 1961 e specializzata nella componentistica per biciclette (manubri, stem, reggisella, ruote e forcelle) oltre che nella produzione di bici gravel e e-gravel (destinate anche a sterrati) di alta gamma con sedi in Italia, Taiwan e Nord America, ha registrato una crescita del 300%.

L’operazione, prima acquisizione di UTurn, è in controtendenza, visto che negli ultimi anni i più importanti marchi bike italiani sono stati acquistati da investitori esteri. Il family office, dotato di circa 350 milioni di euro di masse da investire con visione di lungo periodo, delineerà per 3T un modello di sviluppo che passa dal consolidamento della rete commerciale, alla creazione di una solida infrastruttura industriale, ampliando la produzione italiana di componenti strategici e innovativi come i distintivi telai in carbonio «RaceMax Italia». «Da settembre – spiega Peron – triplicheremo la produzione dagli attuali quattro fino a 12 o 15 telai al giorno. L’azienda ha brevettato prodotto e processo produttivo con un investimento in ricerca e sviluppo che ha richiesto un impegno triennale». Uturn nei mesi successivi ha acquisito partecipazioni anche in Gruppo Mpe, leader nella produzione di polipropilene espanso, con divisione che fabbrica anche caschi per ciclisti e in Dinamo, startup di Busto Arsizio specializzata in integratori alimentari naturali per atleti.

«Cerchiamo di effettuare investimenti coerenti, all'insegna della sostenibilità e dello sviluppo del Made in Italy», conclude.

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