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A Venezia corrono gli investimenti retail e lo shopping extra Ue è oltre livelli pre Covid (+14%)

Nuove boutique per Cucinelli, Burberry, Tod’s e Marras. Fermento anche nell’hotellerie con la prossima apertura del Bauer

di Chiara Beghelli

3' di lettura

Lo scorso 29 maggio dal porto di Barcellona è salpata per il suo viaggio inaugurale la Carnival Venezia, mega nave che porterà 5mila passeggeri in 25 porti di 14 Paesi diversi. Si tratta della stessa nave che era salpata da Shanghai poco prima della pandemia con il nome di Costa Venezia, pensata dalla compagnia italiana per offrire al mercato asiatico, e cinese in particolare, l’esperienza di navigare in stile veneziano, tanto che il suo teatro è ispirato a La Fenice. Ora, la nave è stata venduta un anno fa alla compagnia statunitense e ha appena stretto un accordo con Starboard Cruise Services, che fa capo a Lvmh, per portare a bordo anche le boutique di praticamente tutti i principali marchi di moda e lusso, da Bulgari a Cartier, da Tag Heuer a Versace, Tom Ford, Dolce & Gabbana. In un’area dedicata al retail che si chiama “Calle Larga”, come una delle high street della città. Il magnetismo di Venezia non smette di attrarre i marchi del lusso e i loro clienti, da secoli. Basti pensare agli abiti Delphos creati a inizio secolo da Mariano ed Henriette Fortuny, ai tessuti di Bevilacqua e Rubelli e ai vetri di Murano che impreziosiscono le case più belle del mondo.

Eventi spettacolari e progetti culturali delle maison

Negli ultimi mesi questo stretto legame è passato anche dalla spettacolarità di eventi come la “One Night Only” di Giorgio Armani (si veda anche l’articolo a pag. 20), e quello organizzato da Bulgari per presentare l’alta gioielleria “Mediterranea”, di cui fa parte anche la collana “Tribute to Venice”che culmina in un diamante giallo da oltre 15 carati. E mentre si spengono gli echi del red carpet e dei party del Festival del Cinema, Pomellato, da parte sua, ha appena presentato la collana “Venetian Dream” per celebrare il sostegno al progetto “Luce e Riflessi”, che prevede un nuovo sistema d’illuminazione per la facciata della Ca’ d’Oro. Restando in tema culturale, la Fondazione Pinault, che fa capo al presidente e ad del gruppo Kering, ha due sedi a Venezia, e a 700 metri da quella di Punta della Dogana il personale delle Gallerie dell’Accademia indossa divise firmate Dior.

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Shopping dei turisti oltre i livelli pre Covid

In questa città-vetrina, afflitta però dall’overtourism, a partire dal prossimo aprile sarà chiesto ai turisti “mordi e fuggi” di prenotare l’accesso e pagare un ticket da cinque euro. Ci saranno effetti sullo shopping? Vedremo. Intanto, l’estate si è chiusa con dati ottimi: secondo l’elaborazione di Global Blue, leader globale nei servizi di tax free shopping, per Il Sole 24 Ore, fra giugno e agosto il tasso di recovery della spesa tax free è stato del 114% rispetto allo stesso periodo del 2019, +14% rispetto al pre-pandemia. Lo scontrino medio nello stesso periodo ha raggiunto 1.204 euro, +20% rispetto al 2019, con gli statunitensi come prima nazionalità per contributo totale alla spesa tax free (41%, mentre era il 24% nel 2019), seguita dai cinesi (17%, segno di una ripresa iniziata, anche se prima della pandemia valevano il 37%) e dai turisti provenienti dal Sud Est asiatico (6%). Per quanto riguarda lo scontrino medio, sono i cinesi a registrare il valore maggiore (1.541 euro, +14%), mentre la variazione percentuale più elevata la segnano gli svizzeri (+52%), che arrivano a spendere in media 1.152 euro.

Nuove boutique e hotel in apertura

Anche nell’hotellerie c’è fermento, e proprio gli alberghi si offrono come nuovi spazi anche per il retail: nel 2025 riaprirà l’atteso Bauer, che dedicherà 3mila metri su Campo San Moisé a due boutique di lusso (sembra che una sarà di Dior, ma la maison per ora non conferma), mentre Brunello Cucinelli conferma il suo arrivo all’interno del nuovo Nolinski Venice, hotel cinque stelle inaugurato lo scorso giugno nella vecchia sede della Camera di Commercio, lungo Calle Larga XXII Marzo. Sulla stessa via ha appena aperto i battenti il negozio di Antonio Marras ed entro i primi mesi del 2024 arriveranno anche Tod’s e Roger Vivier, negli ampi spazi che erano di Burberry. Buccellati, invece, ha di recente trasferito la sua storica boutique di Mercerie dell’Orologio in Salizada San Moisè.

Inaugurazioni che comportano ingenti investimenti: secondo il più recente Market Report Retail & Office Service relativo a Venezia di Engel & Volkers, per la sua peculiarità di essere del tutto pedonale, il centro storico del capoluogo veneto detiene la più alta quotazione in Italia a metro quadro per immobili di categoria C1, dunque negozi, pari a 6.960 euro, il triplo rispetto al dato medio italiano, seguita da Milano con un prezzo di 3.490 euro. Un negozio di 400 mq su Calle Larga XXII Marzo può pertanto arrivare ad avere un canone di affitto mensile di 200mila euro.

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