GIORNALISMO

A Verdelli e Tamburini il Premio Ischia

di Vera Viola

2' di lettura

Giornalisti e comunicatori sotto i riflettori nella due giorni del Premio Ischia Internazionale di giornalismo, giunto alla 40a edizione. Dopo una intensa programmazione di tavole rotonde – su ruolo della comunicazione, social network, deontologia professionale, attenzione della stampa sui temi dell’ambiente – è arrivato il momento dei premi. Sul palco di piazza della Restituta a Lacco Ameno hanno sfilato firme prestigiose della carta stampata e dell’informazione on line. In un’isola che mette in mostra il meglio di sé, ma non dimentica e anzi riaccende l’attenzione, a due anni dal terremoto, su una ricostruzione ancora non partita.

Numerose le sezioni. Il Premio Ischia giornalista dell’anno è stato conferito a Carlo Verdelli, da febbraio direttore di Repubblica, e il premio per l’Economia al direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini (per aver «restituito allo storico quotidiano economico la centralità che merita nel panorama editoriale italiano»). Per lo sport, il premio Ischia è stato assegnato a Federico Buffa.

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Giornalista-scrittore dell’anno è Francesca Mannocchi, free lance, che si occupa di migrazioni e conflitti. Mentre il premio Ischia per l’impegno sociale è stato assegnato a Radio Radicale in memoria di Massimo Bordin. E per il giornalismo internazionale è stato selezionato Grigory Pasko, che si occupa di diritti umani e di ambiente . Sul palco anche Alessandro Magnoni, direttore della comunicazione di Whirlpool, Elisabetta Soglio, caporedattore del supplemento Buone Notizie del Corriere della Sera dedicato al Terzo settore.

Riconoscimenti speciali sono stati attribuiti a Italo Cucci, dal 2008 direttore dell’agenzia di stampa Italpress, Francesco Piccinini, direttore di Fanpage. E per l’informazione regionale ad Antonello Perillo, caporedattore centrale del Tgr Rai della Campania.

Il Premio Ischia venne istituito 40 anni fa per iniziativa di Giuseppe Valentino, editore e tipografo. Oggi è promosso dalla Fondazione omonima, curata dalla famiglia. Il Premio viene celebrato ogni anno grazie anche ai patrocinii della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Regione Campania, e di numerosi enti e imprese. La selezione dei premiati è stata affidata a una giuria composta da Clemente Mimun, Andrea Abodi, Roberto Amodei, Fedele Confalonieri, Urbano Cairo, Gaspare Borsellino, Luigi Contu, Maurizio Costanzo, Giuseppe De Bellis, Enzo D’Errico, Carlo Gambalonga, Riccardo Luna, Diego Malcangi, Enrico Mentana, Giuseppe Marra, Giovanni Minoli, Federico Monga, Fabrizio Salini, Maarten van Aalderen e Carlo Verna.

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