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Verona, torture in Questura: arrestati 5 poliziotti, altri 17 indagati. Piantedosi: fatti di enorme gravità

Le persone finite al centro dell’indagine sono ai domiciliari e rispondono, a vario titolo, anche dei reati di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio

Aggiornato il 7 giugno 2023, ore 14.15

Verona, torture e lesioni in Questura: arrestati 5 poliziotti

2' di lettura

Ci sono anche 17 indagati dalla procura di Verona nell’inchiesta su episodi di torture, maltrattamenti e peculato che ieri ha portato all’arresto di cinque poliziotti in servizio alle Volanti della Questura. Nei loro confronti la Procura della repubblica scaligera ha avanzato al gip Livia Magri l’applicazione di misure interdittive, come la sospensione dal servizio o il trasferimento d’ufficio.

Un lavoro durato otto mesi nel quale gli agenti della squadra mobile di Verona hanno indagato in silenzio sull’operato dei cinque colleghi arrestati nella giornata di martedì, portando alla luce episodi di violenze e torture avvenute tra le pareti della Questura. A finire agli arresti domiciliari un ispettore e quattro agenti, accusati in almeno sette occasioni di aver abusato di persone sottoposte alla loro custodia, «trattate come stracci». Nell’ordinanza si sottolinea come gli indagati con le loro condotte «abbiano tradito la propria funzione, comprimendo i diritti e le libertà di soggetti sottoposti alla loro autorità».

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«Atti lesivi della dignità delle persone»

I fatti oggetto di indagine sono avvenuti tra luglio del 2022 e marzo del 2023: la squadra mobile di Verona ha lavorato per oltre otto mesi, su delega della procura, mettendo a segno, grazie a supporti tecnici e analisi, le verifiche dalle quali sono scattati gli ordini di arresto. Secondo gli inquirenti, gli agenti in questione si sarebbero macchiati di comportamenti «sfociati anche in atti gravemente lesivi della dignità delle persone».

Il trasferimento ad altri incarichi

A quanto si apprende dalla questura di Verona, i destinatari delle misure cautelari sono stati trasferiti ad altri incarichi, alcuni mesi fa, subito dopo la notifica della chiusura delle attività di indagine.

Piantedosi: violenze in questura Verona enorme gravità

«Le vicende che emergono dall’inchiesta di Verona, ove fossero confermate, sarebbero di enorme gravità, lesive innanzitutto della dignità delle vittime ma anche dell’onore e della reputazione di migliaia di donne e uomini della Polizia di Stato che quotidianamente svolgono il proprio servizio ai cittadini con dedizione e sacrificio». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che “la magistratura e la stessa Polizia di Stato faranno piena chiarezza su quanto avvenuto”.

Pisani: grazie alla procura per la fiducia

«Ringrazio la procura della Repubblica di Verona per la fiducia accordata alla polizia di Stato nel delegare alla locale squadra mobile le indagini», ha sottolineato il capo della polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, Vittorio Pisani, in relazione al procedimento penale a carico dei cinque poliziotti.«La levatura morale della nostra amministrazione - ha concluso - ci consente di affrontare questo momento con la dignità e la compostezza di sempre».


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