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A2A si avvia a un ricambio nel ruolo di presidente che dovrebbe partire già da fine mese. In occasione del cda fissato il prossimo 28 luglio per l’approvazione dei conti semestrali, infatti, l’attuale presidente Marco Patuano potrebbe rassegnare le dimissioni. Una mossa legata al fatto che il manager è stato recentemente nominato al vertice della spagnola Cellnex: una posizione con cui, è bene precisarlo, la stessa A2A non rilevava comunque incompatibilità.
Ora, in pole position per succedergli, seppur con alcuni aspetti tecnici ancora da definire tra cui l'effettiva tempistica della nomina, ci sarebbe l'ex assessore al Bilancio del Comune di Milano, il professor Roberto Tasca, che già oggi siede nel board del gruppo.
Ma andiamo con ordine. L’ormai probabile uscita di Patuano, nell’aria già da alcune settimane, rendeva necessaria agli occhi dei grandi soci l’individuazione di un successore all’altezza: del resto si tratta della presidenza di quella che può essere considerata a tutti gli effetti la prima multiutility italiana con ambizioni di crescita robuste, nei prossimi anni, a livello nazionale sul fronte della transizione energetica e dell'economia circolare. Detto ciò, al di là dei tecnicismi previsti dalla governance, la scelta non potrà che avvenire di comune accordo tra i due principali azionisti, i Comuni di Milano e Brescia, che detengono quote paritetiche pari al 25% del capitale più un azione.
L’attuale consiglio è stato nominato dall'assemblea di fine aprile, che aveva confermato Mazzoncini Ceo e Patuano presidente: come previsto dai patti tra le due amministrazioni il primo è stato una nomina condivisa, mentre l'indicazione del presidente, in base alla logica dell'alternanza triennale, spettava a Brescia. L'intero processo è in ogni caso filato via senza particolari intoppi grazie alla sintonia tra i due sindaci, Beppe Sala ed Emilio Del Bono. A quest’ultimo, nella tornata elettorale dello scorso maggio, è succeduta la vice sindaca Laura Castelletti: cosa che, anche sul dossier presidente, dovrebbe garantire un percorso lineare, ma soprattutto finalizzato a nominare una figura autorevole e qualificata.
Figura che, secondo diversi osservatori, potrebbe essere individuata nel Professor Roberto Tasca, che sia sul mercato, sia in ambito accademico, sia in ambito amministrativo gode di grande stima. Bocconiano, oggi ordinario all'Università di Bologna, Tasca – come sottolineato da Radiocor - ha ricoperto vari incarichi in ambito societario (come consigliere o sindaco) e vanta una solida formazione economico-finanziaria, che gli ha permesso – come Assessore al Bilancio di Milano tra giugno 2016 a ottobre 2021 – di far quadrare i conti del capoluogo lombardo, anche durante il Covid, senza interromperne la crescita. Insomma, un tecnico di grande spessore che con lo stesso spirito – in continuità con Patuano – potrebbe mettersi a disposizione dell'azienda A2A, sempre ovviamente che Milano e Brescia si trovino in sintonia sul suo nome. Anche in quest'ottica è plausibile che i due soci si confronteranno a breve sul tema.
L'unico nodo che riguarda Tasca potrebbe essere il tema del potenziale conflitto (in gergo tecnico “inconferibilità” dell'incarico) tra il ruolo svolto in passato da assessore e quello, eventuale, di presidente A2A, che è una co-controllata dello stesso Comune di Milano, ma si tratta di una mera questione temporale. In questo caso, la legislazione in materia impone infatti un periodo “bianco” di due anni tra i due incarichi, che per Tasca scadrebbe a inizio ottobre. Da fine luglio a quel momento, per la multiutility si potrebbe immaginare una soluzione ponte per la presidenza, con la continuità gestionale e operativa ovviamente garantita dal Ceo Mazzoncini e dal board.
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