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Abarth 500e: zero emissioni e divertimento

Sportive. La prima elettrica dello Scorpioneè super piacevole ma forse poteva osare di più

di Mario Cianflone

3' di lettura

È una delle auto più divisive degli ultimi anni, suscita infatti sentimenti contrastanti. La Abarth 500e è infatti la prima scorpioncina elettrica e questo ha destato le critiche, soprattutto sui social network, da parte degli appassionati del brand e delle sue piccole bombe 595 e 695. Era del resto intuibile che al popolo dei piston head non poteva andare giù una Abarth a ioni di litio. Chiusura mentale? Scarsa propensione al cambiamento? Forse. Per comprendere il nuovo corso della piccola sportiva elettrica, derivata dalla Fiat Nuova 500, ma vestita in modo piacevolmente vistoso, siamo andati a Balocco, nella storica pista prove e nelle strade del vercellese. Prima qualche giro con le sorelle termiche per rinfrescarci la memoria e poi al volante della Abarth 500e. Sgombriamo il campo da ogni dubbio: l’elettrica va forte ed è più divertente delle sorelle termiche. Del resto le elettriche si sa, sono “belle da guidare”, coppia immediata (qui abbiamo 235 Nm, non moltissimi a dire il vero) e fluidità di marcia. La Abarth mette in campo un handling strepitoso, merito anche del baricentro basso generato dalla batteria da 42 kWh (uguale a quella della versione top della Fiat Nuova 500). Ineccepibile lo sterzo e tenuta di alto livello, grazie anche alla carreggiata allargata di 60 mm e un passo più lungo di 24 mm rispetto alla cugina Fiat.

Allora se il divertimento è assicurato, cosa manca per conquistare il cuore degli abarthisti? Un po’ di cose, a iniziare dal sound. Per sopperire all’assenza del rumore i tecnici si sono inventati un sound generator: in pratica un sistema di altoparlanti che riproduce un suono sintetico.

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La resa è divertente, ma innaturale, forzata, un po’ come il quadrante digitale di un orologio classico messo su uno smartwatch. E poi ci sono alcune caratteristiche tecniche che i fan di Abarth faticheranno a digerire.

In primis, l'accelerazione da 0 a 100 è di 7 secondi, ma solo con la batteria al 90%, con meno energia la vettura diventa un filo meno scattante. Poi c’è la questione velocità massima: 155 km/h con batteria full e 150 sotto il 90%. Ok che ci sono i limiti e bla bla bla, ma l’Abarth magari uno se la compra per fare qualche track day e se correre tra i cordoli non piace c’è anche l’aspetto psicologico: chi acquista una Abarth probabilmente compra anche un’idea astratta di prestazioni, vuole caratteristiche tecniche che lo gratifichino e lo facciano sognare solo a leggerle. E forse, Abarth con la 500e doveva osare ed esagerare. Appena 37 cavalli in più rispetto alla Fiat per un totale di 154 cv (113,7 kW) non possono entusiasmare e alla fine la piccola, e gradevolissima, Abarth elettrica, poteva essere una perfetta Fiat 500 Sporting e non la prima elettrica dello Scorpione. Forse l’Abarth alla spina si rivolge a un pubblico nuovo. L’autonomia si aggira sui 250 km, quindi ok per tragitti e utilizzo urbano. La batteria si ricarica in corrente continua a una potenza massima di 85 kW, in corrente alternata fino a 11 kW. La vettura è offerta in due varianti: berlina e Cabrio (ma come per tutte le 500 non è vera cabriolet perchè è solo un tetto in tela apribile fino dietro i sedili e i montanti sono fissi.

Due versioni: la base con cerchi da 17” costa 38mila euro e la più ricca Turismo da 42.650 euro che offre cerchi da 18” e interni in pelle e Alcantara. Opzional (sic!) il cavo Mode 2 (200 euro) e si pagano tutti i colori (700 euro) al di fuori del bianco. La plancia presenta due display come la Fiat 500 elettrica: cluster strumenti da 7” con grafica e menù abarthizzati e infotainment da 10,25 pollici.

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