Accenture taglia 19mila posti di lavoro
La società ha abbassato le previsioni su ricavi e i profitti, segno di quanto il peggioramento dell’outlook dell’economia globale stia pesando
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Accenture ha annunciato oggi che taglierà circa 19mila posti di lavoro - il 2,5% della sua forza lavoro - nei prossimi 18 mesi e ha abbassato le sue previsioni sui ricavi e i profitti annuali, segno di quanto il peggioramento dell’outlook dell’economia globale stia pesando sulle società del settore. Nell’ultimo trimestre, Accenture ha registrato un utile adjusted di 2,69 dollari per azione su ricavi in rialzo del 9% a 15,81 miliardi di dollari, contro attese per un utile di 2,49 dollari su 15,59 miliardi di ricavi.
Per il 2023, è attesa una crescita dei ricavi tra l’8% e il 10%, in calo dalla precedente previsione di 8%-11%, con un utile di 10,84-11,06 dollari, in calo dal precedente 11,20-11,52 dollari. Il titolo di Accenture ha perso il 23% nell’ultimo anno; oggi però il titolo in Borsa segna un balzo del 7 per cento.
Il piano di ridimensionamento del personale è solo l’ultimo segnale dell’incertezza economica che colpisce le aziende di consulenza, tecnologia e finanza e che ha portato le imprese a licenziare personale e a introdurre il blocco delle assunzioni. Il mese scorso, McKinsey & Co. ha dichiarato di voler tagliare 2.000 posti di lavoro dopo la rapida espansione dell’organico nell’ultimo decennio, mentre KPMG ha annunciato di aver tagliato quasi 700 professionisti dalla sua attività di consulenza negli Stati Uniti a causa del rallentamento della domanda. Altri, come Ernst & Young, stanno riducendo gli obiettivi di assunzione di migliaia di unità.
In Europa il gruppo Accenture ha visto «un reddito operativo che ha superato i 573 milioni di dollaririspetto agli oltre 531 milioni registrati nel 2022, con unacrescita di più di 42 milioni».«In Europa i ricavi sono cresciuti del 12% in valuta locale grazie al settore bancario, capital markets, e public services - ha commentato in conference call la ceo di Accenture, Julie Sweet -. Nello specifico, la crescita è guidata da Italia, Germania e Francia». L’Europa è il secondo mercato di riferimento del gruppo dopo quello del Nord America.
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