Accordo Abi-sindacati: ecco le nuove regole per andare in banca dal 1° febbraio
In zona rossa e arancione torna l’accesso alle filiali su appuntamento. Ogni banca indicherà le modalità per il controllo del green pass e terrà conto del tempo impiegato nell’organizzazione del lavoro
di Cristina Casadei
2' di lettura
Con un sms, il sito, una mail, avvisi all’ingresso delle filiali, ogni banca provvederà ad informare tempestivamente i clienti dell’obbligo del possesso di green pass per accedere alle sedi a partire dal 1° febbraio. Così come della possibilità dell’uso dei canali digitali e del mobile banking. Inoltre fino al 28 febbraio nelle zone rosse e arancioni tornerà l’appuntamento, fatta eccezione per le esigenze non programmabili dei clienti, solo per operazioni di cassa, nel pieno rispetto del distanziamento, del contingentamento delle presenze anche nelle zone bianche e dell’uso dei dispositivi. È quanto hanno definito ieri Abi e Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin nell’accordo che aggiorna le misure nel settore bancario per la salvaguardia della salute e sicurezza di lavoratori e clienti.
Il verbale prevede anche che ogni banca comunichi ai lavoratori le modalità scelte per il controllo del green pass e tenga conto del tempo impiegato per questa attività nella programmazione degli incarichi e nell’organizzazione del lavoro. In caso di tensioni le banche daranno chiare indicazioni ai lavoratori per la loro gestione, incluso il coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Queste misure sono state affiancate alla sospensione della formazione in presenza, alla forte limitazione delle missioni del personale, al ricorso al lavoro agile in tutti i casi in cui è possibile, all’obbligo per le banche di dotare il personale di mascherine Ffp2, di prevedere sanificazione e presenza di gel disinfettanti. Inoltre è stata prorogata la possibilità di svolgere da remoto le assemblee dei lavoratori.
Come spiega Salvatore Poloni, presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di Abi, sono state condivise «misure per continuare ad assicurare lo svolgimento in sicurezza dell’attività bancaria e il sostegno all’economia anche con riferimento alla fase di avvio dell’obbligo per la clientela del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 per accedere ai servizi bancari e finanziari e postali». I segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Nino Baseotto, Fulvio Furlan ed Emilio Contrasto sottolineano «le importanti soluzioni individuate ponendo al centro la massima tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in termini di salute e di sicurezza, soprattutto rispetto alle possibili conseguenze legate alle attività di controllo, con attenzione anche ai rilievi professionali ed economici. L’accordo conferma l’impegno costante a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori bancari in questa fase di emergenza, che li ha visti garantire con professionalità, impegno e sacrificio anche personale un servizio indispensabile per il Paese».
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