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Accordo fra Vodafone e Fs, dati della rete mobile per lo studio della mobilità

Lavoro congiunto del Gruppo Ferrovie dello Stato e Vodafone Business che ha permesso di analizzare la mobilità in Italia. Con spaccato delle singole grandi stazioni di Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale

di Andrea Biondi

2' di lettura

I dati di rete mobile usati per capire gli spostamenti degli italiani e quindi l’evoluzione e le esigenze (anche in termini di investimenti) nel settore trasporti.

È in questo quadro che si inserisce il lavoro congiunto del Gruppo Ferrovie dello Stato e di Vodafone Business che ha permesso di analizzare la mobilità in Italia, attraverso la piattaforma Fs di Geospatial data intelligence che usa la tecnologia di Vodafone Analytics. Con quest’ultima sono raccolti in tempo reale i dati provenienti dalla rete mobile – non personali e anonimizzati, nel rispetto della normativa in materia di privacy – garantendo informazioni temporali e spaziali molto precise.

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Ogni giorno in viaggio 35 milioni

E così, per esempio, si scopre che nel 2022 a spostarsi in Italia nei giorni lavorativi sono stati quotidianamente oltre 35 milioni (e quasi 34 milioni nei giorni festivi). Ogni viaggiatore ha effettuato mediamente due spostamenti e mezzo al giorno per circa 47 chilometri nei giorni feriali e oltre 50 nei festivi. Come? Il 95,4% degli spostamenti avviene su strada e solo per il 4,3% in treno (0,3% in aereo).

Roma Termini la più affollata

Per approfondire questo singolo aspetto, il lavoro congiunto Fs-Vodafone si è concentrato sulle principali stazioni – Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale – constatando che, nel solo mese di aprile, nella stazione di Roma Termini sono transitate 8,9 milioni di persone (con tempo medio di permanenza di 31 minuti), a Milano Centrale 7,3 milioni (26 minuti) e a Napoli Centrale 5,5 milioni (28 minuti).

Gli spaccati possibili sono i più vari. Ad esempio: la differenza fra visitatori e passeggeri. Nel primo caso si va dagli 1,9 milioni al giorno di Roma Termini ai 900mila a Milano, ai 400mila a Napoli. La maggiore percentuale di pendolari si ha poi a Napoli (46%), seguita da Roma (43%) e infine Milano (36%)

L’unione di fonti tradizionali e big data

«Per rendere la mobilità sempre più sostenibile e integrata e analizzare le nuove esigenze dei viaggiatori, è necessario affiancare alle fonti dati tradizionali nuove fonti, in grado di garantire un elevato volume di dati, disponibile in modo rapido e con continuità nel tempo e georeferenziati», spiega il responsabile Fs Research Centre Mario Tartaglia.

Lato Vodafone, il lavoro con Fs è un’ulteriore conferma di un filone di business su cui scommettere per il futuro. «Raccogliamo sulla nostra rete – spiega Alessandro Magnino, Head of Global Enterprise di Vodafone Business Italia – milioni di informazioni. Un tempo servivano per il monitoraggio della qualità del servizio. A partire dal 2015 siamo andati oltre l’uso interno. E grazie alla granularità oggi possibile, sempre nel rispetto più rigoroso delle norme in materia di privacy, si riescono a fornire indicazioni sempre più preziose a decisori e investitori».

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