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Non solo CiviBank. In attesa degli sviluppi industriali che seguiranno la chiusura dell’opa sull’istituto friuliano, Sparkasse si concentra anche sul “business as usual” annunciando un nuovo accordo commerciale a favore della clientela corporate.
L’istituto ha infatti siglato una partnership con la fintech Workinvoice per offrire alle imprese dei territori serviti (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna) «innovativi servizi finanziari per ottimizzare la gestione del capitale circolante».
«Parliamo di soluzioni factoring che vengono sviluppate secondo una logica nuova – commenta Emiliano Picello, responsabile della direzione Corporate Banking e Servizi per l’estero di Sparkasse -: i clienti hanno la possibilità di accedere a una piattaforma online dove caricare le fatture che intendono smobilizzare e che saranno esaminate così dagli investitori interessati a fornire la finanza per lo smobilizzo». Secondo Picello si tratta di una soluzione «molto agile» che non è alternativa, bensì «complementare», al factoring tradizionale, che «si presta a operazioni più importanti e ad aziende più grandi».
«L’accordo con Sparkasse, un attore di particolare rilievo sul territorio, è per noi molto importante perché permette ai nostri prodotti di raggiungere ancora più capillarmente le imprese del Nord Est – chiosa da parte sua Matteo Tarroni, ceo e co-founder di Workinvoice –. Da oggi queste aziende potranno accedere ai più innovativi prodotti fintech direttamente dalla piattaforma della banca, in maniera semplice e intuitiva, direttamente dal sito web di Sparkasse». La carta vincente, nelle speranze della Cassa di Bolzano, è la possibilità di disegnare in questo modo soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei clienti, che potranno di volta in volta scegliere in totale libertà quali fatture smobilizzare anche alla luce dei prezzi offerti. La messa a punto di un servizio ritagliato sulle necessità della clientela è del resto una delle direttrici strategiche individuate dall’istituto bolzanino, che intende in questo modo differenziare la propria offerta non solo da quella, più standardizzata, delle grandi banche, ma anche dalle soluzioni proposte da altri istituti di medie dimensioni.
Segue la stessa logica, infatti, l’attivazione di una cabina di regia dedicata al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con cui la banca si propone di sostenere le imprese nella messa a terra dei fondi europei, nonché l’offerta di soluzioni ad hoc in tema di finanza d’impresa e internazionalizzazione. Sul primo punto, nota Picello, «ogni settimana esaminiamo i nuovi bandi pubblicati e selezioniamo quelli che riteniamo interessanti per il nostro target di clientela: per questi mettiamo a punto una soluzione finanziaria da proporre alle imprese e in caso di necessità ci appoggiamo a un partner terzo per le attività amministrative e burocratiche necessarie per la partecipazione al bando».
La direzione Corporate di Sparkasse mette quindi a disposizione dei clienti «un team di specialisti che offre una consulenza personalizzata per l’individuazione della migliore combinazione tra soluzioni finanziarie e forme agevolative previste dalla normativa nazionale ed europea, sostenendo le imprese nei loro progetti di crescita sostenibile».
Competenza dei team e «forte spinta sul concetto di personalizzazione» sono infine anche le parole d’ordine delle proposte finanziarie per le operazioni straordinarie delle aziende, a partire da quelle di M&A, che vengono elaborate in «un’ottica di relazione a medio-lungo termine con la clientela», nonché del lavoro dell’international desk, che studia servizi ad hoc «finalizzati all’attività di internazionalizzazione anche con operazioni sofisticate».
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