Acqua e clima, a Roma il Summit delle autorità dei grandi fiumi del mondo
di Redazione online
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Saranno le più belle fontane di Roma, illuminate di blu per l'occasione, a salutare il Summit Internazionale "Acqua e Clima. I grandi Fiumi del Mondo a confronto", che dal 23 al 25 ottobre riunirà nella Capitale le autorità dei più grandi fiumi del mondo per discutere di come salvaguardare la risorsa acqua, minacciata da inquinamento e cambiamento climatico.
Il vertice - promosso dal ministero per l'Ambiente insieme con Unece (Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite), il Riob/Imbo (Rete Internazionale degli Organismi di Bacino) e la Gawac, Alleanza Mondiale per l'Acqua e il Clima che riunisce l'Alleanza delle Imprese e l'Alleanza delle Grandi città (16 mega città con oltre 300 milioni di abitanti ) - è stato presentato stamani a Palazzo Chigi dal ministro Gian Luca Galletti.
Lotta all'inquinamento e prevenzione della siccità
Il summit sarà aperto lunedì 23 dal premier Paolo Gentiloni e dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin leggerà un messaggio di papa Francesco. Alla chiusura, il 25 ottobre, interverrà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
L'evento raccoglierà nella Protomoteca del Campidoglio le autorità di gestione dei 47 principali bacini idrici mondiali (non solo fiumi, ma anche laghi), i comuni e le comunità locali che si affacciano su questi, le grandi istituzioni finanziarie (Fmi, Banca mondiale, Bei). Tutti insieme per la prima volta al mondo per confrontarsi su lotta all'inquinamento, sicurezza delle forniture idriche alla popolazione e all'agricoltura, prevenzione della siccità e delle inondazioni, mitigazione degli effetti del riscaldamento globale.
I numeri dell'emergenza
Gli esperti del Giec, il Gruppo intergovernativo sull'evoluzione del clima, sono concordi nell'affermare che i cambiamenti climatici stanno avendo un forte impatto sulla disponibilità di acqua dolce. È stato stimato che per ogni incremento di 1°C della temperatura terrestre, un ulteriore 7% della popolazione mondiale vedrebbe ridursi del 20% la propria disponibilità di risorse idriche. I dati dell'Oms confermano che il 90% dei disastri naturali è legato all'acqua ed entro il 2030 le persone colpite dal fenomeno delle inondazioni sarà tre volte superiore all'attuale. In assenza di interventi su gestione e uso, è prevedibile che entro il 2030 la risorsa oggi disponibile subisca una drastica riduzione del 40%. E secondo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), oltre 250 milioni di persone saranno trasmigrate da qui al 2050 a causa delle condizioni metereologiche estreme, la riduzione delle riserve di acqua e il degrado delle terre agricole.
Imprese alleate per acqua e clima
Durante l'evento sarà presentata l'Alleanza delle imprese italiane per l'acqua e il clima, promossa dal ministero dell'Ambiente, alla quale hanno aderito tutte le più importanti aziende del paese. Al termine del summit sarà firmata dai gestori dei bacini idrici una "Dichiarazione di Roma", che chiederà che anche l'acqua entri nei negoziati sul clima della Cop23 di Bonn a novembre. Nei tre giorni dell'evento le sei principali fontane di Roma - Fontana di Trevi, Fontana dei Leoni in Piazza del Popolo, Fontana del Pantheon, Fontana dei quattro Fiumi in Piazza Navona, Fontane di Piazza Farnese, Fontana della Dea Roma in Campidoglio - saranno illuminate di blu la notte da Acea.
Galletti: o vinciamo tutti insieme, o perdiamo tutti insieme
«Riuniremo a Roma i rappresentanti di tutti i grandi fiumi dal mondo - ha commentato il ministro Galletti - ad affrontare i temi dei cambiamenti climatici e di come la scarsità d'acqua in certe stagioni e la troppa acqua in altre stagioni provochi il 90% dei disastri ambientali del mondo». E «lo faremo con uno spirito diverso - ha aggiunto - sapendo che o vinciamo tutti insieme, o perdiamo tutti insieme. Non è che dobbiamo aiutare qualcuno a fare qualcosa. Dobbiamo prima di tutto metterci d'accordo tutti su cosa fare e come fare».
La Dichiarazione di Roma che sarà firmata durante il summit «darà le linee guida principali su come comportarsi» ha aggiunto Galletti, spiegando che «il messaggio etico morale è fortissimo. O cominciamo a mettere le politiche ambientali come priorità di tutti i paesi, oppure gli eventi climatici ci trascineranno verso un mondo peggiore e pericoloso».
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