Erdogan approva l’entrata della Svezia nella Nato. Usa, si ferma la fabbrica Stellantis di pickup
I punti chiave
Colloquio Lula-Putin, focus su Gaza e Ucraina
I conflitti in Medio Oriente e in Ucraina sono stati i principali temi al centro della conversazione telefonica tenuta oggi tra il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva con il suo omologo russo, Vladimir Putin. Lula, si legge in una nota di Brasilia, ha riferito sulla situazione dei suoi connazionali a Gaza e ha “ribadito l’urgenza di creare un corridoio umanitario che permetta agli stranieri di partire e alle medicine, all’acqua e al cibo di entrare nella Striscia di Gaza”. I due presidenti, prosegue la nota, hanno quindi “concordato sulla necessità di cessare i bombardamenti sulla Striscia di Gaza e di rilasciare immediatamente gli ostaggi”. Putin ha commentato da parte sua la proposta brasiliana al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, alla quale la Russia non ha posto il veto, e “si è rammaricato che dopo tanti decenni non sia stata trovata alcuna soluzione per la creazione dello Stato palestinese”. Per quanto riguarda il conflitto con l’Ucraina, riferisce la nota, “il presidente Lula ha ribadito la disponibilità del Brasile ad aiutare in qualsiasi mediazione quando le parti coinvolte saranno disposte a parlare di pace”.
Zelensky sente bin Salman, grazie per ruolo in vertice di pace
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto su X di aver avuto una telefonata con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. “Ho ringraziato sua altezza reale per gli sforzi personali volti a rendere l’incontro sulla Formula della pace di Gedda un successo, ho invitato un rappresentante saudita a prendere parte al prossimo ciclo di colloqui a Malta e ho sottolineato l’importanza del ruolo del regno nella preparazione del vertice globale sulla pace”, ha scritto Zelensky, “abbiamo discusso anche della situazione in Medioriente. Ho sottolineato la necessità di prevenire un ulteriore inasprimento del conflitto e le vittime civili”.
Usa, si ferma la fabbrica Stellantis di pickup
Lo sciopero dei metalmeccanici americani dilaga con 40.000 dipendenti di General Motors, Ford e Stellantis con le braccia incrociate. In una escalation alla sesta settimana di stop, il United Auto Workers ha ’fermato’ anche l’impianto Stellantis di Sterling Height, vicino Detroit e dove viene prodotto uno dei veicoli più redditizi della società, il Ram 1500. L’annuncio è arrivato a sorpresa ai 6.800 dipendenti dello stabilimento che, secondo i dati del Wall Street Journal, ha prodotto nei primi nove mesi dell’anno 221.500 pickup, circa il 27% della totale produzione americana della casa automobilistica guidata da Carlos Tavares. “Stellantis ha la peggiore proposta sul tavolo per quanto riguarda la progressione dei salari, i compensi dei lavoratori a tempo determinato, gli aggiustamenti al costo della vita e altro”, ha spiegato il Uaw annunciando lo stop di Sterling Heights. Eppure nei giorni scorsi qualcosa sembrava muoversi per una soluzione della disputa e una ripresa dell’attività. Il presidente del Uaw Shawn Fain aveva infatti lasciato sperare in un’intesa vicina per le tre case automobilistiche, mettendo comunque in guardia sulla possibilità di nuovi blocchi prima del taglio del traguardo. “Abbiamo ancora carte da giocarci e loro soldi da spendere. Questa è la parte più dura dello sciopero, quella poco prima di un accordo quando è necessaria una spinta aggressiva per l’ultimo miglio”, aveva spiegato Fain secondo il quale, nonostante i progressi delle case automobilistiche nell’andare incontro alle richieste avanzate, non è ancora opportuno mollare perché è possibile spuntare qualcosa in più. Con il suo pugno duro il Uaw si augura di acquisire nuovi membri fra i dipendenti dell’industria automobilistica, soprattutto in casa di quei costruttori non sindacalizzati, quali Toyota, Honda e Tesla. Pur non avendo alcun ruolo nello sciopero i dipendenti di questi tre case automobilistiche occupano un ruolo importante nella trattativa per il rinnovo del contrattato di lavoro di Gm, Ford e Stellantis. Il sindacato vuole conquistarli, mentre le casa automobilistiche di Detroit li portano a esempio per descrivere i loro svantaggi e la minaccia competitiva che rappresentano in quanto meno costosi per le loro aziende. “Non saremo usati in questa competizione - ha tagliato corto Fain -. I dipendenti” del settore “non sindacalizzati non sono il nemico, sono la nostra futura famiglia”.
Putin a Lula: «Noi aperti a dialogo ma da Kiev linea distruttiva»
Nel corso della sua telefonata con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha spiegato le sue valutazioni del conflitto in Ucraina parlando di “linea distruttiva del regime di Kiev e dei suoi protettori occidentali”, riaffermando “l’apertura della Russia al dialogo, a condizione che le autorità di Kiev rispettino le condizioni russe note e tengano conto delle nuove realtà”. Lo riporta Ria Novosti. Lula - viene spiegato “si è espresso a favore della ricerca di soluzioni per risolvere il conflitto ucraino attraverso mezzi politici e diplomatici”.
Migranti: Chigi, in Cassazione ricorsi contro tribunale Catania
L’Avvocatura Generale dello Stato ha proposto oggi distinti ricorsi per Cassazione contro i provvedimenti con i quali il Tribunale di Catania ha negato la convalida del trattenimento di migranti irregolarmente arrivati sul territorio nazionale.
Bosnia: Ue, von der Leyen a Sarajevo l’1 novembre
La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen sarà in visita in Bosnia-Erzegovina l’1 novembre prossimo, nell’ambito di un giro nei Balcani occidentali. Lo ha detto all’ANSA un rappresentante della delegazione Ue a Sarajevo. In programma incontri con i componenti della presidenza tripartita bosniaca e con la presidente del Consiglio dei ministri Borjana Kristo.
Il Belgio nomina Van Tigchelt nuovo ministro della Giustizia
Il liberale Paul Van Tigchelt è il nuovo ministro della Giustizia del Belgio. La nomina segue le dimissioni di Vincent Van Quickenborne, che venerdì scorso aveva fatto un passo indietro assumendosi la piena responsabilità politica della mancata estradizione dell’autore dell’attentato perpetrato lunedì scorso a Bruxelles, Abdesalem Loussaud.
La richiesta, a quanto è emerso, era stata inoltrata dalla Tunisia, Paese d’origine dell’uomo, già nell’agosto 2022. Vice capo di gabinetto del collega di partito Van Quickenborne, Van Tigchelt, 50 anni, ha anche un passato - tra il 2016 e il 2020 - alla guida dell’Organo nazionale di coordinamento per l’analisi delle minacce (Ocam). L’ex magistrato, ha osservato il premier Alexander De Croo, è “la persona giusta al momento giusto” e “un esperto assoluto”.
A una settimana dall’attacco nel quale hanno perso la vita due uomini di nazionalità svedese, non accennano comunque a placarsi le polemiche rivolte all’azione del governo e dei servizi di sicurezza del Paese. Nel corso del fine settimana De Croo e la ministra degli Interni, Annelies Verlinden, hanno annunciato il rafforzamento dell’organico della procura di Bruxelles con altri cinque magistrati. Allo stesso modo, la polizia giudiziaria di Bruxelles vedrà il suo personale integrato con ulteriori 50 agenti a tempo pieno. Un’azione considerata tuttavia da più parti “insufficiente”. La stessa Verlinden, il segretario di Stato per l’asilo, Nicole de Moor, e il neo ministro Van Tigchelt saranno nuovamente messi sotto torchio dai parlamentari mercoledì, nel corso di un’audizione programmata alle 13:30.
Wp, 007 ucraini dietro gli omicidi di Dugina e Tatarsky
Gli 007 di Kiev sono dietro l’omicidio di Daria Dugina, la figlia del nazionalista russo Alexander Dugin morta in un’esplosione della sua auto. La bomba che l’ha uccisa è entrata in Russia nascosta in una gabbia per gatti trasportata da una mamma e una bambina di 12 anni. A rivelarlo è il Washington Post, secondo il quale negli ultimi 20 mesi gli 007 ucraini hanno portato a termine decine di omicidi di funzionari russi e non solo. Fra questi, il blogger pro-Russia Vladlen Tatarsky.
Migranti: mercoledì Berlino vaglia pacchetto-espulsioni
Questa settimana il ministro degli Interni federale Nancy Faeser intende presentare una serie di normative che creerebbero maggiore efficacia nelle espulsioni di migranti senza diritto di asilo: “Mercoledì presenterò al Consiglio dei Ministri il nostro pacchetto legislativo completo per rimpatri più numerosi e più rapidi”, ha dichiarato l’esponente socialdemocratica (Spd) al quotidiano “Rheinische Post” oggi in edicola come riporta l’agenzia Dpa.
“Chi non ha il diritto di rimanere deve lasciare la Germania”, ha aggiunto. “Questo è necessario per poter continuare a garantire il benessere delle persone che hanno trovato da noi protezione dalla guerra e dal terrore”. Faeser ha sottolineato che il numero di rimpatri di quest’anno è già superiore del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Tuttavia, dobbiamo prevedere norme che ci consentano di applicare la nostra legge in modo più coerente e più rapido”, ha sottolineato.
“Il nostro pacchetto rimpatri prevede un insieme di misure restrittive a questo scopo”, ha dichiarato la ministra dell’Interno precisando che fra queste c’è anche l’espulsione di criminali e persone pericolose in modo più coerente e rapido. Faeser aveva già presentato i piani la settimana scorsa. “Allo stesso tempo, è chiaro che continueremo a negoziare molto intensamente gli accordi con i Paesi d’origine affinché questi ultimi si riprendano effettivamente i loro cittadini”, ha dichiarato.
Giovane bruciato vivo in Algeria, 38 condanne a morte
La Corte d’appello di Algeri ha condannato a morte 38 persone accusate di aver ucciso un giovane bruciandolo vivo durante gli incendi boschivi che hanno devastato ampie zone della Cabilia nell’estate del 2021. Lo riferisce l’Agenzia di stampa ufficiale algerina Aps. I condannati sono stati accusati fra l’altro di “aver commesso atti di terrorismo e sabotaggio contro la sicurezza dello Stato, l’unità nazionale e la stabilità delle istituzioni”, e di aver “partecipato a omicidi premeditati, atti di tortura e propagazione di discorsi di odio”.
A 6 imputati è stata inflitta una condanna a 20 anni di reclusione, mentre altri 14 sono stati condannati a 3 anni di carcere. In totale, 69 imputati sono stati processati in questo caso, i cui eventi risalgono all’agosto 2021, quando gli attivisti avevano postato sui social un video, poi diventato virale, di un gruppo di persone che torturavano e bruciavano vivo un giovane nel mezzo di una piazza pubblica nella regione di Larbaâ Nath Irathen, nella provincia di Tizi Ouzou, in Cabilia. L’applicazione della pena di morte in Algeria è stata sospesa dal 1993, ma i tribunali continuano a emettere sentenze capitali in molti casi penali.
Svezia, c’è accordo sulla proposta Onu delle pause umanitarie
“Vi è sostegno all’interno del Consiglio alla proposta dell’Onu sulla creazione di un corridoio umanitario a Gaza, la Svezia e l’Ue proseguiranno negli sforzi diplomatici per evitare ogni ulteriore escalation. La questione della tregua invece è altra cosa e le discussioni su questo sono in corso”. Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström in Lussemburgo.
Argentina: presidente Fernandez, il futuro è promettente
“Il futuro è promettente”: lo ha scritto sui social il presidente uscente dell’Argentina, Alberto Fernández, commentando la performance del candidato governativo alla presidenza, Sergio Massa, che ieri ha chiuso in testa il primo turno delle elezioni e ora affronterà il candidato ultraliberista Javier Milei al ballottaggio del 19 novembre.
“Concludiamo con grande gioia questa importante giornata democratica. Mi congratulo vivamente con Sergio Massa, il candidato più votato in vista del ballottaggio, e abbraccio tutto il popolo argentino che si è espresso alle urne”, ha scritto il capo dello Stato. “L’ho detto, Sergio è la persona più preparata per garantire un cammino di crescita e di uguaglianza all’Argentina. Il popolo argentino si è impegnato a difendere il lavoro, l’istruzione, la salute e i suoi diritti”, ha concluso Fernandez.
Mosca ha speso 167 miliardi di dollari per la guerra
La Russia ha speso circa 167 miliardi di dollari per la guerra contro l’ Ucraina tra febbraio 2022 e agosto 2023: lo scrive su X il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che cita Forbes Ucraina. Questo ammontare “include le spese di guerra dirette e le attrezzature perse. Migliaia di russi vengono massacrati ogni settimana, ma le loro vite non hanno alcun valore per il Cremlino”, ha aggiunto.
“Con questi soldi, Mosca potrebbe costruire quasi 24.000 asili nido in tutta la Russia, o oltre 4.500 reparti di maternità, o circa 17.000 scuole, o circa 1.300 ospedali, o ricostruire il 20% di tutte le strade asfaltate in Russia”, prosegue il ministro. “Invece, i criminali di guerra russi hanno bombardato asili nido, reparti maternità, scuole e ospedali ucraini, distruggendo quasi 120.000 strutture civili in tutto, compreso l’ultimo attacco al terminal Nova Poshta a Kharkiv - sottolinea Kuleba -. La Russia di Putin è il male più atroce a cui il mondo ha assistito dalla Seconda Guerra Mondiale”. Secondo il ministro, “l’aggressione russa contro l’Ucraina è sempre stata la guerra preferita del Cremlino. Putin e gli altri colpevoli russi devono affrontare la giustizia per i loro crimini. Devono lasciare l’Ucraina e concentrarsi sulla risoluzione dei problemi del proprio popolo invece di portare morte e distruzione ad altre nazioni”.
Spagna: almeno un morto e gravi danni per maltempo nel sud-ovest
Il passaggio di una intensa perturbazione, caratterizzata in particolare da fortissime raffiche di vento, ha provocato nelle ultime ore ingenti danni in aree del sud-ovest della Spagna, oltre a un incidente nel quale un uomo al volante di un’auto è morto, in provincia di Huelva. Proprio questa è stata la zona più colpita dal maltempo, con decine di segnalazioni tra ieri sera e stamattina di alberi caduti, danni alle parti esterne di alcuni edifici e problemi di circolazione sulle strade.
Sia la città stessa di Huelva, così come altre località vicine, sono state interessate da grossi disagi, ad esempio allagamenti di strade e locali, affermano i media del luogo. Seri problemi sono stati riportati anche in altre province dell’Andalusia, come Siviglia, Cordova, Granada e Jaén. A Cordova, inoltre, si indaga sulla morte di un uomo, il cui corpo è stato rinvenuto in una strada della città: una delle ipotesi è che abbia perso la vita in un incidente legato alla perturbazione che ha investito la regione. Nella giornata di ieri, sei persone hanno necessitato di assistenza medica in diverse zone dell’Andalusia per ferite riportate in incidenti dovuti al maltempo.
Kiev, ricevuta nona tranche assistenza Ue da 1,5 miliardi euro
L’ Ucraina ha ricevuto la nona tranche di assistenza finanziaria da parte dell’Unione europea, per un ammontare di 1,5 miliardi di euro: lo ha reso noto su Telegram il primo ministro Denys Shmyhal, come riporta Ukrinform. “L’Ucraina ha ricevuto una nona tranche di assistenza macro-finanziaria di 1,5 miliardi di euro dall’Unione europea”, si legge nel messaggio. Shmyhal ha aggiunto che il sostegno di bilancio dell’Ue per il Paese nel 2023 è già ammontato a 15 miliardi di euro.
Questo “è uno dei fattori più importanti che aiuta l’Ucraina a rimanere economicamente forte e stabile”, ha sottolineato. “Ora stiamo lavorando con la Commissione europea su un nuovo programma di strumenti a lungo termine per l’Ucraina del valore di 50 miliardi di euro. Ci aspettiamo di ottenere 18 miliardi di euro l’anno prossimo”, ha aggiunto.
Australia-Cina: migliorano relazioni , fine tariffe sul vino
I produttori di vino in Australia si augurano di smaltire l’eccesso di produzione da un miliardo di dollari (600 miliardi di euro) di Shiraz e Merlot, dopo che Canberra e Pechino hanno raggiunto un accordo che metterebbe fine alle tariffe cinesi sulle esportazioni australiane di vino, segnano un’ulteriore stabilizzazione nei rapporti tra i due paesi.
Il primo ministro Anthony Albanese, prima di partire ieri sera per una cruciale visita di stato di quattro giorni a Washington, ha confermato l’accordo tariffario raggiunto ieri, annunciando anche la sua visita a Pechino e a Shanghai dal 4 al 7 novembre, la prima di un capo di governo australiano dal 2016. Le esportazioni australiane di vino in Cina erano state colpite da tariffe fino a 220% in sanzioni commerciali del valore di 20 miliardi di dollari (12 miliardi di euro) in una fase di deterioramento delle relazioni tra Pechino e Canberra.
Le restrizioni sono state gradualmente rimosse, compreso l’aumento delle tariffe fino al 220% imposto nel 2020 con il deterioramento delle relazioni bilaterali, in sanzioni commerciali del valore di 20 miliardi di dollari (12 miliardi di euro). Dopo la graduale liberalizzazione, compresa la rimozione in agosto di tariffe dell’80,5% sull’orzo che avevano di fatto chiuso il mercato cinese ai coltivatori australiani, Canberra ha chiesto la chiusura della disputa sul vino che aveva avviato contro la Cina davanti all’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Nella sua missione in Cina, Albanese incontrerà il presidente Xi Jinping e il premier Li Qiang. Saranno discussi i legami economici tra le due nazioni e le misure di contenimento del cambiamento climatico.
Faz, Berlino esclude fondi a Ong per i migranti nel 2024
Il Ministero delle Finanze tedesco vuole escludere nuovi fondi per il salvataggio di migranti in mare nel Mediterraneo dal proprio progetto di bilancio federale per il 2024 e, per un eventuale finanziamento, ci sarebbe bisogno di un nuovo pronunciamento del parlamento. Lo scrive oggi in prima pagina il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung rilanciando informazioni raccolte dell’agenzia Dpa in ambienti del ministro federale delle Finanze, Christian Lindner. All’interno del governo di sinistra-centro di Berlino “ci sono opinioni diverse riguardo al sostegno di tali organizzazioni. Ci sono dubbi, ad esempio, sul fatto che il denaro dei contribuenti tedeschi venga indirettamente utilizzato per sostenere il traffico di esseri umani”, aggiunge la Faz.
Niger: Consiglio Ue adotta quadro di misure restrittive
“Il Consiglio ha adottato oggi un quadro di misure restrittive in considerazione della situazione in Niger. Questa decisione dimostra la volontà dell’Unione Europea di sanzionare coloro che minano la stabilità, la democrazia e lo stato di diritto in Niger e costituiscono una minaccia per la pace e la sicurezza nella regione. Questo nuovo quadro autonomo per le misure restrittive contribuirà concretamente a sostenere gli sforzi della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) per un rapido ritorno all’ordine costituzionale in Niger”. Lo si legge in una nota.
Allarme bomba al secondo canale della Tv pubblica tedesca
Il secondo canale pubblico tedesco, la Zdf, ha dovuto evacuare diversi edifici della propria sede centrale a Magonza a causa di un allarme bomba facendo uscire “un totale di 600 dipendenti”. L’emergenza è rientrata dopo un paio d’ore, poco dopo le dieci. Lo riferiscono vari media tra cui il sito dell’ Allgemeine Zeitung, un quotidiano regionale della stessa Magonza.
La minaccia era stata ricevuta dall’emittente “verso le 08.20” e il via libera al rientro dei dipendenti è stato dato “poco dopo le 10”: polizia e artificieri “hanno perlustrato gli edifici con i cani anti-bomba e non hanno trovato oggetti sospetti”. Secondo la Zdf, non ci sono stati contraccolpi sulla programmazione, riferisce il sito della Swr, la radio pubblica che serve la Germania sudoccidentale.
Ucraina. Kiev: distrutti 14 droni lanciati da russi in ultimi raid
Le forze ucraine hanno distrutto 14 droni lanciati dai russi nel corso dell’ennesima notte di bombardamenti sul Paese. Lo scrive sul suo profilo Telegram l’aeronautica militare ucraina, precisando che le forze di difesa hanno distrutto 14 droni, compresi 13 Shahed di fabbricazione iraniana e un missile da crociera non meglio identificato.
Intelligence Regno Unito, decisioni difficili per Mosca su come finanziare guerra
Il continuo aumento delle spese militari in Russia costringerà Mosca a prendere decisioni difficili su come finanziare la guerra, aumentando probabilmente le pressioni finanziarie sulle imprese del Paese: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Il bilancio statale proposto per il 2024 prevede un aumento di circa il 68% delle spese per la difesa rispetto a quelle stanziate per il 2023, il che porta la spesa per la difesa per il 2024 a circa il 6% del prodotto interno lordo, si legge nel rapporto pubblicato su X. Gli esperti di Londra sottolineano che dovrà essere stanziata una spesa maggiore per finanziare i pagamenti e le spese sanitarie per il crescente numero di soldati feriti e per le famiglie di coloro che sono stati uccisi nel conflitto. In questo quadro, conclude il rapporto, l’aumento costante delle spese militari contribuirà molto probabilmente a creare pressioni inflazionistiche in Russia.
Kiev, 508 bambini uccisi dall’inizio della guerra
Dall’inizio dell’invasione russa, 508 bambini ucraini sono stati uccisi e più di 1.138 sono stati feriti, ha reso noto la Procura generale dell’Ucraina su Telegram. “Più di 1.646 bambini in Ucraina hanno sofferto a causa dell’aggressione armata su larga scala della Federazione Russa. Al mattino del 23 ottobre 2023, secondo le informazioni ufficiali fornite dai procuratori minorili, 508 bambini sono stati uccisi e più di 1.138 hanno ricevuto ferite di vario grado di gravità”, ha scritto la Procura generale dell’Ucraina su Telegram. Questi dati non sono definitivi, poiché sono in corso lavori nelle aree di ostilità attive, nei territori temporaneamente occupati e liberati”. La Procura ha aggiunto che 1.779 bambini sono attualmente considerati dispersi in Ucraina e 19.580 sono stati ritrovati, secondo i dati del portale “Children of War”.
Kiev, la regione di Zaporizhzhia attaccata 177 volte in 24 ore
Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha attaccato per 177 volte 24 insediamenti nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, ha riferito su Facebook Yuriy Malashko, capo dell’amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. “177 attacchi: il nemico ha sparato contro 24 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia. 153 attacchi di artiglieria hanno avuto luogo sul territorio di Gulyaypole, Novoandriivka, Chervone, Charivne, Preobrazhenka, Huliaipilske, Shcherbaky, Novodarivka, Stepove, Lobkove, Stepnohirsk e altre città e villaggi di prima linea”, si legge nel comunicato. L’esercito russo ha poi effettuato 14 attacchi con droni su Gulyaypole, Novodarivka, Robotyne, Bilohirya, Pyatykhatky, Mali Shcherbaky e Kamianske. Hanno effettuato un attacco aereo su Orikhiv e hanno bombardato Orikhiv, Mala Tokmachka, Novodanylivka, Robotyne, Poltavka, Novodarivka, Kamianske e Pyatykhatky con Mlrs.
Eni si aggiudica contratto a lungo termine in Qatar per Gnl
Eni ha firmato un contratto a lungo termine con QatarEnergy Lng Nfe per lo sviluppo del progetto North Field East in Qatar, per la fornitura fino a 1,5 miliardi di metri cubi all’ anno di Gnl. I volumi disponibili saranno consegnati al terminale di rigassificazione “Fsru Italia” attualmente collocato a Piombino, con consegne previste a partire dal 2026 per una durata di 27 anni. Lo annuncia Eni in una nota. I volumi di Gnl prodotti dal progetto Nfe aumenteranno la produzione di Gnl del Qatar di 45 miliardi di metri cubi oltre agli attuali 108. Il contratto di fornitura di Gnl contribuirà alla sicurezza degli approvvigionamenti in Italia tramite la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Dal 2007 Eni importa in Europa dal Qatar 2,9 miliardi di metri cubi tramite un contratto a lungo termine. Questo accordo, si legge in una nota “rafforza la partnership tra Eni e QatarEnergy e rappresenta un ulteriore passo nello sviluppo del portafoglio globale integrato di Gnl di Eni”.
Grecia, eurodeputato lascia Syriza criticando il nuovo leader
L’eurodeputato Stelios Kouloglou ha annunciato la sua uscita dal gruppo parlamentare europeo di Syriza, in polemica con il nuovo presidente del principale partito della sinistra greca, Stefanos Kasselakis. In una lettera aperta indirizzata al nuovo leader, Kouloglou ha espresso la propria preoccupazione, affermando che «lo stato attuale del partito manca di serietà» e criticando l’enfasi sulla vita personale di Kasselakis. «Il discorso pubblico è ruotato intorno alla sua vita personale invece che intorno alle sue proposte politiche», ha sostenuto l’eurodeputato, che ha parlato di una «agenda nascosta» della nuova leadership di Syriza. Kouloglou ha poi sollevato dubbi sul modo in cui Stefanos Tzoumakas, un concorrente nella corsa alla presidenza di Syriza, è stato allontanato dal partito in seguito alle sue critiche al nuovo leader. Con la sua uscita dal gruppo parlamentare di Syriza, Kouloglou ha comunicato di rimanere come membro indipendente nel Gruppo della sinistra al Parlamento europeo e di essere disposto a «collaborare con gli europarlamentari di Syriza su qualsiasi questione che riguardi la pace, la democrazia e la giustizia sociale in Grecia e in Europa».
Iran, condanne fino a 13 anni per le giornaliste che seguivano il caso di Mahsa Amini
Le autorità di Teheran hanno condannato rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere due giornaliste iraniane, Niloofar Hamedi e Elaheh Mohammadi, con l’accusa di aver collaborato con gli Stati Uniti sul caso di Mahsa Amini e di aver agito contro la sicurezza nazionale. Lo rende noto l’agenzia di stampa Irna citando la sentenza emessa da un Tribunale della rivoluzione iraniana. «Hanno ricevuto rispettivamente sette e sei anni ciascuno per aver collaborato con il governo ostile degli Stati Uniti. Poi cinque anni ciascuno per aver agito contro la sicurezza nazionale e ciascuno un anno di prigione per propaganda contro il sistema», ha riferito l’Irna. Gli avvocati delle giornaliste hanno respinto tutte le accuse, mentre l’Irna spiega che le sentenze possono essere appellate.
Pakistan, ex premier incriminato per divulgazione di documenti segreti
L’ex primo ministro pachistano, Imran Khan, è stato incriminato per divulgazione di documenti riservati: lo ha reso noto un un pubblico ministero. «È stato incriminato oggi e le accuse sono state lette apertamente», ha detto Shah Khawar dell’Agenzia investigativa federale del Pakistan, fuori dalla prigione di Adiala - a Rawalpindi, a sud della capitale Islamabad - dove Khan è detenuto da agosto.
Germania, parte la costruzione della grande linea elettrica green che sostituirà il carbone
Nuovo passo avanti della Germania per il passaggio all’energia sostenibile. Il ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck darà in giornata il segnale di partenza per la costruzione di una nuova grande linea elettrica che sostituirà le fonti di energia alimentate a carbone. L’operatore di rete Amprion inizierà a lavorare sul tracciato di cavi sotterranei di 300 chilometri a Meppen, al confine con i Paesi Bassi, per portare l’energia eolica dal Mare del Nord allo stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia. Costruito in tre anni, la capacità del cavo sarà di due gigawatt, pari al fabbisogno energetico di circa 2 milioni di persone. Il progetto fa parte del passaggio della Germania all’energia sostenibile, un passaggio accelerato dalla necessità di ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas russi dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Nelle regioni del Reno e della Ruhr entro il 2038 tutte le centrali elettriche a carbone verranno gradualmente staccate dalla rete. Il divario di approvvigionamento dovrà essere colmato sfruttando il potenziale eolico della costa del Mare del Nord.
Giappone, istruttoria Antitrust contro Google
L’autorità di vigilanza Antitrust del Giappone ha avviato un’indagine per verificare se Google Alphabet abusa della sua posizione di mercato per bloccare i servizi rivali, aggravando l’esame delle pratiche commerciali del leader di Internet in tutto il mondo. La Commissione per il commercio equo del Paese ha avviato un’indagine incentrata sulle accuse di potenziali violazioni delle norme Antitrust, ha dichiarato un funzionario dell’agenzia, confermando un rapporto di Nikkei. Il funzionario ha aggiunto che intende sollecitare informazioni e pareri sulla questione da parte del pubblico. L’agenzia intende esaminare se Google abbia chiesto in modo inappropriato ai produttori di smartphone di dare priorità ai suoi servizi di ricerca sui loro dispositivi, come riportato in precedenza dal Nikkei.
Ucraina, lo stato maggiore: abbattuti tutti i droni russi lanciati nella notte
Nella notte del 23 ottobre, le forze di occupazione russe hanno attaccato utilizzando gli Shahed, missile guidato Kh-59 e un drone non meglio specificato. Lo riferisce il comando aeronautico delle forze armate ucraine. I droni soni stati lanciati dalla Crimea e diretti in diverse direzioni, nelle regioni meridionali, orientali e centrali dell’Ucraina. Il missile Kh-59 è stato lanciato dall’aereo Su-34 dallo spazio aereo della regione di Zaporizhzhya. «Grazie al successo del lavoro di combattimento delle unità missilistiche antiaeree, dei gruppi di fuoco mobili, dell’aviazione dell’aeronautica militare in collaborazione con le forze di difesa aerea dell’Ucraina, tutti gli obiettivi aerei sono stati distrutti», ha fatto sapere lo Stato Maggiore. Alle 21.03 di domenica 22 ottobre nella regione di Kiev hanno suonato le sirene antiaeree dopo che i canali di monitoraggio avevano segnalato il movimento di droni russi nella regione. Un’ora dopo l’allarme è suonato anche a Kiev . Durante l’allerta aerea, nuovi droni russi hanno attaccato la regione di Kiev.
Elezioni in Svizzera, sale la destra conservatrice. Male i verdi
La destra conservatrice si è imposta come la grande vincitrice delle legislative di domenica in Svizzera. Chiamati alle urne per rinnovare le due camere del Parlamento, gli elettori del Paese alpino hanno premiato il partito dell’Unione democratica del centro (Udc) di destra, schierato su posizioni anti-europeiste, anti-immigrazione e a difesa della neutralità. Stando alle proiezioni della tarda serata, l’Udc consolida la sua posizione di primo partito del Paese avanzando del 3,4%, passando al 29% dei voti, a livello al Consiglio Nazionale (camera bassa). All’opposto, l’onda verde che aveva in parte colorato il parlamento elvetico nel 2019 si è arrestata ed il partito dei Verdi scende sotto la soglia del 10%, al 9,2% (meno 4 punti). In calo dello 0,7 anche i Verdi liberali. Seconda forza politica nella Confederazione, i socialisti (Ps) guadagnerebbero un leggero progresso (+0,6%) al 17,4% rispetto alle legislative del 2019. Si tratta tuttavia «del secondo peggior risultato di sempre per quello che una volta era il partito dei lavoratori», analizza l’agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats. All’opposto, il 29 % dell’Udc sarebbe il secondo miglior risultato per la formazione politica, vicino al primato del 29,4% raggiunto nel 2015.
Acque contese, le Filippine convocano l’ambasciatore cinese
Le Filippine hanno convocato l’ambasciatore cinese per una protesta formale all’indomani delle due collisioni tra navi di Manila e Pechino nelle acque contese del mar Cinese meridionale intorno alla Seconda secca di Thomas. «Stiamo sfruttando appieno tutti i processi diplomatici a nostra disposizione, inclusa la convocazione dell’ambasciatore cinese, cosa che abbiamo fatto questa mattina», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Teresita Daza. Le parti si sono lanciate accuse incrociate su azioni «provocatorie, irresponsabili e illegali» che rischiano di consolidare un’impennata delle tensioni.