Investire nelle isole

Acquistare casa nelle isole: in Sardegna e Sicilia riparte la costa, non i borghi

I prezzi delle case sono fermi o in calo tranne nei centri top come Taormina e Costa Smeralda. L’entroterra è penalizzato dai servizi carenti

di Laura Cavestri

Real Estate &amp; Finance Summit - <br/>Scenari futuri nell'era del post covid<br/>19 maggio 2021<br/>

2' di lettura

Prezzi stabili o in calo, tranne che nelle località di mare più gettonate. L’entroterra – borghi suggestivi a pochi chilometri dal mare e prezzi dimezzati al mq rispetto ai litorali – non decolla per assenza di infrastrutture. È un mercato a macchia di leopardo e tutto concentrato sulla costa quello delle compravendite nelle 2 isole maggiori – Sicilia e Sardegna – che, come spiegano gli area manager di 2 dei più noti gruppi immobiliari italiani, tiene a bada i valori grazie a una ritrovata vivacità della domanda compensata da un’abbondante offerta di invenduto degli anni precedenti.

Sicilia, tengono Taormina e Cefalù

Secondo Tecnocasa, il mercato immobiliare delle zone turistiche della Sicilia registra un calo dei prezzi del 2,6% che è stato più importante in provincia di Messina (-9,1%). La provincia di Palermo ha messo a segno un -2,4%, quella di Trapani -1,5 per cento. «Da un lato, il mercato è vivace nell’area di Taormina e Cefalù – ha spiegato Calogero Curcio, area manager del Gruppo Tecnocasa per la Sicilia – e c’è una fascia di domanda italiana che non ha risentito della crisi economica, ma del lockdown , e quindi vuole acquistare. Dall’altro, c’è una quota di siciliani, nella parte orientale, che sta mettendo in vendita le proprietà per esigenze di liquidità. L’area occidentale – Palermo e Trapani – attrae più acquirenti stranieri, soprattutto tedeschi e scandinavi».

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Preferiti i tagli grandi

La tipologia preferita? «Siccome in Sicilia i prezzi al mq, al di fuori di poche note località, sono relativamente contenuti – ha spiegato Daniele Barca, franchising manager area Sicilia per Gabetti-Grimaldi – si prediligono i tagli grandi. Dal trilocale in su. Cucine grandi, terrazzi, più stanze, spazio esterno, appezzamento di terreno per orto o vigna». Barca nota anche che «la destagionalizzazione del turismo è legata all’offerta “locale”: campi da golf o infrastrutture viarie. Crescono le zone di Sciacca, la Val di Noto, Marina di Ragusa».

IL MERCATO NELLE ISOLE MAGGIORI
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Sardegna, al rialzo i prezzi in Costa Smeralda

Le località turistiche della Sardegna hanno messo a segno un ribasso dei valori dello 0,4%, -1,7% nella città metropolitana di Cagliari, -2,7% nel Sud Sardegna. Solo nella provincia di Sassari si è avuto un incremento dell’1,7 per cento. «Negli ultimi anni l’offerta di case vacanza in vendita in Sardegna aveva superato la domanda – ha spiegato Roberto Felici, area manager del Gruppo Tecnocasa –. La pandemia ha rilanciato la domanda. Che è forte, ma compensata, nei valori, dall’invenduto sul mercato degli anni precedenti».
Al rialzo, soltanto le località più note della Costa Smeralda (Porto Cervo, Porto Rotondo), ma anche Stintino e San Teodoro. «In queste località – ha detto Fabrizio Laconi, franchising manager area Sardegna per Gabetti-Grimaldi – ci sono le infrastrutture e la domanda è molto superiore all’offerta. Quindi i prezzi non calano».

Nel sud si cercano villette a schiera

Fermento anche a sud. «Qui – e sul punto concordano sia Laconi sia Felici – comprano gli italiani (sia i sardi che mettono a reddito sia i residenti da Lombardia, Emilia Romagna e Lazio). I primi più per investimento, gli altri per godersi la casa al mare. Comprano anche tanti stranieri, soprattutto da Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito. Cercano villette a schiera con verande e verde attrezzato per lunghi soggiorni e smart working».

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