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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Aegon inciampa sui conti semestrali alla Borsa di Amsterdam: il titolo del gruppo di assicurazioni e gestione patrimoniale nella mattinata scivola in rosso con una perdita di circa tre punti percentuali . Aegon ha chiuso la prima metà dell’anno con una perdita netta di 199 milioni di euro contro l’utile netto di 46 milioni di euro dello stesso periodo del 2022. La società ha attribuito la perdita a svalutazioni in Olanda e nel Regno Unito, nonché all’andamento degli investimenti (perdite realizzate per 95 milioni, in particolare nelle Americhe) e all’aggiornamento dei presupposti di attività negli Stati Uniti. Il risultato operativo è migliorato del 3% a 818 milioni. Sotto le attese degli analisti il rapporto Solvency II, diminuito alla fine di giugno al 202% dal 210% di fine marzo, al di sotto del 208% atteso in media dagli analisti. Aegon ha la sfrondato la sua struttura negli ultimi mesi, dismettendo le attività dell'Europa centrale e orientale e concentrandosi maggiormente sugli Stati Uniti.
«Nel tempo, attraverso una crescita sostenuta e robusta negli Stati Uniti, miriamo a migliorare il nostro flusso di cassa riducendo al contempo la nostra esposizione ad asset di qualità inferiore», ha detto ai giornalisti il Ceo di Aegon Lard Friese. La priorità è la crescita organica e l'esecuzione dei piani dell'azienda piuttosto che le acquisizioni, ha aggiunto. Secondo gli analisti di Citi i risultati del secondo trimestre di Aegon hanno complessivamente centrato le aspettative, a parte il rapporto di Solvibilità II che è un po' al di sotto delle stime.
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