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Ad Arezzo, uno store-resort che unisce riflessione e imprevedibilità

In un palazzo del Quattrocento, uno spazio contemporaneo dove si può anche dormire. Qui lo stile d'avanguardia mixa capi basic e fantasie originali

di Lisa Corva

Lo store Sugar.

3' di lettura

Arezzo inaspettata, perché nel cuore della città toscana, fra i suoi tesori antichi come i meravigliosi affreschi quattrocenteschi di Piero della Francesca, c'è uno store molto contemporaneo: Sugar . Ce lo racconta il proprietario, e anima della boutique, Beppe Angiolini. «Come scelgo la moda da proporre? Camminando, girando il mondo. Amo la creatività delle giovani generazioni e cerco di andare ovunque ci sia un'idea, una novità, un suggerimento, una suggestione. Ovunque e da chiunque arrivi». Da Sugar, infatti, si trova il nuovo, l'inaspettato, insieme alla moda più consolidata. «Seguo la fantasia, la ricerca di qualcosa di dissonante che alla fine diventa armonico. Spesso le combinazioni più azzeccate sono quelle che nascono da un errore. Cerco di vedere oltre l'ovvio, il banale, il sicuro e provo a trasgredire, sdrammatizzare, sorprendere. I bei capi basici piacciono e servono a tutti, ma se li rendi originali con un accostamento o un particolare non previsto, alla fine te ne innamori ancora di più. Il total look è, da sempre, noiosissimo e con la libertà di oggi, lo eviterei».

Alcune isole di shopping dello store Sugar, all'interno di un edificio del Quattrocento, Palazzo Lambardi.

 

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Per quest'inverno, il consiglio è «comporre gli outfit in modo che corrispondano al ruolo che si sta giocando nella vita, lasciando però spazio anche all'anima nuda e a quello che siamo veramente. Tra i best seller della stagione, ci sono il piumino crop trapuntato lucido di Prada (2.100 euro), il bomber reversibile fantasia di Etro (1.900 euro) e la cappa logo jacquard beige di Gucci (1.980 euro). Ma anche lo stivale Tire, con suola a carrarmato in gomma, di Bottega Veneta (950 euro), il denim flared vita alta di Celine (690 euro), il montgomery cammello di Saint Laurent (1.890 euro)».

 

Dopo il guardaroba, andiamo a conoscere la città. «Arezzo è un luogo da scoprire anche per me che ci sono nato e ci vivo il più possibile; la amo alla follia e, con piccole o grandi cose, vorrei lasciare un segno. È una città dove – come immagino che accada in tanti posti e a tanti italiani – ti senti fortunato e quasi smarrito davanti a tanta bellezza. Se devo scegliere una sola meta, direi la chiesa di San Francesco con gli affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Vado spesso a rivederli magari in una giornata feriale, fuori stagione, quando piove o fa freddo, per non trovare troppa gente che aspetta il suo turno per entrare. Poi me ne torno a casa in silenzio e non ho bisogno di altro per elaborare questa ripetuta meraviglia. Aggiungo una passeggiata in Piazza Grande che è il cuore di Arezzo, nonché una delle piazze più belle d'Italia, scenografica e suggestiva, scelta come set per diversi film, fra cui La vita è bella di Roberto Benigni».

Una delle Rooms create da Sugar.

 

Per scoprire la città, si può dormire nelle Rooms create da Sugar. «Un piccolo resort cittadino sempre in Palazzo Lambardi, dove si trova lo store. Un palazzo del Quattrocento che ho voluto restaurare, creando uno spazio pulito, decorato solo dalla luce che filtra dalle finestre, per vivere il silenzio e la riflessione», continua Angiolini. «In una recente conferenza il cardinale Ravasi, che ha per la cultura una sensibilità particolare, e spesso ne parla e ne scrive, insisteva sul concetto di rimuginare, ripensare, far andare in profondità le sensazioni che la bellezza può darci. Un suggerimento che faccio senz'altro mio».

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