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Il ministero della Cultura si riprende la biglietteria dei musei: nasce Ad Arte

La piattaforma statale gestirà direttamente la prenotazione e la vendita degli ingressi. Toccherà chiudere i rapporti concessori esistenti

di Marilena Pirrelli

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5' di lettura

Il Ministero della Cultura rivendica la gestione della biglietteria dei musei. Mentre il ministro della Cultura Sangiuliano sta preparando i nuovi «bandi» dei concorsi che porteranno alla scelta di nuovi direttori per 13 musei italiani con «autonomia speciale» che, se stranieri, dovranno probabilmente possedere una certificazione di lingua italiana (è allo studio), la circolare del 9 maggio della Direzione Generale Musei, guidata da Massimo Osanna, con le direttive sul nuovo servizio di bigliettazione porta lo scompiglio sulle scrivanie delle direzioni di tutti i 43 istituti autonomi.

Si tratta del lancio della nuova piattaforma pubblica Ad Arte, in versione app e web collegata al nodo di pagamento pagoPA, che consentirà ai musei autonomi di gestire direttamente la prenotazione e la vendita dei biglietti d’ingresso, facendo a meno dei concessionari dei servizi aggiuntivi, cioè delle imprese che operano per la valorizzazione, gestione dei beni e delle attività culturali.

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La Direzione Generale Musei, vi è scritto, fornirà supporto agli istituti per l’adesione alla piattaforma, «concordando, quando necessario, specifiche soluzioni atte a garantire, senza soluzione di continuità, il servizio di biglietteria anche nei casi di transizione dai gestori già presenti». La circolare si inquadra nella «Missione 1. Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura» e specifica che «il prolungato affidamento in gestione di servizi aggiuntivi e/o servizi di biglietteria non è coerente con i principi del diritto euro-unitari in materia di contratti pubblici». La circolare, pertanto, invita le direzioni dei musei a inviare «entro e non oltre il 19 maggio maggiori informazione circa la natura del rapporto contrattuale in essere e la procedura posta in essere con la quale è stata individuata l’impresa aggiudicataria, nonché le misure avviate o da avviare per interrompere l’attuale regime di proroga o di rinnovo della concessione». Naturalmente per evitare disservizi la Dg Musei chiede venga inviata al concessionario una comunicazione nella quale verrà indicata la data di cessazione del rapporto concessorio, sottolineando che dalla data della comunicazione alla conclusione della concessione non debbano intercorrere più di 120 giorni al fine di avviare senza soluzione di continuità il servizio di biglietteria e i servizi di valorizzazione ex art. 117 del Dlgs n. 42/2004. Con un’eccezione, nei casi di affidamento diretto dei servizi di biglietteria alla società ad Ales Spa (società in house del MiC) è prevista la stabilità occupazionale del personale impiegato. “La piattaforma AD Arte è pensata – è scritto ancora nella circolare -, come strumento di supporto a tutti gli istituti del Sistema museale nazionale, al fine di superare anche le difficoltà emerse dalla rilevazione appena condotta in materia di bigliettazione. Resteranno in capo ai singoli istituti l’organizzazione e la gestione delle attività correlate al controllo dei biglietti, alla rendicontazione contabile e ai versamenti periodici alla Tesoreria di Stato”. Naturalmente la piattaforma Ad Arte metterà anche a disposizione la reportistica utile alla rendicontazione amministrativa e contabile, spiega la Direzione Generale Musei che fornirà anche la strumentazione necessaria per la verifica e la validazione dei biglietti. A questo scopo, per far partire il servizio, i musei dovranno anche comunicare al Ministero “se all’ingresso dell’istituto è attualmente presente una copertura WiFi o un collegamento ad Internet disponibile per i visitatori”.

Per i visitatori potrà essere una semplificazione per acquistare gli ingressi ai musei italiani, potendo accedere sullo stesso portale alle diverse prenotazioni e, magari, anche a offerte o pacchetti di agevolazioni, si potrebbe immaginare. Per i direttori dei musei, ci si domanda, se sarà agevole trasferire qualsiasi decisione interna su aperture, orari e giorni, prezzi e categorie di scontistica sulla piattaforma, che ci auguriamo sappia reggere al flusso di richieste ed essere aggiornata velocemente in base alle necessità dei singoli musei, che in parte hanno già adottato sistemi digitali di biglietteria per saltare le file agli ingressi. E poi questa gestione centralizzata farà sì che finalmente i dati statistici raccolti sui flussi e sugli ingressi saranno omogenei?

Nessuna gara sul ticketing

La decisione di portare in seno al MiC i servizi di biglietteria dei musei, ha fatto sì - è scritto a chiare lettere nella circolare – che limitatamente agli istituti con concessioni in regime di proroga o rinnovo la Dg Musei in vista dell’attivazione della piattaforma Ad Arte abbia espunto dalla programmazione delle gare del 2023 tutti i servizi legati alla biglietteria, fatta eccezione per i soli casi in cui sono state condivise con Consip le analisi di fattibilità economico-finanziaria.

Il valore del servizio di biglietteria

Di quali numeri parliamo quando ci riferiamo ai servizi di biglietteria? Solo i primi venti musei autonomi nel 2022 hanno registrato 185,56 milioni di incassi lordi (al lordo dell'eventuale aggio spettante al concessionario del servizio di biglietteria, ove presente) tornando a sfiorare il migliore anno di sempre, il 2019, per i musei autonomi quando 29,3 milioni di visitatori portarono biglietti nelle casse per 197,8 milioni di euro lordi e 172,1 milioni netti. In pratica 25,7 milioni di euro vennero distribuiti ai concessionari per il servizio di ticketing. Nel 2021, ultimo dato utile presente nell’Ufficio di Statistica online del MiC, gli allora 40 istituti autonomi avevano accolto poco più di 11 milioni di visitatori (di cui 6,6 milioni paganti) per introiti lordi pari a 69.986.779 euro (sempre al lordo della quota spettante al concessionario della biglietteria ove presente) e 60.494.539 euro netti. Allora si iniziava a tornare in presenza, dopo un anno di chiusure, e l'assenza di ricavi propri per i musei si faceva sentire.

I nodi da sciogliere

Naturalmente questa cambio di passo sul ticketing pone tante domande visto che rientriamo nello iure privatorum: 1) Il rapporto concessorio permette al concedente di recedere unilateralmente dal contratto? Quanto costerà il MiC questa rescissione dei contratti ad horam? Come sarà possibile trasferire al museo tutto il know how del servizio di biglietteria prestata dal concessionario in quattro mesi al massimo? Quale sarà il personale che dovrà prendersene carico? Verranno assunti i dipendenti in forza presso i concessionari con la clausola sociale? Con quali fondi Ales assumerà il personale necessario a svolgere il servizio di biglietteria? Vi saranno concorsi? I sindacati sono stati sentiti? La piattaforma sarà in grado anche di gestire i tour operator, le prenotazioni e le biglietterie on site? I musei hanno in staff il personale dirigente in grado in 120 giorni di fare tutto questo?
Tante domande. La circolare si conclude annunciando successive comunicazioni sulle attività di adesione alla piattaforma Ad Arte, che evidentemente non è un'opzione volontaria dei musei. Riusciranno le direzioni dei musei autonomi a farcela in 120 giorni? E quale sarà la mossa dei concessionari attualmente operativi nei musei e di tutto il sistema associativo delle imprese che operano per la valorizzazione, gestione dei beni e delle attività culturali? Finora, a quanto risulta, nessuno al ministero ha pensato di sedere al tavolo le associazioni di categoria per individuare una strada comune di collaborazione.


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