ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa scomparsa

Addio ad Andrea Augello, lutto nella destra romana. Meloni: «Punto di riferimento per tanti»

Senatore di Fdi, è morto a 62 anni. La carriera politica tra successi e storiche rivalità. La moglie Roberta Angelilli: «In cielo ti accompagnino gli angeli»

3' di lettura

Dal Fronte della Gioventù all’elezione in Senato con Fratelli d’Italia alle ultime politiche, Andrea Augello ha attraversato tutte le discese e le risalite della destra romana. È morto oggi, a soli 62 anni, dopo una lunga malattia. «Un punto di riferimento per tanti, un politico estremamente capace, un uomo intelligente, determinato, divertente», l’ultimo saluto della premier Giorgia Meloni. «Ci mancherà, e molto. Alla sua famiglia, alle sue figlie, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene come gliene volevamo noi, condoglianze sincere. A Dio, Andrea».

Gli esordi nel Fronte della Gioventù

Augello - rautiano, come il fratello Tony, suo “padrino” politico - ha curato la riorganizzazione e il rilancio del Fronte della Gioventù nella Capitale all’inizio degli anni Ottanta. Storica la sua rivalità con Fabio Rampelli. Di Monteverde Augello, di Colle Oppio Rampelli. Per anni i “Capitani coraggiosi” (il nome della corrente di Augello) si sono scontrati con i “Gabbiani”, come si chiama la corrente rampelliana tuttora attiva. Una sfida anche a colpi di simboli. Le creature fantastiche amate da Augello sono i draghi, a cui nel 2013 dedicherà anche un libro, “I draghi d’Italia”.

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Negli anni Novanta Augello fonda e dirige Movimento Comunità, organizzazione non governativa di cooperazione internazionale, che lo porta nei Balcani per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra. La svolta nella politica arriva con il congresso di Fiuggi e la nascita di Alleanza Nazionale, nelle cui file viene eletto consigliere regionale nel Lazio nel 1995. Cinque anni dopo la rielezione, con più del doppio dei voti (12mila) e la nomina ad assessore al Bilancio nella Giunta di Francesco Storace. Nel 2005 viene rieletto per la terza volta, e i voti salgono a 25mila. Storico avversario di quegli anni è Fabio Rampelli.

Il salto in Parlamento nel 2006

Il salto in Parlamento avviene nel 2006, quando conquista un seggio al Senato. Nel 2008 viene confermato a Palazzo Madama nelle liste del Popolo della Libertà. Un anno dopo svolge un ruolo determinante come responsabile della campagna elettorale nell’elezione di Gianni Alemanno a sindaco di Roma e nel 2010 (anche da ex sindacalista Ugl) conduce al trionfo come presidente della Regione Renata Polverini. Grande mediatore, cerca invano fino all’ultimo di evitare la rottura tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi.

Al Governo con Berlusconi come sottosegretario alla Pa

Alla fine, nonostante la vicinanza a Fini, sceglie di non seguirlo nella formazione “Futuro e libertà” e di restare nel Pdl del Cavaliere, nel cui Governo nel 2010 viene nominato sottosegretario alla Pubblica amministrazione. Dopo le dimissioni di Berlusconi, nel 2012 assieme ad altri 35 parlamentari (tra cui l’attuale ministro della Difesa, Guido Crosetto, che profondamente addolorato lo definisce «un professionista come pochi in politica, sempre al servizio delle istituzioni»), Augello firma un documento che invoca una svolta partecipativa nel partito. L’anno dopo, come membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari in Senato, è lui il relatore nel procedimento di decadenza di Berlusconi sulla base della legge Severino. L’esito è noto: la sua relazione viene bocciata.

L’adesione al partito di Alfano e poi l’avventura di Idea

Nel 2013, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano: durerà due anni. Accusando Ncd di deriva filorenziana, abbandonerà la formazione e passerà all’opposizione, dando vita con Gaetano Quagliariello al movimento Idea (Identità e azione) e aderendo prima al gruppo Gal (Grandi autonomie e libertà) e poi, nel 2016, a Conservatori e riformisti. A maggio del 2017, con gli altri senatori di Idea, aderisce al gruppo Federazione della Libertà. Centrale la sua attività nella commissione d’inchiesta sulle banche dopo il crac degli istituti veneti. Anche per quel lavoro certosino, come hanno sostenuto molti analisti, viene escluso dalle liste del centrodestra per le politiche del 4 marzo 2018. «Una scelta legittima», commenta lui. Alla fine dell’anno il ritorno a “casa” con l’ingresso in Fratelli d’Italia e poi l’elezione in Senato alle elezioni anticipate del 25 settembre scorso.

Il saluto della moglie Roberta Angelilli

L’Aula di Palazzo Madama, dopo l’annuncio della scomparsa da parte del presidente Ignazio La Russa, ha osservato un minuto di silenzio. «In cielo ti accompagnino gli angeli. Addio Andrea Augello, rimarrai per sempre nei nostri cuori», è il messaggio della moglie e vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

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