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Addio a Francesco Nuti. L’attore toscano aveva 68 anni

Protagonista di molte commedie agrodolci degli Anni Ottanta, esordì nel trio comico I Giancattivi con Alessandro Benvenuti e Athina Cenci

Cinema, addio a Francesco Nuti

3' di lettura

È morto stamani a Roma l’attore Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore. La famiglia, con un comunicato, chiede che sia rispettato il momento di grande dolore e per questo motivo non intendono rilasciare dichiarazioni.

Francesco Nuti ha vissuto due vite: la prima da attore e regista di cinema, interprete di quel tipo di commedia romantica e agrodolce che ha avuto grande presa sugli autori comici delle generazioni successive, che con la sua leggerezza è stato campione di box office negli anni ’80; la seconda, ormai vittima triste della crisi del suo stesso cinema comico, segnata da un calvario di cadute, incidenti, accidenti e malattie, che dal 2006 lo hanno reso semi infermo .

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Attraverso una marcata cadenza dialettale e dando vita personaggi che giocano sul tentativo di riappropriarsi del ruolo dominante all’interno della coppia, Nuti ha interpretato commedie brillanti dai toni vagamente surreali che hanno avuto un successo strabiliante negli anni ’80 grazie a film come “Io, Chiara e lo Scuro”, “Casablanca, Casablanca”, “Tutta colpa del paradiso”, “Stregati”, “Caruso Pascoski di padre polacco”, “Willy Signori e vengo da lontano”, fino a “Donne con le gonne”, fortunata pellicola che nella stagione 1991/92 battè ogni record d’incassi, segnando il momento di maggior successo nella carriera di Nuti che di quel film fu sceneggiatore, regista e attore protagonista al fianco della bellissima Carole Bouquet.

Nato a Prato il 17 maggio 1955, Francesco Nuti esordisce come attore dilettante ancora studente, scrivendosi da sé i monologhi. Fu notato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci che lo vollero nel gruppo I Giancattivi, e proprio diretto da Benvenuti lavorò per la prima volta nel cinema in “Ad ovest di Paperino” (1981), rivisitazione del repertorio comico del terzetto toscano.

Athina Cenci, se ne va una fetta di cuore

«Con te se ne va via proprio una fetta di cuore... Vola libero, Francesco! Tutto il nostro affetto a Giovanni, Ginevra e Annamaria, che ti hanno accudito e protetto con tanto amore». Così su Facebook Athina Cenci saluta Francesco Nuti.

Nardella: «Troppo presto ci hai lasciato»

«Caro Francesco Nuti, troppo presto ci hai lasciato. Chissà quanti film avresti ancora potuto fare se la malattia non ti avesse colpito. Ci lasci tanti personaggi indimenticabili e una sensibilità rara». Lo afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella, appresa la notizia della morte dell'attore e regista. «Solo pochi giorni fa - ricorda il sindaco Nardella - avevi compiuto 68 anni e in questi anni Firenze non si era certo dimenticata di te ma aveva organizzato molti eventi e proiezioni per renderti omaggio. Alla famiglia vadano tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio. Presto cercheremo un modo significativo per rendere la memoria di Francesco legata indissolubilmente alla sua città di origine».

«Un’icona per tanti appassionati del cinema anni 80 e 90»

«A pochi giorni dal suo 68° compleanno se ne va un pezzo del cinema italiano. Un'icona per tanti appassionati che fra gli anni ‘80 e ‘90 hanno apprezzato i suoi film. Francesco Nuti, attore, regista, compositore e produttore fiorentino, era una sorta di leggenda. Non è un caso che a breve avrebbe ricevuto il Globo d'oro alla carriera, riconoscimento cinematografico assegnato dall'Associazione della Stampa Estera in Italia. Lo aveva già vinto come miglior attore emergente insieme al David di Donatello. Nuti ci ha deliziato da attore e anche da regista, dopo aver acquisito rapidamente una certa dimestichezza anche dietro la macchina da presa. È stato uno dei protagonisti del nostro cinema, ha rappresentato un punto di snodo per il nuovo cinema italiano. Da anni ci mancava la sua ironia a causa delle sue precarie condizioni di salute. Alla figlia Ginevra e a tutta la famiglia e ai suoi cari la mia più sentita vicinanza. Non dimenticherò mai quella risata e quegli occhi scuri così brillanti e profondi». Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, sui social saluta «il grande Francesco Nuti».

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