Addio a Luc Montagnier, Nobel per gli studi sull’Aids e punto di riferimento dei no vax
Nobel per la medicina nel 2008, negli ultimi tempi aveva abbracciato posizioni no-vax. La notizia della morte circolava da ieri sera sui social
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E’ morto a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, il professor Luc Montagnier, premio Nobel per i suoi studi sull’Aids, diventato negli ultimi anni un riferimento dei no vax. La notizia circolava da ieri sera sui social. Oggi l’ha confermata il quotidiano Liberation: Montagnier aveva 89 anni.Le fonti citate da Liberation sono il certificato di decesso del professore, morto martedì scorso all’Ospedale americano di Neuilly, depositato in Comune.
Già il sito francese France Soir e il professore francese, Didier Raoult, avevano annunciato la morte del virologo Luc Montagnier, Nobel per la medicina nel 2008, che negli ultimi tempi aveva abbracciato posizioni no-vax.
“Luc Montagnier è morto. Perdiamo un uomo la cui originalità, l’indipendenza e le scoperte sull’Rna hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’Aids”: scrive sul suo profilo Twitter il controverso professore dell’ospedale di Marsiglia, Didier Raoult, che nei primi tempi della pandemia divenne popolarissimo per le sue ricette alternative nella cura del coronavirus a base di idrossiclorochina. Queste scoperte, prosegue Raoult, sono valse a Montagnier “la gloria, il Premio Nobel nonché l’inaudita ostilità dei suoi colleghi. L’attenzione portata alle sue ultime ipotesi fu sproporzionata”, continua Raoult.
Sui social si erano moltiplicati i messaggi di cordoglio, ma fino a quel momento nessuna fonte ufficiale né altri media francesi e internazionali avevano hanno confermato la morte del noto virologo, che secondo France Soir - sito di informazione considerato controverso in Francia - sarebbe morto martedì 8 febbraio “all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine”.
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