Addio a Monica Vitti, musa del cinema del 900
La grande attrice era malata da tempo. Ne dà notizia su twitter Walter Veltroni
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È morta Monica Vitti, la pluripremiata attrice musa di Michelangelo Antonioni e di tanti registi italiani. Leone alla carriera a Venezia, Monica Vitti, malata da tempo, era capace di interpretare qualsiasi ruolo, dal comico dal drammatico. La sua carriera lunga e prolifica l’ha vista a fianco degli attori più importanti del Novecento ma lei stessa stella di prima grandezza accanto a loro, primo fra tutti Alberto Sordi.
La notizia della morte della grande attrice è stata data da Walter Veltroni su twitter. ’’Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto’’.
Nata Maria Luisa Ceciarelli a Roma, il 3 novembre del 1931, aveva compiuto da qualche mese 90 anni. Attrice icona del cinema italiano, era assente dalle scene dal 2001,quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello. Ha esordito nel cinema, dopo alcune esperienze sui palcoscenici teatrali, nel 1954, imponendosi poi all’attenzione internazionale per le interpretazioni nei film di Michelangelo Antonioni “L’avventura” (1960), “La notte” (1960), “L’eclisse” (1962) e “Deserto rosso” (1964). Ha poi lavorato soprattutto come attrice brillante mettendo in luce una notevole vivacità e ricchezza espressiva e dando vita a personaggi rappresentativi anche da un punto di vista sociologico. Tra i suoi film spiccano: “Modesty Blaise” (1966); “Ti ho sposato per allegria” (1967); “La ragazza con la pistola” (1968); “Amore mio, aiutami” (1969); “Ninì Tirabusciò” (1970); “Polvere di stelle” (1973); “Tosca” (1973); “Teresa la ladra” (1973); “Io so che tu sai che io so” (1982); “Flirt” (1983); “Scandalo segreto” (1990, di cui è stata anche sceneggiatrice e regista). Alla vena brillante hanno fatto eccezione tre sole interpretazioni: “La pacifista” di Miklós Jancsó (1971), “Il fantasma della libertà” di Luis Buñuel (1974) e “Il mistero di Oberwald” (1981) di Antonioni. Nel 1995 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia
“Addio a Monica Vitti, addio alla regina del cinema italiano. Oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
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